Una gita scolastica, un peluche, una strana paura, un crocifisso... e la straordinaria semplicità dei bambini!
Che la morte drammatica e dolorosa di Cristo non è l’ultimo atto della sua vita - e non lo sarà neppure della nostra - è ancora la speranza fondamentale per noi cristiani?
A tutti noi piacerebbe realizzare la nostra vita senza sforzo, senza impegno, senza fatica, ma forse non è così...
In questa domenica "laetare" possiamo sostare un attimo e fare una pausa gioiosa durante un tempo che resta preparatorio sì, ma penitenziale...
La costruzione del Regno di Dio richiede un costante lavoro quotidiano, fatto di preghiera, annuncio e attività concreta.
Dopo la giornata della Memoria, che echi sentiamo e che letture dell'attualità possiamo e dobbiamo fare, tenendo conto dell'orrore che è accaduto e di quelli che ancora accadono.
Un ricovero ospedaliero e domande sulla fede, il dolore, il senso della vita che emergono e interrogano.
Una delle particolarità della GMG di Lisbona è stata la sintonia tra alcuni discorsi del vescovo di Roma e le canzoni di alcuni cantautori italiani
Il testo vincitore del Premio Strega, pur senza spinte verticali, permette l'irruzione di quella Grazia che aiuta ad attraversare il nostro personale Stige...
“Ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato”, questa volta ha veramente “rotto gli argini”.
Filippo attraversa la crisi della prima comunità cristiana per giungere in una terra ‘separata’ e ‘abbandonata’ e così scoprire che è possibile ripartire, raccogliendo le lacrime del mondo.
Un ricordo d’infanzia e una consapevolezza da adulto: riconosciamo le persone dalle ferite della vita. Lo stesso fece Tommaso con Gesù risorto
Simone di Cirene e le croci che ci accadono, non previste, nelle nostre vite: che però sono, anche, la Sua croce e ci invitano a stare un po' in disparte.
Il vangelo che narra il ritorno alla Vita di Lazzaro ci svela anche quanto Dio si è incarnato in tutta la nostra umanità
C’è un posto per tutti lungo la via che sale al Calvario. Oggi vorrei provare a riservare un posto al cristiano che sente il cuore un po’ pesante, che vive la stanchezza del cammino, che percepisce la sua fede vacillare, che avverte la fatica di stare nella Chiesa di oggi, nelle comunità di oggi, nel mondo di oggi.
Il percorso quaresimale come via di fuga, dolorosa ma gioiosa, dagli idoli del vecchio Io per sognare un nuovo Io e un rinnovato Noi
Di fronte all'enormità della tragedia appaiono ben sciocchi i nostri pollai televisivi
Nel giorno della vocazione di San Paolo, il racconto di un viaggio in Siria ci fa avvicinare a quanto vissuto duemila anni fa dall'apostolo delle Genti...
Ricordiamo con affetto immutato la nostra amica trentina, autrice di VinoNuovo, che ci ha lasciato un anno fa...
L’umanità dolente come luogo di salvezza: sulla recente serie Netflix tratta dal romanzo di Daniele Mencarelli
La tragedia della Marmolada vista da un punto di vista 'altro' rispetto alle colpe da individuare ed assegnare
Nell'udienza generale del 18 maggio Papa Francesco ricorda il "diritto" che hanno le vittime di protestare con Dio per il mistero del male.
Nella toccante Via Crucis del 15 aprile sembra essere mancata la presenza di alcune famiglie che sono cattoliche anche se "irregolari" o in "situazioni complesse"
Un passaggio del racconto della Passione per aprire lo sguardo alla speranza, anche nei giorni più difficili
Sei vicende, sei storie, sei esistenze. Raccolte nella memoria di chi affronta il dolore della morte di una persona cara. Consegnate al mistero della passione e morte di Gesù. Affidate alla speranza della Vita autentica.
Un nuovo libro dello scrittore siciliano Nino Sammartano invita a guardare e a pensare alla morte per vivere più intensamente
Con quali sentimenti è possibile cominciare questo anno scolastico che ci vedrà di nuovo tutti in presenza, pur senza che siano stati risolti i problemi esplosi con la pandemia?
La pubblicazione del video della funivia del Mottarone ci pone, ancora una volta, il tema dello sguardo, del rispetto, della curiosità, insieme a quello dell'educazione
Perché il ritornare con più calma e maggior sistematicità sulla presunta blasfemia di Sanremo può servire anche per verificare lo stato di salute dell'«apostolato dell'orecchio» della Chiesa italiana
Una pandemia lunga un anno ci ha affaticato. Ma ora, cosa provare a fare nelle nostre vite?
Il colpo di Stato militare in Myanmar (ex Birmania), le case famiglia protette per detenute e figli, l’Arsenale della Speranza, il nuovo arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia: questi i fatti di cronaca che, riletti alla luce delle Scritture, ci interrogano sul nostro prenderci cura degli altri.
Possiamo sempre coltivare la speranza che Dio non ci abbandonerà mai.
Questo è un tempo di dolore, di dubbio e di protesta, che mette in crisi il nostro essere uomini e la nostra fede. Diamo spazio alle domande più radicali, così da essere ancora pienamente uomini, anche di fronte a Dio.
Forse mai come quest’anno sentiamo il desiderio di una mano che, avvicinandosi, ci dia vita e calore, prendendosi cura di noi e della pena del mondo. Come accade in una pagina del commissario Montalbano e in una recente canzone dei Boomdabash.
Le indagini di Nuzzi, il nuovo Messale, i giocatori NBA in Vaticano, le figure di Bill Pelke e Raffaela Baiocchi, la morte di Maradona, l’intervento di Crisanti sui vaccini anti-Covid 19: questi i fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture.
Come comunicare al meglio quanto, negli ultimi decenni, l’identità cristiano-cattolica sia maturata e riesca a pensare sé stessa e la realtà in modo più adeguato rispetto all'odierna complessità?
Anche noi vogliamo offrire alla riflessione dei lettori la lettera del vescovo Derio Olivero relativa alla propria decisione di sospendere per due settimane le celebrazioni religiose nella diocesi di Pinerolo.
La Scuola della Parola del cardinal Martini, il servizio ospedaliero di don Marco Galante, la resurrezione come antidoto alla tristezza della morte, il nuovo periodo di didattica a distanza: questi i fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture.
La nuova ondata di Covid-19, i 13 nuovi cardinali, le figure di Paolo Lojudice e Bruno Maggioni, gli attentati a Nizza e in Camerun, le proteste in Polonia, le beatitudini 'in carne e ossa': questi i fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture.
Come la povera vedova del Vangelo, ho soltanto due spiccioli: la preghiera e la vita!
Su questo come su altri temi sensibili, mi sembra che si continuino a semplificare le posizioni delle parti in causa, rendendole così (più facilmente) parti in lotta...
La vicenda Becciu, l’invidia delittuosa di Lecce, la religione in Europa, i lockdown nel mondo, i beati Gaetana ‘Nuccia’ Tolomeo e Carlo Acutis, ‘Le poche cose che contano’ di Cristicchi e don Verde, la settimana della gratuità: questi i fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture.
Durante la quarantena ci siamo scoperti inadeguati, bloccati, impauriti nel “maneggiare con cura il dolore”. Il dolore ha bisogno di parole e gesti scelti con cura, di una proposta accurata di lettura e di meditazione della Parola,
Quando vediamo che il creato e le creature soffrono della propria caducità, cosa facciamo come figli del Dio creatore?
Chi è stato in terapia intensiva restituisce racconti profondi, quasi degli ex voto, con note sorprendenti
E se, nella fase due, le nostre comunità fossero più forti - nel coltivare relazioni e valorizzare le persone - perché capaci di fare i conti con la fragilità?
La fede è un dono che però va custodito e alimentato; la mia mi pare piccolina e fragile: come faccio a chiedere o guardare miracoli da tutte le parti? Se poi non li vedo mi gioco la fede!?
Cosa ci converte veramente: la delusione? la paura? il dolore? O un incontro che si fa compagnia, ascolto e condivisione?
La tristezza dei funerali in forma ridotta. Ma è spuntato al cimitero un telefonino e altre idee per favorire la partecipazione al lutto
Con opere poco note ma visionarie, cioè capaci di immaginare cose non viste dagli evangelisti. E di suscitare un pensiero…
su chi legge ciò che sta accadendo come un chiaro segno dell’apocalisse imminente e del giudizio divino
Ho compreso, in modo misterioso ma quasi fisico il miracolo della fede, che trasforma il dolore neutralizzandone la tossicità e aiutando ad abitarlo con dignità e coraggio.
Nella notte può capitare di dover condividere il dolore altrui. E sembra di tornare proprio a quella notte, nell'orto degli ulivi
«Posso solo piangere con voi» ha detto il cardinale Betori ai funerali di Davide Astori. Suscitando lo sconcerto di Socci. Ma sono davvero parole così strane per un cristiano?