Sono giorni in cui la Parola sembra tacere di fronte alla violenza, alla sopraffazione, all’ingiustizia, all'inganno. Ma così è vera Quaresima.
Il senso cristiano della parola sacrificio è solo quello di togliere ciò che blocca il fluire istintivo del nostro desiderio di amare
All’inizio del tempo di Quaresima siamo invitati a non cedere alla bulimia di nutrimenti senza sostanza, ma a scegliere di vivere cercando altro ‘pane’ e altre parole, che diano vita e rigenerino la nostra (e altrui) umanità.
Nel giubileo possiamo accettare, significare e offrire la sofferenza che c’è già nella vita, senza andare a cercarne altra.
In questo tempo ancora di guerra, il Papa ci invita a vivere la Quaresima nella speranza che tutte le "famiglie" del genere umano possano ricominciare a camminare insieme nel perdono reciproco
La trascendenza può essere riconosciuta, creduta e vissuta, nella forma dell’amore gratuito e per tutti.
Come abbiamo fatto a colorare di fatica e sacrificio, la costruzione mentale che da significato al giubileo?
In un tempo di crisi anche ecclesiale – che colpisce parrocchie, movimenti, associazioni, seminari, comunità religiose, facoltà teologiche – forse è il momento di ripartire da una riflessione più profonda sul laicato?
Sarebbe ora di smettere di utilizzare questa parola, nel designare il contenuto dell’indulgenza
Sia il linguaggio, sia il modo di pensare l’indulgenza vanno cambiati
La “pena temporale” è una condizione esistenziale inevitabile che non va scontata, ma va assunta e attraversata.
Dobbiamo recuperare un senso diverso della colpa, nella direzione indicata da S. Agostino.
Esprimere teologicamente in modo più adeguato l'evento vissuto da Paolo consegue e rilancia il dialogo profondo con la Parola di Dio, con gli ebrei e con gli altri cristiani
La prima "categoria" a varcare la porta santa è stata quella dei comunicatori: alcuni appunti, anche penitenziali
Se il peccatore non sentisse qualcuno che lo ama non avrebbe motivo di pentirsi.
Quando pecchiamo rifiutiamo di essere amati infinitamente da Lui e andiamo a cercare la nostra pienezza di vita da soli mancando il bersaglio
Davanti alla collana di perle costruita dalla teologia della "deep incarnation", è necessario chiedersi se non sfumino l'unicità di Cristo e la divinità di Dio...
A cento anni dalla nascita merita riscoprirne l’ispirazione e lo stile politico: il fresco volume di Antonio Marchesi
La parola più abusata e stravolta del vocabolario, ma anche la più radicale e globale.
La teologia della "deep incarnation" e il suo radicamento nella tradizione dei Padri della Chiesa
Cosa accomuna il cantautore Michele Bravi, il filosofo Mounier e il Giubileo indetto da Papa Francesco?
Uno dei testi più densi, potenti e difficili che è una sintesi del mistero di amore che è Dio stesso.
Un piccolo catechismo, una trentina di parole chiave di questo anno giubilare: iniziamo proprio da 'giubileo'
Se l'incarnazione di Dio è veramente "profonda", allora tale sarà anche la resurrezione, coinvolgendo tutti nell'orizzonte salvifico di Dio
L'uomo si rialza, riparte, riprende il cammino, perchè è calamitato verso una realizzazione piena della sua vita e della sua storia personale, fatta di relazioni e di affetti.
Mentre attorno a noi sembrano prevalere discorsi di morte e violenza, la nascita del Dio Bambino — quel bambino vulnerabile che siamo stati tutti — sia occasione per discorsi di vita e di relazione
In un tempo di terza guerra mondiale a pezzi e di crisi della democrazia, il rilancio degli organismi di partecipazione risulterà una scelta ecclesiale profetica?
Qualche appunto di lettura sull’ultimo piccolo e prezioso libro di Angelo Casati, "Sconfinamenti"
Il tempo di Natale è un'occasione propizia anche per conoscere meglio la corrente teologica della "deep incarnation"
La speranza non è fuga, ma è responsabilità verso l’oggi e il domani, che per il cristiano è apertura sull’eterno. Il nostro secolo di questa misura di speranza ha urgente bisogno
Una introduzione e un invito alla lettura dell'ultima enciclica di Papa Francesco "Dilexit nos"
Per l'esito del cammino sinodale italiano non sarà indifferente comprendere e scegliere quale stile di missione può e deve caratterizzare la Chiesa italiana
Riflessione sull’Avvento quale compimento di un infinito che si dischiude nell’umanità in grado di restare umana
Dove sei? Domanda di Dio all’uomo, dell’uomo a Dio. E la risposta di Maria, che alcuni versi di Mariangela Gualtieri illuminano di luce
Da una conferenza sulla Dottrina Sociale della Chiesa e il carisma di San Giovanni Bosco sorgono alcune domande che interpellano ogni donna e uomo di buona volontà
Qualche nota di lettura su un libro di Assunta Steccanella che tratta dei ‘segni dei tempi’, per vivere da cristiani incarnati nella storia
Verso il Giubileo: la speranza per il qui e ora domanda sforzo e attenzione, disponibilità e apertura
Alcuni brevi note su un recente libro che tratta del mistero dell'alleanza tra uomo e donna, tra persona e Dio, tra Cristo e la Chiesa
Appunti esistenziali sui sette libri biblici di letteratura sapienziale: è l’ultimo libro di Giuliano Zanchi, edito da Vita e Pensiero
Dignità e responsabilità di Giuseppe Piva (Il Pellegrino, 2024) è una proposta spirituale da fare a tutti, non solo agli accompagnatori spirituali e alle persone omoaffettive, per liberarsi di tutto ciò che appesantisce il cuore ed è di ostacolo nella scoperta dell’amore di Dio.
Si può anche accettare la compagnia di Dio, più difficile però è accettare quella delle persone. Infatti, si sa che Gesù frequentava "cattive compagnie".
Il Papa chiude il Sinodo ricordando la «mistica delle periferie»: proviamo a capire quale ispirazione trarre da queste citazioni e, soprattutto, da una grande e profetica donna del Novecento.
Con la pubblicazione dell’enciclica “Dilexit nos” torna d'attualità una riflessione sul rapporto tra papa Francesco e la devozione al Sacro Cuore pubblicata su "Il Foglio" il 9 aprile 2014.
Oltre la parrocchia territoriale: in un tempo di mobilità e fatiche diffuse, proviamo a valorizzare la relazionalità, come ‘luogo teologico’ per vite buone e rivelazioni del Mistero.
"Un breve ricordo della persona e del teologo appena entrato nella luce del Signore" in comunione con il "cordoglio di tutti coloro che ne ammiravano la forza e la dirittura" (A.Grillo)
Chi è disposto ad ascoltare in pubblico una teologia che dall’esterno appare solo come una marionetta, mossa da un’istituzione sempre uguale, sempre più vecchia ed inascoltata?
Nella Chiesa si comincia a cogliere come segno dei tempi la necessità di guardare più ai contenuti teologici che al metodo per esprimerli?
Gli Atti degli Apostoli possono essere ancora oggi una guida per l'ineludibile rinnovamento della vita parrocchiale?
Il taglio dell’omelia, forse, voleva essere ironico e iperbolico, ma a una lettura attenta qualcosa non torna
Alcune indicazioni pratiche per il prossimo fine settimana
Baciarlo, lasciarsi baciare, baciarsi, lasciando che le “tastiere” dei sensi lascino risuonare «nitide melodie d’altrove»
Il rinnovamento della cultura cattolica non può che passare da un approccio discepolare, discente nei confronti degli altri e dell’Altro che in essi sussurra
Proviamo a sospendere per un anno la faticosa macchina della catechesi per i bambini, per pensare a nuove vie di formazione
"Furiosa" o "negativa", "positiva" o "pensante", la laicità è ancora oggi un tema importante e rilevante per la cultura occidentale e per le chiese cristiane.
Anche chi ha visitato e vissuto Medjugorje come pellegrino, volontario e accompagnatore può pretendere maggiore chiarezza teologica e spirituale dal Dicastero per la Dottrina della Fede
"Là dove Dio è rivoluzionario, il diavolo appare fissista": qualche nota di lettura su una preziosa raccolta di saggi di Michel de Certeau
Compagnia, affiancamento, accompagnamento: non sono termini equivalenti dal punto di vista teologico e pastorale, soprattutto in riferimento alla dignità e all'autonomia del mondo adulto
In un tempo di smarrimento, la forza del messaggio di Francesco è anche in questo: c’è una dimensione umana che può trovare ospitalità nel mistero di Dio.
Nella Bibbia è talmente evidente il riconoscimento da parte di Dio del povero e degli stranieri che ci si chiede come possa ancora destare stupore un Papa che collega peccato e non accoglienza dei migranti