Durante la Settimana Sociale dei Cattolici, 80 amministratori hanno dato vita alla Rete di Trieste. Perché oggi non serve un partito, ma uno spartito
Lo Spirito ci trascina fuori dagli schemi e dalle strade già tracciate. E ci indica un modello sinodale di Chiesa
Nella sua prima Lettera pastorale, Maffeis rilancia le attese della sua gente anche sul valore delle piccole comunità e sul ruolo della Curia
Il nostro tempo, spesso logorante, vede però una domanda crescente di luoghi di riposo, silenzio, fraternità, meditazione, preghiera: è un segno che non va ignorato né minimizzato.
Ma perché invece di lamentare la faticosa gestione di più parrocchie da parte dei preti, non si riflette sul contributo che potrebbero offrire le comunità coinvolte?
La recente citazione (erronea) di San Francesco ci riporta all'uso improprio dei simboli religiosi...
Una "normale" parrocchia che ha vinto la crisi pandemica grazie ad una costante cura pastorale e al coinvolgimento di tutta la comunità
Per continuare la riflessione sulla Messa: qualche proposta...
La Messa oggi, la comunità, la preghiera, lo stupore, la resurrezione di Cristo: l'intervento di un sacerdote su una questione attuale
Dobbiamo riconoscere che ci sono almeno tre elementi, che diamo per scontati, rispetto alla messa, ma che scontati non sono più
Dopo il tormentone estivo della celebrazione in acqua e a partire dalla Lettera "Desiderio Desideravi" come saranno le nostre ordinarie celebrazioni?
Sulla scia delle immagini paoline che vogliono rappresentare la realtà ecclesiale dell'epoca, quali immagini altrettanto adeguate potremmo usare oggi?
Ci impegna e fonda la nostra identità, come persone e come comunità di credenti
A qualche mese dall’inizio del Sinodo, troppi fedeli non sono stati minimamente sfiorati dal Cammino sinodale, che parte così, purtroppo, già monco. Urge un rimedio
Nei percorsi sinodali che si aprono non dovrebbe mancare l’azione della ‘potatura’ comunitaria, ossia scelte non più rimandabili di rinuncia e ricentramento sull’essenziale.
Nel caso della partecipazione di Papa Francesco a “Che tempo che fa” ci sono tre questioni che rappresentano i presupposti minimi su cui intavolare qualsiasi discussione critica al riguardo
Nei giorni in cui meditiamo sul mistero del Dio incarnato anche il Credo può prendere forme più incarnate nel nostro vissuto
La domanda sintetica sembra essere se esista o meno un “noi” ecclesiale sul piano esistenziale
Nel libro "Mariti con le ali" le storie di donne vedove a causa del Covid. Che, incontrandosi su Facebook, hanno iniziato nuovi percorsi
Sono convinto che il sinodo dovrebbe porsi la domanda se e quanto esistano davvero delle comunità cristiane.
Prendere in mano il Messaggio del Papa per la prossima GMG come nuovo avvio, dopo i mesi della pandemia, per tornare ad ascoltare e dialogare con i giovani e dei giovani...
Dialogando con i gesuiti slovacchi, Francesco ha parlato della tentazione e dell'ideologia del "tornare indietro". Dobbiamo forse ammettere che è una tentazione che vivono il singolo fedele, le comunità, la Chiesa tutta...
La catechesi del Papa sulla Torah, un biglietto di Francesco d’Assisi e la fatica che spesso le comunità cristiane vivono nel generare alla libertà.
Sono severe le parole del Signore nei riguardi di chi riduce la fede alle pratiche religiose. Ma anche questo binomio finisce per stare stretto.
Il modello di formazione dei futuri preti è diretta conseguenza del modello di Chiesa che abbiamo in testa
La necessità di abolire i seminari e di trovare altre vie per la formazione dei preti nasce dal cambiamento epocale in cui siamo e dalla necessità di una nuova evangelizzazione
La liturgia della Parola di due domeniche fa (Mc 6,30-34) sembra aprirci un panorama interessante per una riflessione attorno all’attuale forma della chiesa.
Anche la celebrazione delle cresime per adulti può essere l'occasione di fare esperienza di un senso di pienezza che costiuisce un assaggio dell'eternità
Il racconto degli Atti ci ricorda che le prudenze, per quanto fondate, non devono mai mettere a tacere gli input e le domande
Lo sport può essere metafora di vita e vita stessa, anche per il cristiano, secondo quanto dice il papa in una lunga recente intervista...
La Giornata della Memoria può essere anche l'occasione per tornare a riflettere su quanto il perdono significhi ritornare in vita.
Prosegue in questa seconda parte la riflessione sul rapporto tra potere decisionale nella Chiesa e clericalismo...
Cinema, teatro, pittura, danza…sono innumerevoli i settori dell’arte colpiti ferocemente dalla pandemia. E non si tratta solo di un colpo inferto al guadagno economico, bensì di una ferita al lato umano e creativo.
I messaggi lanciati da comunità e gruppi che hanno portato la sofferenza di questo 2020 dentro i loro presepi
Alla luce del discorso papale alla curia romana, una vicenda lavorativa particolare può dire qualcosa su quanto la chiesa italiana si lasci mettere in 'crisi' dalla via di Francesco o preferisca ad essa il 'conflitto'.
Alla radice della crisi delle parrocchie vi sono da un lato alcuni mutamenti della società mai realmente metabolizzati, dall’altro la questione irrisolta di come vivere oggi la fede insieme, come comunità cristiana.
Le figure del rabbino Jonathan Sacks, della vicepresidente Kamala Harris e di Suor Alma Castagna, l’ONG "Medici con l' Africa - Cuamm", le riflessioni di Chiara Frugoni e Sergio Givone sulla pandemia, la movida e i governatori regionali: questi i fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture.
Anche noi vogliamo offrire alla riflessione dei lettori la lettera del vescovo Derio Olivero relativa alla propria decisione di sospendere per due settimane le celebrazioni religiose nella diocesi di Pinerolo.
Durante la quarantena ci siamo scoperti inadeguati, bloccati, impauriti nel “maneggiare con cura il dolore”. Il dolore ha bisogno di parole e gesti scelti con cura, di una proposta accurata di lettura e di meditazione della Parola,
Adesso che l’individualizzazione dovrà essere necessariamente più marcata, verso dove ci porterà questa transizione? Come si evolverà il concetto di comunità? E quello di solidarietà?
Scriveva san Paolo: “Non spegnete lo Spirito”. La Chiesa italiana lo saprà ascoltare?
Esplosione di creatività in un ficcante comunicato del Vescovo di Caciotta che propone alcune novità rivoluzionarie per la ripresa, ad ottobre, delle attività comunitarie ecclesiali
I protagonisti di questo articolo sono noti probabilmente a pochi fuori dal contesto locale, ma forse il senso della riflessione può riguardare molti.
la Chiesa corpo di Cristo oggi è solo un guscio vuoto che si sta dissolvendo, funzionale solo al mantenimento di sé stessa
In un libro dell'Editrice Ave la proposta di Edgar Morin: rigeneriamo la fraternità, per ridarci un futuro
Si è tornati a celebrare la messa, ma, nonostante la buona volontà, restano evidenti alcune “mancanze”, in primo luogo il senso dell’assemblea/comunità che partecipa dai banchi.
Nel primo comunicato della comunità di Bose si parla di "rinnovamento": ci si augura che i passi in avanti che si andranno a fare abbiano il coraggio di guardare anche un po’ indietro.
Bisogna riconoscere che non siamo stati i primi cristiani a vivere questo: già nella Chiesa e nella storia dell’Alleanza dei fratelli maggiori ci hanno preceduto e ci hanno indicato il cammino.
È stato proprio nelle condivisioni interne alle varie comunità che è emerso il dolore e la difficoltà, ma anche la scoperta dell'assurda sensazione che in mezzo al delirio ci venisse regalato un tempo speciale con Dio.
Continuare a pregare in gruppo, anche nel tempo della quarantena, è stato fondamentale per sentirsi comunità.
Non sembra che anche nel tempo della pandemia alcuni uomini e donne di Chiesa non costruiscano la pace nella comunità, bensì tutte le occasioni per distruggerla?
Sono tantissime le provocazioni che questa quarantena offre alla nostra vita, le contraddizioni che mette in luce, le prospettive nuove che apre. Come il mattino di Pasqua per i discepoli chiusi in casa...
La tristezza dei funerali in forma ridotta. Ma è spuntato al cimitero un telefonino e altre idee per favorire la partecipazione al lutto
La celebrazione deve avere già in sé i segni della “presenza reale” del corpo di ognuno di noi che si offre agli altri.
C'è il rischio che il coronavirus nasconda le altre "malattie" di cui soffriamo. Ma che dobbiamo affrontare. Meglio prima che dopo
Che valore ha l'esilio che stiamo vivendo per un sacerdote, che non celebra più con la comunità presente? Forse, prima che una condizione da cui liberarsi, è un invito a riconsiderare il ministero come un fare strada con gli uomini e le donne che accettano di lasciarsi interrogare da Gesù e dalla vita.
Il dramma del contagio che ci rinchiude in casa, paradossalmente, ci porta a una progressiva coscienza di “comune destino” di una specie che si salverà insieme, se riscoprirà certe leggi.
Nel cambiamento d'epoca in cui siamo immersi, la sfida per la catechesi di Iniziazione cristiana (e non solo) è continuare a cercare, per approssimazioni successive, di raccontare il Vangelo nel modo più affascinante possibile a chi incrocia le nostre strade.