VIII domenica del tempo ordinario: Mt 6,24-34
IL MONDO DI CHRISTINA (Andrew Wyeth, 1948, New York, Museum of Modern Art)
Anche dal titolo cominciano a essere belli, i quadri. E questo, oltre a farci vedere l’erba del campo, stupenda grazie al Dio della vita, ci dice per chi è quell’erba. Se il pittore si fosse limitato al profilo di una giovane qualsiasi, sdraiata, ci saremmo immedesimati in lei, perdendoci nella contemplazione del paesaggio e scordandoci di lei.
Invece l’artista l’ha nominata, per precisare che ciò che vediamo è il mondo di questa donna. Poi – in un’intervista – ha aggiunto che Christina è una sua vicina di casa, resa disabile da una grave malattia. Così, se in un primo momento siamo presi dalla natura, cercando di immaginare la meraviglia dei gigli del campo, ora guardiamo Christina, consapevoli che lei è uno di questi fiori.
Forse non altrettanto spensierata. Forse assorta a fare domande al cielo, più che ad ammirare il campo. O forse intenta ad affidarsi al Signore e a benedirlo, sentendosi viva e bella in un mondo vivo e bello. Nonostante tutto.