Proviamo a ricordare i doni della scorsa Quaresima, indubbiamente imprevista, per custodirli e magari condividerli in queste settimane che ci portano alla Pasqua.
Nel webinar di vinonuovo don Ravagnani racconta il suo "fenomeno" apprezzato dagli esperti: "Ora con il progetto Doncast penso ad un coinvolgimento corale di altri giovani".
La Quaresima non ci chiede di indossare maschere da penitenti contriti, ma ci chiede serena pazienza ed esercizio di libertà.
Il patto delle catacombe del 1965 può dire ancora qualcosa alla Chiesa italiana di oggi, soprattutto in merito al sinodo prossimo futuro?
Di fronte ai silenzi e alle resistenze dei ‘piani alti’ della Chiesa italiana a percorrere nuove strade, a partire dal Sinodo, possiamo tentare alcuni passi – che non intacchino il depositum fidei - ‘come se’ i vescovi avessero approvato, magari avendo come meta e ripartenza il Giubileo del 2025.
Il rischio di contagio da coronavirus legato al tradizionale scambio della pace prima della Comunione ha spinto molte diocesi a trovare simpatiche soluzioni alternative
Chi sceglie la vita cristiana con autenticità non lo fa sottomettendosi al volere di un Dio che chiede obbedienza in vista di una ricompensa, ma perché ha scoperto che non c'è niente di meglio per la propria vita che vivere così.
La Giornata della Memoria può essere anche l'occasione per tornare a riflettere su quanto il perdono significhi ritornare in vita.
Nel giorno dell'insediamento di Joe Biden, è opportuno valutare meglio il rapporto che si verrà a creare tra il nuovo presidente U.S.A. e i valori della Chiesa Cattolica
Dopo l’analisi delle diverse crisi della parrocchia, proviamo ad avanzare qualche proposta, ripensando le comunità per un annuncio del vangelo più aderente all’umanità che siamo e al tempo in cui viviamo
I laici di Battistero scendono in piazza chiedendo alle gerarchie più autonomia. Il teologo: “Sono i frutti del Concilio”. Il vescovo: “Sì, siamo alla frutta”.
Nella ridda di voci, favorevoli e critiche, che hanno accolto la scelta di papa Francesco di ammettere le donne a lettorato e accolitato, alcuni elementi consentono di pensare che si sia aperto un processo di trasformazione.
Continua il confronto sinodale con i lettori di Vinonuovo sulla proposta di una piccola rivoluzione nei cammini di catechismo delle comunità cristiane. In questo contributo viene affrontato il tema dell'impronta catecumenale.
Rivediamo una settimana dopo il film tv sulla fondatrice dei Focolari, premiato dall'audience su Raiuno.
Prosegue in questa seconda parte la riflessione sul rapporto tra potere decisionale nella Chiesa e clericalismo...
«Te Deum laudamus». Ma - esattamente - per che cosa «laudamus» alla fine di un anno così faticoso?
Nel giorno del martirio di Santo Stefano, è utile tornare a riflettere su chi prende le decisioni nella Chiesa, per verificare quanto questo momento sia ancora affetto da clericalismo.
Alla luce del discorso papale alla curia romana, una vicenda lavorativa particolare può dire qualcosa su quanto la chiesa italiana si lasci mettere in 'crisi' dalla via di Francesco o preferisca ad essa il 'conflitto'.
Si avvicina il tempo in cui la messe germoglia, le nostre parrocchie o i sacerdoti che sono posti a guida di esse non possono farsi trovare impreparati.
Un visitatore sconosciuto alla porta della canonica in una fredda notte di Avvento
Possiamo sempre coltivare la speranza che Dio non ci abbandonerà mai.
Non sembra davvero che il tempo che stiamo attraversando permetta uno spazio per l’avvento, cioè per la speranza di un futuro che porti nuova vita.
Questo è un tempo di dolore, di dubbio e di protesta, che mette in crisi il nostro essere uomini e la nostra fede. Diamo spazio alle domande più radicali, così da essere ancora pienamente uomini, anche di fronte a Dio.
Alla radice della crisi delle parrocchie vi sono da un lato alcuni mutamenti della società mai realmente metabolizzati, dall’altro la questione irrisolta di come vivere oggi la fede insieme, come comunità cristiana.
Se torneremo a porre al centro il Vangelo, si tornerà ad aiutare gli uomini e le donne del nostro tempo ad evangelizzare il loro desiderio, anche sessuale.
Dopo il primo articolo sulle 'crisi della parrocchia', è nato un ricco confronto, di cui proviamo a fare sintesi, prima di avanzare proposte e prospettive.
Grande eccitazione nella diocesi di Palissandro per l’annuale quiz di beneficenza alla ricerca del capro espiatorio
Come comunicare al meglio quanto, negli ultimi decenni, l’identità cristiano-cattolica sia maturata e riesca a pensare sé stessa e la realtà in modo più adeguato rispetto all'odierna complessità?
La vera sfida sarebbe quella di produrre un paradigma antropologico che ci consenta di precisare meglio il rapporto reciproco tra corpo dato e corpo vissuto
“La società moderna si distingue dalle precedenti formazioni sociali per un duplice incremento: una maggiore possibilità di relazioni impersonali e relazioni personali più intense” (N. Luhmann, Amore come passione)
“La società moderna si distingue dalle precedenti formazioni sociali per un duplice incremento: una maggiore possibilità di relazioni impersonali e relazioni personali più intense” (N. Luhmann, Amore come passione)
In una fase di profondo cambiamento, è possibile mettere a fuoco sette crisi che vive la parrocchia oggi.
Volutamente lasciamo aperta la discussione, senza voler per forza arrivare a trarre delle conclusioni condivise.
L’idea e la prassi del perdono è quella che mi sembra più adeguata per comunicare a un giovane e a un adulto la complessità e le difficoltà attuali della fede nell’amore.
I Santi sono coloro che, soprattutto agli occhi di un bambino affetto da sindrome di autismo, sanno stare in un cerchio che non ha angoli, in una pace dove tutto è perfezione e sa ritornare...
Il vibrante appello di mons. Montblanc scalda la diocesi di Profiterole
Vi confesso che una grande curiosità ce l’ho: mi intriga e mi appassiona molto conoscere, dal punto di vista umano, com’era, anzi com’è, Gesù di Nazareth
È assolutamente giusto e condivisibile ripensare i cammini di iniziazione cristiana, ma altrettanta attenzione non deve essere posta ai contenuti che in essi andremo a trasmettere?
Non stiamo parlando di papa e gay, ma del punto centrale del cristianesimo
I due passi da compiere dopo che Papa Francesco ha sdoganato la critica al clericalismo...
Prima di cercare reliquie, segni miracolosi e guarigioni dovremmo interrogarci sullo stile di vita che la Chiesa, proclamando un nuovo santo, vuole promuovere come modello. E da questo punto di vista, nella beatificazione di Carlo Acutis, ci sono diversi aspetti che mi hanno lasciato perplesso...
Al termine di un mandato politico o di un servizio ecclesiale è necessario "staccare" e lasciar spazio ad altri
Pensare alla santità come perfezione impedisce di cogliere la reale grandezza della testimonianza dei Santi: vivere fallimenti, fatiche e debolezze senza smettere di lasciarsi attraversare dallo sguardo di Gesù.
Quanta fatica ancora a credere che l’umano, così come si dà, senza bisogno di alterarlo, dimenticarlo, sorpassarlo o mascherarlo sia il luogo privilegiato in cui Dio ci parla, ci abita e ci vive.
La marca degli occhiali che il nostro Dio usa si chiama Benevolenza e la rinomata ditta produttrice, si chiama Misericordia.
Dei limiti di catechismo e cammini di Iniziazione cristiana discutiamo ormai da tempo, ma finora abbiamo risposto cercando di ‘aggiustare’ le cose, senza ottenere i risultati sperati. E se provassimo a fare la rivoluzione?
La "Fratelli tutti" analizza i muri che rendono il nostro mondo egoista, discriminatorio, conflittuale. E invita ad abbatterli
Su questo come su altri temi sensibili, mi sembra che si continuino a semplificare le posizioni delle parti in causa, rendendole così (più facilmente) parti in lotta...
Come incide a livello ecclesiale trovarsi in un contesto in cui la maggior parte dei giovani prima dei 30 anni non ha la possibilità di uscire di casa? Una riflessione a partire dai dati Eurostat.
Nell'encicla pubblicata oggi, Papa Francesco propone un'idea di fratellanza che riguarda i singoli, ma soprattutto la società e la politica
Dovremmo essere consapevoli che le religioni lavorano per scomparire, per lasciare il posto alla relazione diretta, totale, stabile tra l’uomo e la trascendenza. Il cristianesimo fa eccezione?
I fatti di cronaca e la pandemia hanno reso evidente un fatto: spesso nella Chiesa la classe dirigente non è all'altezza della situazione (e del Vangelo), come capita nel mondo civile.
È difficile smentire la tesi secondo cui le religioni siano possibili solo dopo il peccato originale e non prima
È moralmente giusto considerare certe morti più «naturali» rispetto ad altre che negli ospedali dei Paesi con una sanità più ricca di risorse sollevano accesi dibattiti bioetici?
Chi di noi non conosce l’espressione di tenerezza che sgorga dal cuore di chi ama e che si rivolge alla persona amata dicendole o chiamandola "Amore mio"?
A breve il Papa firmerà la sua nuova enciclica “Fratelli tutti”, ma perché non sperare che Papa Francesco ci sorprenda e decida di intitolare l’enciclica “tutti fratelli e sorelle”?
Per andare alle radici del problema occorre forse un'altra organizzazione ecclesiale che abolisca la separazione clero-laici, superi il clericalismo e apra la strada alle riforme.
Una vita consumata perchè consegnata e donata, giorno per giorno: il martirio è solo l'atto finale di una vita vissuta così.
Adesso che l’individualizzazione dovrà essere necessariamente più marcata, verso dove ci porterà questa transizione? Come si evolverà il concetto di comunità? E quello di solidarietà?