In uno dei discorsi dell'addio, dopo l'ultima Cena, Gesù fa tre doni agli apostoli, per vincere la paura
Ci impegna e fonda la nostra identità, come persone e come comunità di credenti
Perché il processo di creazione delle tradizioni dei riti celebrativi deve essere considerato chiuso?
"Le pecore ascoltano la mia voce e io le conosco". Si basa su questo reciproco legame una fede che può rassicurare e consolare
Il racconto della seconda pesca miracolosa ci ricorda che Gesù non cerca, per guidare il gregge, un uomo perfetto, ma un uomo che sappia amare
Suggestioni dal brano di Giovanni, in cui l'apostolo incredulo non è poi così incredulo
A partire dal Vangelo e da alcune suggestioni di Ermes Ronchi, una narrazione pasquale
In un tempo nuovamente critico comincia oggi il triduo pasquale, nella speranza che possa insegnarci ancora una volta a compiere slanci imprevedibili e fuori da ogni calcolo...
Un passaggio del racconto della Passione per aprire lo sguardo alla speranza, anche nei giorni più difficili
“Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio”. Ecco le sponde che delimitano il fiume delle lacrime umane
Undici versetti che non parlano solo di condanna e di perdono, ma della nostra vita tutta e del suo senso.
La parabola del padre misericordioso è tra le più note e commentate della Scrittura, eppure non cessa di stupire con la sua ricchezza e la sua permanente attualità.
Accompagniamo nella preghiera i più indifesi di questo conflitto: ci interrogano alcune loro storie raccolte nelle stazioni della cronaca.
Una pagina evangelica per riflettere sul legame tra la colpa e il dolore, e sulla misericordia. Camminando con Gesù
Non è facile per niente essere padri oggi, come non lo era ieri. Forse san Giuseppe qualcosa può ancora dirci, in questo tempo di faticosi tentativi di educare.
Sei vicende, sei storie, sei esistenze. Raccolte nella memoria di chi affronta il dolore della morte di una persona cara. Consegnate al mistero della passione e morte di Gesù. Affidate alla speranza della Vita autentica.
Meditare sulla Trasfigurazione di Gesù, per trovare la luce che trasfigura il nostro sguardo, illumina le esperienze, guarisce le relazioni.
In cammino verso il Golgota con un sguardo di speranza
Guardare a Gesù nel deserto, per trovare forza, luce, motivi di speranza.
La Passione di Gesù e una guerra nel cuore dell'Europa dove anche molti di coloro che imbracciano le armi si professano cristiani
Torna la serie di Via Crucis proposta da Vino Nuovo per un cammino quaresimale incarnato in questo tempo di guerra
La cenere del fuoco di un campo scout e le ceneri del Mercoledì, tra preghiera e conversione...
Tra fare il bene e il male la differenza la fa la qualità delle cose che custodiamo nel cuore, e come e quando scegliamo di tirarle fuori.
Al termine dell'Udienza Generale Papa Francesco ha rivolto al mondo il suo appello per la pace in Ucraina, invitando tutti il 2 marzo a una Giornata di digiuno.
La “differenza cristiana” sta in quattro verbi. Ma chi è davvero il nemico da amare?
Il nostro rapporto con Dio non conosce problemi di linea, né interruzioni di sorta, se non… quelle deliberate da noi.
Tra essere beati e trovarsi nei guai è una questione di sfumature. È la terra di frontiera della tentazione.
Come riprendo il largo, Signore, dopo la notte del fallimento? Come riconosco, ancora, di nuovo, la mia vocazione?
Perché la profezia del Signore si manifesta nella vita di persone improbabili, come la vedova di Sarepta di Sidone e il comandante arameo, il siro Naamàn?
Gesù torna a casa e si rivela tra la sua gente: dice di essere lui “il lieto annuncio ai poveri” profetizzato da Isaia. “Ma chi si crede di essere?”.
Cosa succede in una coppia, in un matrimonio, quando manca il vino, la gioia e la voglia di immaginarsi insieme nel tempo, e anche il desiderio di intimità e di dare e ricevere le attenzioni dell’altro?
Facciamo tesoro degli auguri donati e ricevuti, prepariamo i nostri scrigni, perché l'Epifania non porta via tutte le feste!
Per comprendere qualcosa di Dio e della tua vita, non vorresti anche tu, a volte, che i cieli si aprissero e una voce ti spiegasse tutto?
Ci ricorda che la fede abita il buio, ma vive di luce.
Mossi dallo Spirito Santo, la profetessa Anna e il vecchio Simeone riconoscono in Gesù bambino il Messia atteso. Cosa significa per noi questo?
Mentre volge al termine il tempo natalizio è utile interrogarsi sul senso dell'augurio di "buon anno" e sul suo legame con la festa del Natale
Nei giorni in cui meditiamo sul mistero del Dio incarnato anche il Credo può prendere forme più incarnate nel nostro vissuto
La Madre di Dio di duemila anni fa, la piccola Neve del Mesolitico, la mamma malata di Alzeimer oggi: tutto "si tiene" in Cristo.
La festa della natività tra (presunti) pericoli e (reali) esigenze di vicinanza...
Lo abbiamo chiamato: “Vieni, Signore Gesù!”. Ora è lui a chiamare noi.
Perché le luminarie, che in questi giorni ci rallegrano, non sono la Luce
Il ricordo dell'insegnamento di una nonna rende più chiaro cosa c'entri Santa Lucia con il mare che luccica...
Il Signore è vicino! C'è ancora qualcosa che non si può vendere e comprare, la gioia.
A noi il bel compito di saperlo riconoscere e di esclamare con consapevolezza: “È il Signore!”
Quando facciamo tacere le parole inutili, come tace ogni cosa sotto la neve, la potenza del silenzio ci sorprende
Non soccombere al timore, ma alzare lo sguardo verso l'opera di vita del Signore che viene: ecco quello che oggi ci dice la Parola.
"Ma comprendiamo bene che cosa significa che Gesù Cristo è Re e Signore?"
Come ci ricordano le parole di Quasimodo, siamo sempre la stessa generazione, alle prese con tribolazioni, angoscia e segni da scrutare, in attesa del convenire dei giusti dai quattro venti
Gesù pronuncia parole sferzanti nei riguardi degli scribi. Dovunque ci si piazzi, tra i notabili o tra quelli che, in qualche modo, se li tengono buoni, oggi potremmo uscirne con l'impressione di non essere all'altezza della situazione.
Gesù accoglie ed integra il comandamento antico di amare Dio. Il comandamento, insistente come un martellamento, si apre con l'invito all'ascolto, che ci rinvia alla stagione sinodale.
Ci troviamo al ciglio della strada, o sprofondati sul divano. Speriamo di cogliere le molte occasioni di rialzarci e rimetterci in cammino.
Il servo prende atto dello squilibrio e lo accentua a suo svantaggio. Il servo prende la croce che nessuno si prende; ed è perfettamente consapevole che i dritti quella croce non la toccheranno con un dito. Ma se non ci fossero servi ...
L’abbandono dai beni terreni sembra essere l’ultimo gradino della morale: oltre le richieste del Decalogo, la “perfezione”. Ma chi sono i chiamati a questa perfezione? Tutti o solo alcuni? In che forme?
Non siamo obbligati a stare insieme, ma da soli non stiamo bene, e non possiamo stare bene solo noi.
Siamo “condannati” a camminare sempre su un doppio binario: da una parte il carattere persino inconsapevole della testimonianza, dall’altra il richiamo al nome di Gesù; in mezzo c’è la varietà delle forme, suggerita dalla fantasia dello Spirito Santo.
Il discorso sull’identità di Gesù ci ha accompagnato per diverse settimane e finalmente siamo chiamati in causa. Ma sappiamo che non sarà semplicemente questa risposta a decidere della nostra vita: la risposta conta, ma insieme alle opere che le corrispondono.