L’ufficio permessi

Clamorosa novità all'arcidiocesi di Melanzana: inaugurato l'ufficio permessi per libri e convegni. Sconforto e crisi di panico fra gli intellettuali cattolici locali
25 Giugno 2019

Con un’iniziativa certamente destinata a far discutere o forse a fare proseliti, l’arcidiocesi di Melanzana, nella persona dell’arcivescovo Rinaldo Carotoni, ha varato lo scorso fine settimana l’ufficio permessi editoriali e convegnistici.

Con una sobria cerimonia di benedizione dei locali del nuovo dipartimento diocesano, officiata sbrigativamente dallo stesso arcigno presule, seguita da una breve ma affollata conferenza stampa, è stato varato questo temuto servizio ecclesiale, già al suo annuncio osteggiato da molti.

In pratica, secondo quanto disposto dall’arcivescovo nel suo chirografo Quis qui vult scribere, del 1° luglio 2019, a partire da settembre, il fedele diocesano che voglia pubblicare un libro o organizzare un convegno su tematiche ecclesiali o religiose dovrà ottenere uno speciale permesso dal parroco locale, controfirmato dall’ordinario.

Il richiedente dovrà inviare una mail all’indirizzo permessi@chiesamelanzana.it specificando titolo del volume e argomento dello stesso o, nel caso dei convegni, il titolo dell’incontro, le sue motivazioni e gli ospiti convocati. Se l’ufficio preposto non riterrà d’interesse generale o di utilità comune la nuova iniziativa editoriale o la proposta convegnistica, l’iter di richiesta non partirà neppure e queste non verranno autorizzate.

“Nella Chiesa oggi si scrive troppo e si parla troppo. È ora di tornare alla preghiera e alla solidarietà”, ha dichiarato pensoso mons. Carotone spiegando ai cronisti l’inedita iniziativa ecclesiale. “Spesso mi chiedono di scrivere prefazioni per insulsi tomi di catechesi, ecclesiologia, biblistica, spiritualità e sociologia che nessuno ha mai letto e forse nessuno mai leggerà”, ha continuato l’arcivescovo. “E ogni settimana sono invitato a estenuanti convegnucci, dove i soliti quattro gatti sono costretti a sorbirsi infinite e barbose relazioni sul nulla. È ora di dire basta!”.

Ospite della conferenza stampa anche il prof. Ambrogio Cetrioli, direttore del neo ufficio permessi che ha illustrato sinteticamente i criteri che verranno adottati per la selezione dei libri e degli eventi. “Non daremo permessi ai volumi e ai convegni che hanno solo una funzione celebrativa o istituzionale e si esauriscono in sterili chiacchiere. No soprattutto ai libri strappalacrime con storie di sofferenza e relativa redenzione e agli incontri dedicati ai giovani, caratterizzati da canzoni alla De Filippi e testimonianze, alternate con modalità mortifera”.

L’annuncio, com’era prevedibile, ha scatenato la rabbia dell’ACEI, l’associazione cattolica editori inutili. “Scenderemo in piazza! È un attentato alla libertà d’espressione”, ha commentato il presidente, Guidalberto Noiosoni. “Saremo costretti a corrompere il direttore dell’ufficio permessi”, ha poi più realisticamente minacciato. Più grave la situazione presso la Federazione ecclesiale brutti convegni, la FEBC. Il segretario generale, Attanasio Dilungoni, ha ammesso che la notizia ha provocato sconforto e musi lunghi fra i suoi soci. “Ci sono state anche alcune crisi di panico ed è un fatto molto grave che meriterebbe almeno una giornata di studio e riflessioni”. Difficile però che ottengano il permesso dell’ufficio permessi.

Fantaecclesia/11

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I commenti devono essere compresi tra i 60 e i 1000 caratteri. I commenti sono sottoposti a moderazione da parte della redazione che si riserva la facoltà di non pubblicare o rimuovere commenti che utilizzano un linguaggio offensivo, denigratorio o che sono assimilabili a SPAM.

Ho letto la privacy policy e accetto il trattamento dei miei dati personali (GDPR n. 679/2016)