Qual è “il ministero della coppia”? Per un’integrazione degli sposi nella vita della Chiesa senza “toppe” clericali.
La storia del "convenire ecclesiale" degli ultimi 50 anni, raccontata di recente dal Presidente della Cei e sulla Civiltà Cattolica, ha nel ruinismo il suo 'convitato di pietra'?
Nel libro “Quando finisce la notte” il teologo don Francesco Cosentino individua nella crisi ecclesiale generata dalla pandemia le tracce profetiche di una nuova spiritualità
Molte consonanze e alcune domande sull'intervento del vescovo Palmieri nel dibattito dedicato dall'Osservatore Romano al fenomeno delle "chiese vuote"
A poco più di dieci giorni dalla Beatificazione di Rosario Livatino ci interpella il suo essere "credente credibile" e mette a nudo il nostro essere "credenti incredibili"
Forse è opportuno riflettere sul discorso di Francesco all'Azione Cattolica in occasione dell'assemblea generale della CEI che in questi giorni discuterà di sinodo e rinnoverà il proprio organigramma
A sette giorni dalla sua istituzione, il ministero "laicale" del catechista presenta già alcuni nodi da sciogliere prima che diventi operativo, tra i quali quello del rapporto tra Vangelo e Catechismo.
Tutto è iniziato verso la fine di aprile, quando si è diffusa la voce che il Papa avrebbe proposto nel mese di maggio la maratona di preghiera per la fine della pandemia. Ho iniziato anch'io a snocciolare il rosario e...
L'attuale crisi occidentale della fede è dovuta ad uno smarrimento di Dio e di Cristo oppure del mondo abitato dal loro Spirito?
Apparizioni inaspettate durante il Rosario per la fine della pandemia
In che senso l’intervento del cantante Fedez, dal palco del concerto del 1° maggio, e quello del cardinal Ruini, dalle colonne del quotidiano Il Foglio, sono più simili di quanto si possa immaginare…
Tutti abbiamo bisogno di percorrere un cammino di purificazione del desiderio
Come mai Mancuso non riesce a pensare che l’iniziativa del papa non possa avere un’altra interpretazione?
Da due domeniche il direttore di Civiltà Cattolica tiene la rubrica domenicale dedicata al vangelo sul quotidiano diretto da Marco Travaglio… e qualcuno si è scandalizzato.
Occorre che il sacerdozio battesimale venga riscoperto e valorizzato. Per fare questo occorre 'debellare' il clericalismo che ha sminuito e sottovalutato "la grazia battesimale che lo Spirito Santo ha posto nel cuore della nostra gente".
«Servirmi solo della mia lingua e del mio modo di pensare, significherebbe rinunciare a priori a una vera comprensione dell’altro. Se, invece, si giunge a pensare in più lingue, si può avvertire spesso una sintonia dove un altro s’attende una cacofonia»
Cosa significa che oggi siamo obbligati anche a tentare di dimostrare la verità dell’ovvio? Cosa ci manifesta del modo di vivere la fede e la morale, un modo di pensare che non “ritiene” nemmeno l’ovvio?
Con un’iniziativa medicalmente ineccepibile e altamente simbolica, le pie donne della diocesi hanno rimediato al divieto del segno della pace in tempo di Covid
Dopo le parole del cardinale Schonborn sul 'Responsum' della CdF, ecco una bella testimonianza che ci aiuta a riflettere su cosa è una benedizione di Dio.
Non significa eliminare il pensiero di sofferenza e morte, che fanno parte della nostra vita, bensì di una lettura alla luce del Risorto, base della nostra fede, come ci insegna l'incontro di Emmaus
La Chiesa non ha il potere di benedire l’unione di due persone con desiderio omosessuale.
Proviamo a ricordare i doni della scorsa Quaresima, indubbiamente imprevista, per custodirli e magari condividerli in queste settimane che ci portano alla Pasqua.
Nel webinar di vinonuovo don Ravagnani racconta il suo "fenomeno" apprezzato dagli esperti: "Ora con il progetto Doncast penso ad un coinvolgimento corale di altri giovani".
La Quaresima non ci chiede di indossare maschere da penitenti contriti, ma ci chiede serena pazienza ed esercizio di libertà.
Il patto delle catacombe del 1965 può dire ancora qualcosa alla Chiesa italiana di oggi, soprattutto in merito al sinodo prossimo futuro?
Di fronte ai silenzi e alle resistenze dei ‘piani alti’ della Chiesa italiana a percorrere nuove strade, a partire dal Sinodo, possiamo tentare alcuni passi – che non intacchino il depositum fidei - ‘come se’ i vescovi avessero approvato, magari avendo come meta e ripartenza il Giubileo del 2025.
Il rischio di contagio da coronavirus legato al tradizionale scambio della pace prima della Comunione ha spinto molte diocesi a trovare simpatiche soluzioni alternative
Chi sceglie la vita cristiana con autenticità non lo fa sottomettendosi al volere di un Dio che chiede obbedienza in vista di una ricompensa, ma perché ha scoperto che non c'è niente di meglio per la propria vita che vivere così.
La Giornata della Memoria può essere anche l'occasione per tornare a riflettere su quanto il perdono significhi ritornare in vita.
Dopo l’analisi delle diverse crisi della parrocchia, proviamo ad avanzare qualche proposta, ripensando le comunità per un annuncio del vangelo più aderente all’umanità che siamo e al tempo in cui viviamo
I laici di Battistero scendono in piazza chiedendo alle gerarchie più autonomia. Il teologo: “Sono i frutti del Concilio”. Il vescovo: “Sì, siamo alla frutta”.
Nella ridda di voci, favorevoli e critiche, che hanno accolto la scelta di papa Francesco di ammettere le donne a lettorato e accolitato, alcuni elementi consentono di pensare che si sia aperto un processo di trasformazione.
Continua il confronto sinodale con i lettori di Vinonuovo sulla proposta di una piccola rivoluzione nei cammini di catechismo delle comunità cristiane. In questo contributo viene affrontato il tema dell'impronta catecumenale.
Rivediamo una settimana dopo il film tv sulla fondatrice dei Focolari, premiato dall'audience su Raiuno.
Prosegue in questa seconda parte la riflessione sul rapporto tra potere decisionale nella Chiesa e clericalismo...
«Te Deum laudamus». Ma - esattamente - per che cosa «laudamus» alla fine di un anno così faticoso?
Nel giorno del martirio di Santo Stefano, è utile tornare a riflettere su chi prende le decisioni nella Chiesa, per verificare quanto questo momento sia ancora affetto da clericalismo.
Si avvicina il tempo in cui la messe germoglia, le nostre parrocchie o i sacerdoti che sono posti a guida di esse non possono farsi trovare impreparati.
Un visitatore sconosciuto alla porta della canonica in una fredda notte di Avvento
Possiamo sempre coltivare la speranza che Dio non ci abbandonerà mai.
Non sembra davvero che il tempo che stiamo attraversando permetta uno spazio per l’avvento, cioè per la speranza di un futuro che porti nuova vita.
Questo è un tempo di dolore, di dubbio e di protesta, che mette in crisi il nostro essere uomini e la nostra fede. Diamo spazio alle domande più radicali, così da essere ancora pienamente uomini, anche di fronte a Dio.
Alla radice della crisi delle parrocchie vi sono da un lato alcuni mutamenti della società mai realmente metabolizzati, dall’altro la questione irrisolta di come vivere oggi la fede insieme, come comunità cristiana.
Dopo il primo articolo sulle 'crisi della parrocchia', è nato un ricco confronto, di cui proviamo a fare sintesi, prima di avanzare proposte e prospettive.
Grande eccitazione nella diocesi di Palissandro per l’annuale quiz di beneficenza alla ricerca del capro espiatorio
Come comunicare al meglio quanto, negli ultimi decenni, l’identità cristiano-cattolica sia maturata e riesca a pensare sé stessa e la realtà in modo più adeguato rispetto all'odierna complessità?
In una fase di profondo cambiamento, è possibile mettere a fuoco sette crisi che vive la parrocchia oggi.
L’idea e la prassi del perdono è quella che mi sembra più adeguata per comunicare a un giovane e a un adulto la complessità e le difficoltà attuali della fede nell’amore.
I Santi sono coloro che, soprattutto agli occhi di un bambino affetto da sindrome di autismo, sanno stare in un cerchio che non ha angoli, in una pace dove tutto è perfezione e sa ritornare...
Il vibrante appello di mons. Montblanc scalda la diocesi di Profiterole
Vi confesso che una grande curiosità ce l’ho: mi intriga e mi appassiona molto conoscere, dal punto di vista umano, com’era, anzi com’è, Gesù di Nazareth
È assolutamente giusto e condivisibile ripensare i cammini di iniziazione cristiana, ma altrettanta attenzione non deve essere posta ai contenuti che in essi andremo a trasmettere?
Non stiamo parlando di papa e gay, ma del punto centrale del cristianesimo
I due passi da compiere dopo che Papa Francesco ha sdoganato la critica al clericalismo...
Prima di cercare reliquie, segni miracolosi e guarigioni dovremmo interrogarci sullo stile di vita che la Chiesa, proclamando un nuovo santo, vuole promuovere come modello. E da questo punto di vista, nella beatificazione di Carlo Acutis, ci sono diversi aspetti che mi hanno lasciato perplesso...
Pensare alla santità come perfezione impedisce di cogliere la reale grandezza della testimonianza dei Santi: vivere fallimenti, fatiche e debolezze senza smettere di lasciarsi attraversare dallo sguardo di Gesù.
Quanta fatica ancora a credere che l’umano, così come si dà, senza bisogno di alterarlo, dimenticarlo, sorpassarlo o mascherarlo sia il luogo privilegiato in cui Dio ci parla, ci abita e ci vive.
La marca degli occhiali che il nostro Dio usa si chiama Benevolenza e la rinomata ditta produttrice, si chiama Misericordia.