Pescatori di uomini: un mestiere esigente

«Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta»
22 Gennaio 2017

III domenica del tempo ordinario: Mt 4,12-23

VOCAZIONE DEI PRIMI APOSTOLI (Domenico Ghirlandaio, 1481-82, Città del Vaticano, Cappella Sistina)

 

L’occhio va subito sul paesaggio e sull’umanità che lo popola: segno del passaggio dai luoghi desertici alla Galilea delle genti, alla voglia di incontrare le persone lì dove vivono. Per quanto possa dare fastidio la prevalenza di uomini di corte rispetto alla gente comune, l’intenzione dell’artista è di mostrare un Gesù che si mescola, che si fa conoscere, che non sta appartato poiché intende far parte.

La scelta di non essere solo è dimostrata anche dall’invito, rivolto ai dodici, di unirsi a lui. Non semplici aiutanti, ma persone a cui chiede di mollare tutto per divenire «pescatori di uomini», capaci di seguirlo e di farlo seguire.

Nell’affresco Gesù appare addirittura tre volte, anche a distinguere il momento della vocazione da quello della convocazione.

Si inizia dalla prima chiamata, quella di Pietro e Andrea, in secondo piano, sulla sinistra. Si prosegue nel proscenio, dove si dà peso al momento in cui Pietro e Andrea, inginocchiati davanti a Gesù in abiti solenni, aderiscono alla sua proposta: è per la loro testimonianza che la moltitudine in piedi si sente interpellata dal Signore e si fa Chiesa. Il percorso torna quindi in secondo piano, sulla destra, per farci assistere alla chiamata di Giacomo e Giovanni, in barca col loro padre Zebedeo, mentre Pietro e Andrea sono alle spalle del Signore: la Chiesa, più che un rifugio, è un raduno in vista di un invio.

Oltre alle città sullo sfondo, sono degne di nota la luce diffusa e la partecipazione della natura, con gli uccelli che in cielo fanno festa accoppiandosi (un particolare ripreso dal Ghirlandaio, poco tempo dopo, nella Visitazione della Cappella Tornabuoni, a Firenze e, più di vent’anni dopo, dal Pinturicchio, a Siena, per descrivere l’eccitazione seguita all’arrivo di papa Pio II ad Ancona, in vista di una crociata che poi non si fece per la morte improvvisa del pontefice).

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