Se la Chiesa vuole davvero cambiare registro e prendersi a cuore la scuola italiana nella sua globalità, deve mostrare un po’ di coraggio in più.
L' abilità umana di “produrre bellezza” , di generare atti che rimandano ad una pienezza di senso ben maggiore ed oltre la semplice somma algebrica delle singole potenzialità che compongono l’uomo.
La disfida tv tra Cecchi Paone e Brosio. E il cammino nascosto (e dentro una comunità) di chi tra qualche sera riceverà il Battesimo
Quello che manca, sia sul fronte laico che cattolico è la testimonianza di una sessualità intera, che oltre a “bruciare” il gusto del presente apra, proprio dentro a questa esperienza istantanea, il senso di una trascendenza orizzontale
Gesù, per le donne, è stato un liberatore. La comunità cristiana di oggi vive dentro questa libertà? Sa farsene motore?
“Se mi immagino che Dio chiama noi, le persone a credere allora penso che siamo tutti lì vicini a Lui che sta nel centro e noi li attorno siamo tutti vicini tra di noi, perciò dai, è un cerchio”.
I sogni, forse, ci sono. Ma non diventano più desideri. Restano sogni. Anche perché, già precocemente, hanno visto adulti con le ossa rotte “tirare a campare”
E se posso fare una cosa che gli piace, io sono felice. Magari non conta nulla per lui e forse nemmeno per me, ma sono felice a vedere che lui gioca e si diverte con me”.
Che cosa rispondere alle obiezioni di chi - a fronte alla crisi occupazionale - vede le nostre aziende ecclesiali servirsi di pensionati per i ruoli-chiave?
Con la sua autocritica ci ha dato una lezione «sul campo»: appendiamola negli spogliatoi dopo la festa del patrono degli sportivi
San Valentino ai tempi delle convivenze diffuse: confrontiamoci sui ritardi e sulle novità dell'attenzione pastorale ai fidanzati
"Vogliono fare gli animatori. Vorremmo aiutarli a scoprire di più, far emergere la dimensione spirituale che è alla base di una vocazione come questa"
Possiamo continuare a delegare ai volontari il compito di mettere in pace le coscienze di tutti, perché loro sono da fratelli, a noi basta dirci tali?
Per evitare che anche Cristo diventi solo una devozione, un’etichetta, o peggio un portafortuna e finiamo per utilizzarlo come un amuleto o come una bandiera, come un totem o come una panacea.
“Perciò, secondo te, tu hai scelto in base ad un valore o ad un bisogno?”
Non è l'attualità bruciante l'assillo di vinonuovo.it, tanto che i post più attesi raccontano la vita ordinaria, c
La diocesi di Bolzano-Bressanone utilizza una tecnica che punta a rendere più coinvolgente e produttiva la partecipazione di tutti
Non posso certo risolvere io il problema di Deborah. Mi limito a mostrare come dentro alla sua questione si nasconda la necessità di rivalutare il ruolo del piacere, sul quale spesso resta un atroce silenzio ecclesiale.
“Bisogna venirci una volta nella vita, per capire cosa è successo … per capire che l’uomo può fare anche queste cose … ricordarlo forse ci protegge un po’ dalla violenza che abbiamo dentro”.
A livello nazionale l'Agesci punta sulla «catechesi narrativa», un'efficace modalità che si può sperimentare anche senza fazzolettone
Che fatica recuperare l’idea che Dio sia libero in sé e per questo ci lascia liberi davanti a lui. Su di loro posso comprenderlo. Oggi è davvero dura per loro che quasi “soccombono” davanti alle responsabilità di una libertà vera.
"Ma nessuno di voi spenderebbe tempo a salutare per bene le persone a cui vuole bene?”
Tra la ricerca di Alex e l’esperienza di Matilde c’è un passaggio di logica, da quella del patto a quella della gratuità.
assemblea tematica numero 7 "Abitare la città" presenta accenti nuovi mettendo a fuoco il contesto urbano e accostando il "tema casa" nella dimensione culturale e relazionale, non solo edilizia
Dovremmo ricordarci che la verifica non sta nella nostra convinzione, ma nel confronto con la realtà”.
“Va bhé, ragazzi, io un’idea ce l’ho, ed è anche diversa dalle solite Amsterdam, Barcellona, Berlino… E’ una proposta quasi “oscena”, lo so, ma sicuramente “fuori dal coro”: volontariato in cambio di vitto e alloggio”.
Fra le tante proposte della Settimana Sociale di Torino l'attenzione ai figli dei separati e alla loro «abitazione di riferimento»
“Chi sa di avere fede trasmette la sua bellezza interiore con la propria vita, non dovrà convincere o costringere, sarà lui ad essere la calamita. Il nuovo papa Francesco, per me ha la calamita”.
“La chiesa cattolica nasce e cresce nella venuta di Gesù sulla terra, basandosi sui suoi insegnamenti. O non più?” Piccola domanda che centra il problema di fondo: il recupero della centralità di Cristo.
La distanza tra Dio e l’uomo non sta nel suo stra-potere e nella sua perfezione logica, ma nel suo stra-amore e nella sua perfezione estetica, che ci attrae senza chiudere la nostra libertà.
Sono alla ricerca incessante, sotterranea e invisibile, di una fede da credere con il corpo, attraverso la testa, centrati sul cuore. Ce la faremo ad accompagnarli?
È anche grazie a lei che si possono fare ancora i campeggi parrocchiali. E il suo ruolo educativo aiuta a capire i valori posti in...tavola
Le radici dell'ecologia di Papa Francesco? Nella spiritualità ignaziana e nel contesto latinoamericano: uno spunto dal X Forum di Greenaccord
Ci accorgiamo che per loro Dio sta dove c’è un’emozione che sa di vita, una sorpresa che smonta quanto gli adulti mostrano loro ordinariamente, una esperienza fuori asse che apre il senso gratuito dell’essere al mondo.
Quello che so è che nessun amore, per quanto vero e bello potrà mai riempirci il cuore completamente, perché siamo fatti per l’Infinito, e non ci basta mai quello che troviamo qui.
E la fede? A forza di darla per scontata rischiamo di dimenticarcela e di non coltivarla più, rallegrandoci se gli spazi pubblici per la “presenza” della religione restano o aumentano e rattristandoci invece quando sembrano diminuire. Non è che stiamo perdendo l’essenziale?
Cioè l’infinito ci mette dentro qualcosa che ci sorpassa, ma che è la nostra vera essenza di persone, che va cercata e ascoltata proprio perché non la conosciamo mia tutta intera.
Per questi adolescenti i contenuti religiosi sono perfettamente assimilabili a qualsiasi altra cosa che può essere utilizzata per vendere o vendersi?
Il congiuntivo che sparisce anche dal linguaggio di fede indica che i miei studenti tendono a rendere reale la loro percezione soggettiva.
Mi chiedo quanto serva agli uomini e alle donne di oggi offrire percorsi “ordinati”, “canonici”, “assicurati” o uscire verso le periferie della vita e rintracciare le presenze di Dio anche la dove non te lo aspetti.
La fede è una esperienza di Dio che ti cambia la vita, nulla meno di questo.
Mi chiedo se, come credenti , facciamo abbastanza in termini di vicinanza, progettualità e di concreto aiuto a chi fa impresa ed è in difficoltà?
“Se per cercare chi è Dio finiamo per amare i poveri e chi ne ha più bisogno, vuol dire che Dio c'entra con l’amore per gli ultimi, quelli a cui nessuno pensa e che Lui si mostra a noi un po’ “a rovescio”, nel bisogno di essere amato e non nella potenza che ci sovrasta”.
" Ma perché si deve fare sempre la messa uguale: stesse parole, stesse cose, stesse canzoni… e poi tutti fermi per mezz’ora… Ma non si potrebbe farla un po’ più… da festa insomma…”
Il relativismo è questione di stile relazionale. Usare lo stesso stile non fa altro che indurirlo. Usare uno stile diverso apre delle possibilità.
Perché dovremmo imparare a dire meglio l'importanza della coppia formata da un uomo e una donna senza fermarci solo alla generazione dei figli.
Non hanno bisogno di una Fede chiara e precisa che rassicuri, ma di un mistero intrigante che li stani.
Un cattolico è in politica perchè ha un mandato dalla comunità ecclesiale? O vi è perchè i suoi valori e la sua competenza lo spingono ad assumersi questo servizio? Non è la stessa cosa.
La questione è se qualcuno su questa terra possa permettersi di giudicare il cuore e la mente di un altro. Il cristianesimo ha sempre riconosciuto che il giudizio sulla persona va lasciato a Dio.
Ci si affanna per questo o quel politico a rintracciare il quarto di sangue che lo certifichi cattolico. Ma siamo solo noi a interpretare «dal basso» la vita del Paese?
Due uffici della stessa diocesi (Cremona) hanno varato un sito per i giovani: è incluso un programma televisivo da rilanciare attraverso i social networ
Da vent'anni un boom che non conosce crisi, ma la casa di Babbo Natale "ha sloggiato Gesù". E un posticino per la sobrietà?
Penso alle nostre liturgie, non solo le messe, dove tutto è "canonico", "strutturato" e "socializzato" e lo spazio per l'irrompere del selvaggio bisogno di Dio resta quasi assente.
Come cristiani, in occidente, stiamo troppo bene. Ce la passiamo troppo comoda. E allora le vere o presunte aggressioni al cristianesimo, che qui da noi ci affanniamo ad individuare, potremmo sentirle come occasione di grazia. E invece di combatterle dovremmo interrogarci su come queste aggressioni ci chiedono di dare testimonianza a Dio.
Il male nel cristianesimo si vince" assumendolo", non allontanandolo da sé! Si vince "amandolo", non odiandolo, come fa appunto Dio.
Ho riletto l'articolo all'origine del caso Sallusti. E mi chiedo se fare bene il proprio lavoro non sia il modo più diretto per mettersi al servizio della comunità
E se fosse ora di pensarlo invece come il di più che, partendo dal piacere, attraverso la pace e la gioia ad esso collegati, ci apre l'esperienza della felicità dell'amore?