«A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli»
«Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati»
Rileggendo il discorso del Papa al FIAC, in occasione dei 150 anni dell'Azione Cattolica, per lasciarsi provocare fino in fondo dalla dirompenza delle parole di Francesco.
Sulle parole di Papa Francesco all'associazione. E sulla sfida di essere «anima del mondo», che era già il cuore della «scelta religiosa»
EttyHillesum e Nino Baglieri: la via dell' "adattamento creativo" per una risposta diversa al tema che la morte di Dj Fabo pone
«Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta»
«Appena battezzato… si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui»
Qualche riflessione su quello che accade nelle nostre parrocchie a partire da una vignetta che elenca i sintomi di un ambiente lavorativo tossico.
La bellezza non è possibile comandarla ed imporla. La bellezza risplende, si propone, ma poi sta alla ineludibile libertà dell'altro riconoscerla ed accoglierla.
I cellulari sono ormai parte del vissuto dei nostri ragazzi, serve allora non rimuovere questa dimensione ma entrarci dentro e cogliere le potenzialità di questi strumenti in ordine ad un vissuto di fede.
«Esisteva allora anche un sacramento dell'amore, si chiese, quello che si celebrava ogni volta che le persone si aiutavano a sopravvivere e quello che lei scopriva quotidianamente?»
Mi sono chiesto spesso cosa voglia dire papa Francesco quando afferma che dobbiamo lasciarci evangelizzare dai poveri. L'altro giorno sul cancello dell'oratorio forse l'ho capito.
«Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fallo anche qui, nella tua patria!”»
Il bilancio di un delegato: un Convegno con meno «pretese». Ma forse è proprio questa la strada per cominciare a cambiare davvero
Venire a conoscenza di quanto raccontato ci inquieta, ci lascia attoniti e increduli. Ma non deve confonderci su che cosa è vecchio e che cosa è nuovo.
Sembra una sceneggiatura di Dan Brown, è invece quello a cui stiamo assistendo dall'inizio del Sinodo.
Perché nel mondo si percepisca l'autentica portata di ciò che il Sinodo rappresenta dobbiamo lasciarci interpellare personalmente da questo evento.
Dagli Atti degli Apostoli fino ai documenti delle conferenze episcopali, 1100 testi raccolti in un sito che vuole diventare una community
Sarò delegato della mia diocesi al Convegno ecclesiale di novembre. E colgo in giro tanta voglia di un nuovo inizio per la Chiesa italiana
Sul discusso funerale a Roma. Come chiesa possiamo ancora permetterci di dire, in ogni situazione della vita, "non mi sono accorto di cosa succedeva fuori" e "non sapevo chi fosse"?
Anche sbattere la porta può essere un modo di uscire. A patto di non dimenticare che alla radice non ci siamo noi ma l'incontro con Cristo
Se “l'insegnamento della Chiesa non è espresso con le parole dell'amore vuol dire che stiamo sbagliando”
In parrocchia i fasti antichi non torneranno e, se hanno prodotto questa mentalità, oserei anche dire per fortuna...
Giovanni Paolo II e alcune parole ascoltate senza troppa attenzione a Tor Vergata. Scoperte all'improvviso decisive per la propria vita.
“No prof. – mi rispose allora - Io ho chiesto al mio parroco di sbattezzarmi. E lui mi ha detto che si può fare”.
Certe rigidità liturgiche impediscono di cogliere il dono di una testimonianza e l'espressione sincera degli affetti
Come mai non riesci ad immaginare che il primo posto possa essere condiviso da Dio e da noi alla pari?”
“Ad un certo punto ho respirato in fondo, e per un attimo mi sono davvero sentita bene. Era come se fossi a casa, lì.
Proprio oggi - mentre si apre il Sinodo per la famiglia - ricorrono i 10 anni dalla scomparsa di Enrico Ceccarelli. Che sognava un «ministero di coppia» accanto al diaconato.
Affermare come verità di fede la verginità di Maria anche «durante e dopo il parto» non suona oggi come un'eccezione alla rivalutazione della sessualità nel matrimonio?
Un musical, ma non solo: così un gruppo di giovanni di Novara sta cercando di far diventare vita vissuta l'appello di san Giovanni Paolo II.
Non so che cosa si siano appena detti, là per terra. Di una cosa però sono sicura: in quei minuti lui si è lasciato amare.
Sulla processione in cui la 'ndrangheta aveva ancora l'ultima parola. E sull'impegno dei cattolici di fronte alla criminalità organizzata
“Io ho sempre creduto – gli dico - che se uno è sintonizzato davvero sul vangelo, non riesce a stare fuori e lontano dalla situazione reale che ha da vivere.
Gesù, per le donne, è stato un liberatore. La comunità cristiana di oggi vive dentro questa libertà? Sa farsene motore?
“Se mi immagino che Dio chiama noi, le persone a credere allora penso che siamo tutti lì vicini a Lui che sta nel centro e noi li attorno siamo tutti vicini tra di noi, perciò dai, è un cerchio”.
Su un'intervista tutta tesa a marcare la distanza tra la chiesa di Salerno e la figura del monsignore di Curia oggi in carcere
E’ davvero cristiano mettere distanza rispetto ad un pubblico peccatore che mostra di voler ri-continuare sulla strada della fede?
È molto duro confrontarsi con la conflittualità tra due persone che si sono promesse per la vita. Ma quel loro matrimonio concreto ci sta a cuore?
Mi piacerebbe che con i vescovi in Vaticano fossero invitate davvero le famiglie e non solo i loro problemi. Portando in dote il carisma di chi sa «fare casa».
Non è in questione la paura di perdere la verità, contro il coraggio di regalarla a tutti.
Con buona pace dei dietrologi, visto di fronte il Papa «comunicatore» non è una strategia, ma un modo di essere e uno stile di vita
“La chiesa cattolica nasce e cresce nella venuta di Gesù sulla terra, basandosi sui suoi insegnamenti. O non più?” Piccola domanda che centra il problema di fondo: il recupero della centralità di Cristo.
Rintuzzano, arrotondano, distinguono, puntualizzano... E se poi il fuoco non illumina o non scalda come potrebbe, pazienza.
Qualche altra parola sulla presentazione tenuta da Vino Nuovo a Roma e sul bisogno nella Chiesa di reimparare a dialogare con un linguaggio semplice, ma incarnato
Giorni di Prime Comunioni in parrocchia. E di parole che - senza misericordia - possono anche diventare macigni.
Per questi adolescenti i contenuti religiosi sono perfettamente assimilabili a qualsiasi altra cosa che può essere utilizzata per vendere o vendersi?
Mi chiedo se, come credenti , facciamo abbastanza in termini di vicinanza, progettualità e di concreto aiuto a chi fa impresa ed è in difficoltà?
Fin dalla prima omelia ci ricorda la centralità della stoltezza della croce in un mondo dove il successo e l'efficientismo sono sovrani
Non sarà che questo figlio delle “pampas”, nipote delle “langhe” Dio ce lo ha regalato perché anche la Chiesa smetta di giudicare, come prima cosa, e ricominci ad essere disponibile allo Spirito?
«A me, adesso e con loro, basterebbe riuscire a promuovere un esercizio di igiene linguistica, da applicare nel nostro gruppo e magari da portare a casa»