Trasfigurarsi nello Spirito, a immagine di Cristo

Una festa da riscoprire, quella della Trasfigurazione, soprattutto nel tempo di oggi, andando oltre le apparenze - per vivere vite autentiche.
6 Agosto 2023

La trasfigurazione è uno degli eventi più misteriosi della vita di Gesù. Il luogo dell’accadimento è un alto monte, il Tabor secondo la tradizione, ma è un dato non essenziale per gli evangelisti. Sull’alto monte Gesù dialoga con Mosè ed Elia, due grandi personaggi che l’Antico Testamento colloca spesso sulle vette, in dialogo particolare con Jahvé. Anche Gesù ricerca sovente in luoghi deserti – e in particolare sui monti – l’intimità col Padre.
Secondo gli esegeti la finalità ultima della scena è quella di svelare la persona di Cristo come signore della gloria, maestro, figlio di Dio e la sua missione di profeta e legislatore perfetto e definitivo.
In Occidente le prime testimonianze della festa della Trasfigurazione risalgono alla metà del IX secolo. Alcuni secoli dopo, fu papa Callisto III nel 1457 a estendere questa festa alla Chiesa universale.
La data del 6 agosto dipende dal fatto che secondo una tradizione l’episodio narrato dai Vangeli sarebbe avvenuto quaranta giorni prima della Crocifissione di Gesù la cui festa, già nella Chiesa d’Oriente e poi anche in quella d’Occidente si celebra il 14 settembre con l’Esaltazione della Santa Croce.

La data è altresì significativa perché è il giorno della morte di Paolo VI, scomparso il 6 agosto 1978. Montini ebbe sempre un’intima attrazione per il monte della Trasfigurazione. Ci andò pellegrino il 5 gennaio 1964. Sappiamo pure che per il cartiglio del suo stemma episcopale aveva scelto il motto Cum ipso in monte. Ne fu distolto poiché sembrava il programma di un contemplativo e non di un pastore, quale diventava allora per la Chiesa ambrosiana. Se, però, rinunciò a quella scelta araldica, Montini vi rimase sempre fedele con la vita.

Il legame tra la Trasfigurazione e la croce è sicuramente molto significativo ma, a mio parere, la decisione di non celebrare in modo solenne questa festa così importante è da ripensare. Infatti quando non cade di domenica la Trasfigurazione viene celebrata solo da quei pochi parrocchiani fedeli alla messa quotidiana. Certo non ha senso fare una classifica delle feste cristiane, ma personalmente ritengo che quella della Trasfigurazione sia quella meno valorizzata nella sua importanza, tra l’altro ancor di più nel mondo di oggi.
Ritengo che nella società odierna, così segnata dall’apparenza più che dalla verità – spesso anche nella vita delle comunità cristiane – la festa della Trasfigurazione ci richiami il fatto che la vita di fede, se vera, non è un insieme di pratiche religiose, spesso di facciata, ma ci trasforma, ci trasfigura radicalmente e completamente a immagine di Cristo.

Il cardinal Martini, predicando un corso di esercizi spirituali su questo tema, disse così: “Nella Trasfigurazione di Gesù possiamo leggere un mistero antropologico e cosmico: l’uomo è chiamato a trasfigurarsi come Gesù; l’universo, la storia, il cosmo sono chiamati ad entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio; l’umanità geme e attende questa trasformazione e non è sé stessa se non nel gemito che la fa tendere, che la porta oltre sé”.

Dietro queste parole cogliamo ovviamente tutta la riflessione paolina, per esempio in Rm 12,2a: “Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare (metamorphoûsthe, è lo stesso verbo che troviamo in Mt 17,2) rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio”. A partire dal battesimo la vita cristiana è una vita trasfigurata, una vita nuova, in Cristo. L’Apostolo ne scrive anche in 2 Cor 3,18: E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati (metamorphoûmetha), in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore. La trasfigurazione è la vita battesimale, la vita in Cristo non è uno sforzo volontaristico o una proposta solo morale, ma anzitutto un dono da accogliere, o meglio il dono: lo Spirito del Signore.

Lungi dall’essere un curioso episodio evangelico un po’ strano, la trasfigurazione di Gesù è una straordinaria rivelazione: della misteriosa gloria di colui che sarà crocifisso e della gloria riflessa di tutti coloro che, accogliendo il dono dello Spirito, divengono specchi che riflettono la medesima gloria.

 

(ph: Gleizes, Albert, Transfiguration, Musée d’Art moderne de Paris)

2 risposte a “Trasfigurarsi nello Spirito, a immagine di Cristo”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Si direbbe che il mondo come appare oggi non abbia desiderio e non creda nella necessità di trasfigurarsi, anzi dimostra di credere in un evolversi dell’uomo rimanendo in se stesso, traendo insegnamento sempre da un altro come lui, facendo cose frutto di intelligenza ma non dando ascolto allo Spirito divino nel condurre la propria vita. Si nota che parlando di “sinodo” la Chiesa invita ad ascoltare la Parola, e i Papi hanno insistito sulla importanza di consultare la Parola, anche come aiuto nel condurre la ns. Vita, essa è Cristo stesso Maestro e Pastore, che attira tutti nel suo Regno, che insegna Amore, Pace e giustizia vie da seguire

  2. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    E’ bellissima la Chiesa della Trasfigurazione sul monte Tabor, la figura di Cristo riceve luce diretta dal sole in una certa ora perche questa è stata l’idea dell’architetto a suo tempo. Ho avuto l’onore di leggere durante la S,Messa. E’ stato bello! E’ stato illuminante anche l’idea di Gesù farsi accompagnare dai tre apostoli a essere testimoni di quel suo trasfigurarsi anche per riferirlo ai posteri non come qualcosa frutto di suggestione, come oggi certi cantanti amano colorarsi di suoni fumi e fiumi di luci a costruire uno scenario da incantesimo, no la è avvenuto un fatto reale, un dialogo con personaggi del passato, Mose’ ed Elia, vivi, Gesù che diventa altra figura, sembianza divina così descritta, così come era apparso diverso alle donne dopo essere stato sepolto, ancora vivo, conosciuto nello spezzare il pane, vivo e parlando con loro, facendosi vedere da molti. Suppongo questa sarà realtà per tutti se crediamo in lui vivendo la ns.vita mortale .

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