Un'associazione di cattoliche ha lanciato l'idea di uno sciopero quaresimale delle donne impegnate in parrocchia, come rivalsa per il mancato riconoscimento della parità femminile nei ministeri pastorali. Si avrà da ridire sul metodo, però anche le suffragette hanno iniziato così
Nuovo libro dell'avvocatessa Sgrò, specialista in casi vaticani, sugli "stupri sacri": detto in modo brutale, gli abusi del clero su donne maggiorenni, suore incluse. Una volta papa Francesco parlò di "vergogna" per casi simili: un termine da rispolverare, tanto più in quaresima.
Dire che il Papa all'ospedale "continua a lavorare", "è un esempio per i malati", "non smette di occuparsi della Chiesa" (tutti commenti enfatici apparsi sulla stampa), significa accreditarne un'immagine che il pontefice più "anticlericale" degli ultimi secoli certo non merita.
Domanda impertinente: perché, nelle sue varie apparizioni, la Madonna non ha mai lo stesso vestito? Non usa gli abiti della Palestina del I secolo e nemmeno (tranne rari casi) quelli tipici del tempo e del luogo dove appare... I cambi d'abbigliamento sono davvero cosa strana.
La vistosa croce sulla fronte del segretario di Stato Usa in tv, oltre a indurre per contrasto al boicottaggio del simbolo delle ceneri, ne rovescia il senso penitenziale: anziché umile sottomissione al Vangelo, è la strumentalizzazione del cristianesimo per ottenere consenso
Il grande classico della spiritualità "Imitazione di Cristo" era tutto fondato sulle virtù interiori. Sarebbe utile riscriverlo per imitare Cristo anche in altri aspetti: la carità, l'insofferenza per i formalismi, il primato dei poveri, la giustizia, l'uguaglianza tra uomini...
Ma perché i cattolici sono sempre ciechi e tardi nella difesa di valori civili come democrazia o libertà? Pretendono di possedere la verità sul bene comune, la dottrina sociale più completa, e mai la spendono per denunciare l'abuso dei potenti (almeno quando sono di destra...)
Poiché sembra così difficile trovare un ministero per le donne nella Chiesa, ecco un'idea: diamo in mano a loro tutta la gestione degli abusi sessuali del clero, dall'esame dei casi al loro giudizio. Competenza, sensibilità, distacco, compartecipazione: quanto avrebbero da dare
Tempo di quarantore o - come oggi si preferisce - "giornate eucaristiche". Basta vedere quell'ostia elevata in alto, da adorare in un tripudio di ori e luci (anziché messa al nostro livello, pane veramente del cammino) per capire che idea vogliamo trasmettere di Dio e del Vangelo
Brava la vescova protestante che in faccia a Trump ha chiesto pietà per le persone Lgbt. Ma meglio ancora il papa che ai vescovi Usa ha scritto per rivendicare la dignità degli immigrati contro le politiche trumpiane. Non misericordia, ma diritti
Ma come farà mai ad essere "sinodale" una Chiesa il cui clero si forma in modo separato, abita in case separate, vive secondo modalità familiari molto speciali, è abituato a un trattamento sociale altrettanto speciale, e persino la religione la pratica in modo "privilegiato"? Boh
"Dobbiamo stare attenti quando parliamo della Chiesa a non cadere in un certo gerarchismo, clericalismo e vescovolatria o papolatria. Prima viene il popolo di Dio". Intervento al Sinodo tedesco 2025? No, discorso al Concilio Vaticano II, anno 1962.
Più la storia procede, più affiorano magagne e spesso scandali in quei "nuovi movimenti" che Giovanni Paolo II indicò come prediletta forza d'evangelizzazione. Wojtyla fu senz'altro grande papa ma farlo santo subito non esime dall'evidenziarne questo (e altri) errori di giudizio
Cattolicissimi 'devoti' con bacheche (e siti) piene di immagini e parole 'sacre' che si augurano la morte del Papa; cosa è andato storto, cosa si è corrotto nella mente, nel cuore, nella formazione, nella vita ecclesiale, nella fede di queste persone?
Bisognerebbe ricordare più spesso ai credenti che la grazia di Dio non passa soltanto attraverso i sacramenti, ma ha miriadi di altri modi per manifestare i suoi benefici effetti. Persino fuori dal recinto della Chiesa. E del suo clero...
Se davvero il metodo cattolico è l'"et...et" (e non quello manicheo dell'"aut aut"), allora ogni pratica - pastorale, liturgica, etc - adottata nella Chiesa non può mai essere considerata assoluta ma deve sempre averne almeno una complementare. Dedicato a chi vuole solo sicurezze
C'è ancora chi afferma che «il compito della Chiesa è salvare le anime»... Ma come suona scostante e presuntuoso, oggi, questo linguaggio secondo cui solo la barca di Pietro avrebbe l'esclusiva di condurre gli uomini al porto, ripescandoli come naufraghi nel mare della perdizione
Se c'è crisi nella domanda di far parte della Chiesa, bisognerebbe interrogarsi sulla forza della sua attuale offerta. Magari una effettiva, corale e coraggiosa mobilitazione in soccorso degli ultimi avrebbe più successo - che so - persino della famosa sinodalita'.
Unicuique suum: la Chiesa si vanta di saper dare «a ciascuno il suo». Ma così non agisce la pastorale ordinaria, che invece tende a uniformare l'offerta, spesso al livello più basso. Per non fare differenze si dimentica che anche tra i laici qualcuno cercherebbe qualcosa di più.
Cardinali indegni e incapaci nella storia ce ne sono sempre stati, e purtroppo i fatti di cronaca sembrano confermare che tuttora nel Sacro Collegio non mancano casi di gestione del potere quanto meno leggera, arbitraria, censurabile. Almeno smettessimo di dargli dell'eminenza...
Servir messa, fare la questua, leggere la preghiera dei fedeli, portare doni all'offertorio... Questi e altri compiti sono affidati ai bambini in gran parte delle liturgie. Non si trovano adulti disponibili? Anche, forse. Ma è indice certo della infantilizzazione dei nostri riti.
È bello che le suore facciano carriera (vedi recenti nomine vaticane) non solo per la dovuta parità di genere, ma anche perché nella sequela evangelica sono in genere molto più serie e coerenti dei colleghi religiosi maschi. Purché adesso non si facciano corrompere dal potere...
Per il Giubileo dei giornalisti si è sentita di nuovo la manfrina del dovere di dare anche le "buone notizie". Ok. Ma quando diranno che il buon cronista cattolico deve invece fare le inchieste scomode ai potenti (ecclesiastici inclusi) e scovare il male che danneggia i deboli?
Viene un tempo, ed è questo, in cui i cristiani dovrebbero dire forte e chiaro che è immorale cedere sui diritti umani per pragmatismo politico ed economico. Vedi la liberazione di un torturatore libico scambiata con i nostri interessi petroliferi
La diocesi di Bolzano ha presentato (unica su 226 esistenti in Italia!) un rapporto indipendente sugli abusi sessuali del suo clero. «Serve il coraggio di guardare», ha detto quel vescovo. Per tutti gli altri: non sarebbe un bel proposito da attuare, intanto che c'è il Giubileo?
Se il Giubileo è il tempo privilegiato per ripristinare la giustizia; se è un anno specialmente dedicato alla cura delle vittime; se non è solo un rito turistico; se la Chiesa intende applicarlo anche a sé; beh, un suggerimento ce l'avremmo: cominciate dal caso Rupnik.
Esemplare l'atteggiamento dei vescovi francesi sugli abusi sessuali dell'Abbè Pierre: nessuna riverenza per la notorietà del personaggio e inchiesta affidata con piena fiducia alla giustizia civile. Più di qualcuno a Roma avrebbe di che ispirarsi...
Potrebbe anche venire il sospetto che il tanto innalzare la Madonna a vertici dogmatici inarrivabili funzioni da surrogato al non concedere spazi assai inferiori alle donne concrete quaggiù. Chissà, potrebbe.
E se lo Spirito santo fosse femmina? In secoli lontani qualche gruppo cristiano minoritario lo sostenne. Oggi si dirà che il divino non ha sesso, ma intanto continuiamo a pensare alla Trinità solo al maschile. E dunque...
Non è sbagliato aprire i seminari agli omosessuali (che del resto ci sono sempre entrati). È sbagliato chiuderli alle donne; ed è sbagliato allevare giovani in comunità soltanto maschili e separate dal mondo. Sono queste semmai le scelte che vogliono rendere i preti dei "diversi"
Sarebbe interessante sapere come mai il mondo tradizionalista italiano, sempre pronto a denunciare i complotti di oscure forze pluto-massoniche per il dominio del mondo, non manifesti alcuna difficoltà nei confronti di Musk. Anzi lo sostenga!
Bonhoeffer sosteneva che il cristiano dovrebbe imparare a vivere "come se" Dio non esistesse. Oggi, visto il permanere del clericalismo e la sordità della gerarchia alle sollecitazioni di cambiamento, bisognerebbe probabilmente comportarsi "come se" non ci fosse pure la Chiesa.
Leggendo certi testi teologici, sembra che in Italia ci siano due diversi cristianesimi: uno molto critico e dubbioso della maggior parte dei dogmi cattolici (almeno come vengono presentati), l'altro che predica come niente fosse una fede del tutto ignara dei dibattiti in corso.
Quanti preti, se il celibato non fosse obbligatorio, si sposerebbero? Forse la risposta a tale semplice domanda ci aiuterebbe a capire in che misura la verginità sia una scelta davvero libera e quanto invece sia un sacrificio giustificato in mille modi ma in realtà non necessario
A chi consentire l'accesso all'eucaristia? Se ne discute spesso, stilando liste di esclusi. Ma forse l'unico criterio corretto è semplice: "Date loro da mangiare", porgere quel pane a chiunque ne ha davvero fame. E molto spesso sono proprio quelli che dovrebbero essere respinti.
Quando si è disorientati e in preda alla paura, è tipico afferrarsi alla "tradizione". Ma quando sono soltanto una pura ripetizione del passato, del "si è sempre fatto così", anche le radici migliori non possono che essere sterili. Anzi, addirittura un inciampo per il cammino.
Curioso e illuminante il paradosso lessicale per cui "praticante" indica la persona che compie, realizza in concreto una certa disciplina, mentre nel cristianesimo è solo colui che va in chiesa la domenica. Un'idea rituale, forse formalistica, di come si "pratica" il Vangelo
Troppo facile ottenere indulgenze passando una porta santa e recitando due preghiere. Una volta i pellegrinaggi si facevano a piedi, oggi c'è il frecciarossa... Un Giubileo serio dovrebbe richiedere ben altro: "Una religione pura e senza macchia è soccorrere l'orfano e la vedova"
Aperta la porta del Giubileo, coerenza vorrebbe che fosse spalancata soprattutto per i poveri, gli sfruttati, i migranti. Tutte categorie cui invece tanti, troppi sedicenti perfetti cristiani le porte le sbattono volentieri in faccia. Turisti a Roma, profughi in Albania.
Lasciamo alle spalle un anno deludente per come va il mondo, e soprattutto per la nostra impotenza nel cambiarlo. Non ci piace quello che vediamo e avremmo bisogno di speranza come del pane. Ma non basta predicarla: anche quella si acquista a caro prezzo.
Siamo la nazione storicamente più cattolica del mondo, abbiamo più vescovi di tutti gli altri Paesi, ospitiamo il papa... Eppure quando si parla di onestà, correttezza morale, legalità, come popolo figuriamo in bassa classifica. Il nostro è cristianesimo figurativo.
Alzi la mano chi sa a cosa servono le indulgenze. Chi può distinguere tra perdono e pena nel sacramento della penitenza. Chi ancora si confessa. Pochi, vero? E allora per il Giubileo 2025 bisognerà trovare un senso diverso dal solito.
È incredibile notare come alcuni preti si sentano consolati nel vedere la loro chiesa piena alla messa di mezzanotte. Quando invece (senza per ciò giudicare la buona fede dei presenti) è proprio il segno di un cristianesimo rituale ed emotivo: superficiale. Comunque Buon Natale
Uff, un'altra proposta di "partito cattolico"! In attesa di capire cosa farà Ruffini, qual è il senso di un'ennesima riedizione (in sedicesimo) della Dc? Se restasse un piccolo partito, sarebbe una lobby come tante; se vincesse, imbarcherebbe un sacco di furbi ben poco cattolici
Ai popoli che lottano per la libertà, a quanti si ribellano all'ingiustizia, la Chiesa troppo spesso offre solo belle parole; quasi mai si schiera o prende parte con decisa chiarezza. Saggezza antica o pigra rinuncia? Di sicuro ben poca profezia
"Ricordati, o Signore, dei tuoi fedeli, che ci hanno preceduto con il segno della fede e dormono il sonno della pace, in particolare i defunti della famiglia XXX...". Ma quando si finirà di far sapere chi "paga la messa", addirittura in nome collettivo?
Si stigmatizza troppo facilmente come "fede fai-da-te" la scelta dei cristiani che hanno ritrosia a credere a tutte le "verità" del cattolicesimo. Invece forse è solo autodifesa proprio da quelle eccessive e spesso non necessarie "verità".
Dario Oliverio, uno dei vescovi più svegli d'Italia, ha proposto di abolire l’ora di religione cattolica (facoltativa) nelle scuole e di sostituirla con un’ora obbligatoria di pluralismo religioso. Sarebbe un gran guadagno, per tutti, davvero.
La Chiesa come punto di riferimento certo in una società dove tutto è precario. Tante persone, tanti cristiani concepiscono la fede in questo modo, eppure non è affatto così: da sant'Agostino al cardinal Martini i maestri hanno sempre ammonito che credere è fattore d'inquietudine
Da tempo il Vaticano ha avviato studi per sapere se il diaconato femminile è di antica tradizione nella Chiesa, condizione per concederlo ora. Beh, gli ortodossi l'hanno già fatto da un bel po' e hanno concluso che nel primo millennio le diaconesse c'erano. Che si fa: ci fidiamo?
Per i cosiddetti "nones" (coloro che non sono praticanti ma nemmeno atei) la proposta di tante parrocchie è sempre quella: messa, sacramenti, confessione, preghiera... Vien da replicare alla romana: "None!", non è quanto essi s'aspettano da una Chiesa attenta ai cammini personali
Molte frustrazioni nel clero si devono alla volontà di riportare il persistente desiderio di spiritualità delle persone nell'alveo della "religione", nella Chiesa. Non funziona più così: il cristianesimo vive anche là fuori, bisogna accettarlo. E anzi esserne lieti.
Zuppi: “Mi vergogno dei bambini morti nel Mediterraneo. Fare il bene del Paese non è alzare muri. Se vogliamo che l'Italia diventi grande dobbiamo far scelte che liberano dalla paura: l'altro non è un nemico”. Oh! Ogni tanto persino la Chiesa italiana ci dà qualche soddisfazione
Altro dato curioso nell'indagine prodotta dal Censis per la Cei: metà degli italiani ritiene che prima causa dell’abbandono della pratica religiosa sia la tendenza della Chiesa a emarginare i «fedeli di valore», quelli più intraprendenti. La parabola dei talenti rovesciata.
Secondo una recente ricerca il 71% degli italiani si dichiara cattolico, ma solo il 58% crede alla vita eterna, ma solo il 15% è praticante e pure di costoro il 15% non si ritrova nella Chiesa com'è. Sembra la sottrazione d'Abramo: "Forse a Sodoma si troveranno solo 10 giusti"...
Oggi compie 70 anni l'ex gesuita Rupnik, da quasi due scomparso dai radar dopo un prestigiosissimo passato di artista e maestro spirituale. Per lui e per noi l'augurio è in fondo il medesimo: che la verità sia riconosciuta e finalmente sia fatta giustizia. Per il bene di tutti.
Oggi ai cristiani «è richiesta una dieta per liberarsi dalle pesantezze che l'affliggono». L'ha detto Erio Castellucci, vicepresidente Cei e responsabile del sinodo italiano. Vero: ma nella Chiesa quante "pesantezze" stanno ancora scritte nel catechismo e nel diritto canonico...
Sul volto della Madonna d'Oropa, in Piemonte, non si posa mai la polvere: così assicurano gli addetti alla pulizia. D'altra parte, secondo recenti teorie sulle Madonne nere, il suo viso color ebano sarebbe effetto del fumo delle candele. Trattasi dunque di miracolo selettivo...
Durante il Concilio 40 vescovi strinsero il Patto delle Catacombe, con cui promettevano di rinunciare per sempre a "ogni apparenza o realtà di ricchezza", assumendo il modo di vita della gente, senza avere neppure il conto in banca. Diciamo che la Chiesa è uscita dalle catacombe
L'Eucaristia non è "un premio per i perfetti ma un generoso rimedio e un alimento per i deboli", ha detto il papa in una sua enciclica di oltre 10 anni fa. Però di fatto si continua a dire che può assumerla solo chi si è confessato di recente e non ha peccati cosiddetti "mortali"