«Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno»
«Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono»
Dieci parole per accompagnare chi da mille strade a piedi in questi giorni cammina verso Roma... parole valide per ogni cammino
Su alcuni spunti emersi dalla fase di ascolto nelle parrocchie lanciata dal papa Francesco e presentata durante il recente convegno diocesano
Ci hanno guidato nella Via Crucis al Colosseo. Perché allora in questo anno del Sinodo non osare davvero e lasciarci condurre da alcuni giovani anche all'incontro con il Risorto?
Alla scoperta di un percorso che mostra come chi ha il coraggio di approfondire bene sia la teologia che la psicologia, non corre il rischio di contaminazioni pericolose
«Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano»
«Portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore»
«Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio…»
«Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio»
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento»
Può un luogo, di per sé, agganciare il fondo di una persona? Per quali vie? E ancora, che cosa è realmente quel nostro "fondo", quella assoluta profondità interiore, quella pietra viva che tutti abbiamo?
Nel tempo dell'individualismo, o al massimo di un noi fusionale ed interessato, il Tu estremo di Francesco d'Assisi ha ancora qualcosa da dire a noi uomini e donne di oggi?
«Se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà»
La storia della nonnina rimasta sola nel paese ormai deserto. Una poesia di Wislawa Szymborska. E un augurio per questa nostra estate
La fossa comune di Tuam, l'incendio di Rignano Garganico, le valigie di chi fugge dalla guerra nello Yemen e in Siria nella nostra Passione di Gesù in dialogo con le notizie della settimana.
EttyHillesum e Nino Baglieri: la via dell' "adattamento creativo" per una risposta diversa al tema che la morte di Dj Fabo pone
«Se Dio veste così l’erba del campo… non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi […] Cercate, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia»
Grazie a Fiorella Mannoia per aver scelto di sfoggiare sul palco dell'Ariston una parola ignota ai ragazzi di oggi. E che invece ha ancora molto da dire a tutti
Una madre, un figlio adolescente e una canzone di ieri che all'improvviso rompe la barriera. Dover aver finalmente capito cos'è davvero la speranza
L'umana teologia di Bud Spencer: fai il bene, combatti il male: è l'antica morale della favole, è l'antica regola del vivere, così vicina alla Parola del Vangelo
È il Tuo giardino quello che mi chiama dentro ad un Volto che hai steso a terra e sempre aperto al passo di ogni uomo.
Quel gesto ripeto era gratuito, imprevedibile, coraggioso: parlava una linguaggio transgenerazionale, restituiva dignità ad una femminilità anziana...
Il Super Tuesday, i profughi di Calais, Spotlight e il caso pedofilia, le impiccagioni in Pakistan tra le notizie della settimana in dialogo con la Passione di Gesù.
Nelle nozze di Cana c'è anche il racconto di un amore che dà sapore alla vita, come il vino... e come cantava Primo Levi in una sua poesia.
Con Mario Rigoni Stern il racconto di un'epifania di pace nel mezzo di una guerra. Protagonisti alcuni uomini dell'Oriente con una stella sul cappello anziché in cielo
Entriamo nel 2016 accompagnati da alcuni versi di Mario Luzi: dopo aver visto e adorato, non si può rimanere nella stessa vita di prima; occorre persino un verbo nuovo come «flagrare
A Natale il cristiano sa che non è il nulla ad essere con noi, ma un Bambino... a differenza di quello che credva un personaggio di Hemingway
La rilettura di Rilke del grande inno mariano: «E mi ha trovato, pensa! E per mio amore, ha dato ordini da astro a astro»
Sarò delegato della mia diocesi al Convegno ecclesiale di novembre. E colgo in giro tanta voglia di un nuovo inizio per la Chiesa italiana
Nota a margine del libro «Il Regno» in cui Emmanuel Carrère indaga con onestà sul cristianesimo che ha abbandonato
Una storia così, a un primo sguardo, non può che sembrare una tragedia senza senso scritta da un dio malvagio. Eppure...
Per la prima volta Giovanni - durante questa Pasqua - è come se fosse morto e risorto anche lui, assieme a Cristo e a suo papà.
Non so che cosa si siano appena detti, là per terra. Di una cosa però sono sicura: in quei minuti lui si è lasciato amare.
In questo tempo di parole ma anche di chiacchiere sul futuro della Chiesa, mi sorprendono le parole di Gesù: «Se non diventerete come bambini...»
Fin dalla prima omelia ci ricorda la centralità della stoltezza della croce in un mondo dove il successo e l'efficientismo sono sovrani
“Se per cercare chi è Dio finiamo per amare i poveri e chi ne ha più bisogno, vuol dire che Dio c'entra con l’amore per gli ultimi, quelli a cui nessuno pensa e che Lui si mostra a noi un po’ “a rovescio”, nel bisogno di essere amato e non nella potenza che ci sovrasta”.
Penso alle nostre liturgie, non solo le messe, dove tutto è "canonico", "strutturato" e "socializzato" e lo spazio per l'irrompere del selvaggio bisogno di Dio resta quasi assente.
Qualche sera fa - alla fiaccolata in piazza San Pietro - ho sognato una Chiesa che riesca a lasciarsi dietro tante distrazioni e punti risolutamente alla vera meta
La crisi finanziaria mondiale é anche una crisi vocazionale: dell'economia in sé ma anche del progetto di vita che guida chi la fa.
Torna il dibattito sull'unità politica dei cattolici. Ma non sarebbe ora di prendere atto della irriducibilità della Dottrina sociale della Chiesa ad un partito e un programma politico?
Una pagina evangelica può dirci molto su come affrontare la sfida concreta (e oggi attualissima) di rispondere a un bisogno fondamentale della gente
Senza musica ci mancherebbe davvero un linguaggio speciale per parlare di Lui
Per uscire dalla crisi ci occorrono uomini che sappiano manovrare all’unisono gli ingranaggi nella storia, senza pensare di fare da soli chissà che cosa