«Ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore»
Ai sacerdoti serve più fiducia nei loro fedeli, ai laici più coraggio di assumersi responsabilità. A tutti servirebbero comunità che sappiano pregare ed essere accoglienti per davvero
Com'è andata? Che cosa mettere in cantiere? Il confronto come buona occasione per approfondire la prospettiva di papa Francesco che chiede di valorizzare i processi, senza eccessiva preoccupazione per i risultati immediati
«Abbiamo proposto ai giovani che abbiamo incontrato di non costituire il gruppo solo tra loro ma di invitare anche uno o due coetanei che non frequentano la parrocchia. Il risultato è la "Lettera dei giovani alla Chiesa di Padova"»
Sulla paura nell'essere accoglienti e paterni verso chi sembra far vacillare la verità di una morale se solo lo si fa entrare
Io colgo fermento, maggior propensione a dire e a dirsi, voci ancora timide, tentativi accennati... È come se soffiasse un leggero vento di primavera, che scompiglia i capelli: e mi mette allegria.
Accompagnare i mutamenti cercando risposte adeguate: questo dovrebbe segnare il dibattito intraecclesiale oggi. Però mi spaventano i silenzi di chi aspetta e tace, non contribuendo al cambiamento.
Alla scoperta di un percorso che mostra come chi ha il coraggio di approfondire bene sia la teologia che la psicologia, non corre il rischio di contaminazioni pericolose
In questa nuova tappa del nostro percorso in preparazione al Sinodo dei giovani, abbiamo intervistato Christian, educatore che lavora spendendo il proprio tempo coi giovani e per i giovani, chiedendogli di parlarci dei loro punti di riferimento.
Su una storia molto efficace raccontata dal professor Zamagni. E sulle categorie che utilizziamo davvero per interpretare la realtà che ci circonda
Forse proprio la madre di tre gemellini che piange perché ne sono sopravvissuti solo due potrebbe aiutarci a capire anche la misericordia per chi si pente di un aborto
Il bilancio di un delegato: un Convegno con meno «pretese». Ma forse è proprio questa la strada per cominciare a cambiare davvero
Sarò delegato della mia diocesi al Convegno ecclesiale di novembre. E colgo in giro tanta voglia di un nuovo inizio per la Chiesa italiana
Sul discusso funerale a Roma. Come chiesa possiamo ancora permetterci di dire, in ogni situazione della vita, "non mi sono accorto di cosa succedeva fuori" e "non sapevo chi fosse"?
In parrocchia i fasti antichi non torneranno e, se hanno prodotto questa mentalità, oserei anche dire per fortuna...
Giovanni Paolo II e alcune parole ascoltate senza troppa attenzione a Tor Vergata. Scoperte all'improvviso decisive per la propria vita.
Al tormentone su Hallowen si può rispondere solo con piccole azioni che provocano domande perché conducono in una terra altra rispetto allo stagno dell'abitudine
Nel documento dei vescovi un percorso che spinge oltre la pura motivazione sociologica nella richiesta dei sacramenti
Settembre è tempo di ripresa anche per i catechisti. A cui quest'anno i vescovi hanno consegnato uno strumento in più per ripensare il proprio servizio
Un musical, ma non solo: così un gruppo di giovanni di Novara sta cercando di far diventare vita vissuta l'appello di san Giovanni Paolo II.
Non so che cosa si siano appena detti, là per terra. Di una cosa però sono sicura: in quei minuti lui si è lasciato amare.
Su un'intervista tutta tesa a marcare la distanza tra la chiesa di Salerno e la figura del monsignore di Curia oggi in carcere
Se la Chiesa è come un ospedale da campo noi catechisti siamo chiamati a fare molto di più che insegnare una dottrina
Abbiamo moltiplicato attività e proposte per andare incontro a tutti, in uno sforzo lodevole che col tempo, però, rischia di diventare insostenibile
Tratta della fede nel Dio di Gesù Cristo, non di un generico atteggiamento di fede. E credo sia inseparabile dal gesto di Lampedusa
Quando Lorenzo Lotto viene in soccorso di una catechista sconsolata dopo una processione del Corpus Domini un po' «turbolenta»
Giorni di Prime Comunioni in parrocchia. E di parole che - senza misericordia - possono anche diventare macigni.
"Io non sono sicuro che Gesù mi perdoni..." Quando una farse di un bambino di nove anni ci rivela l'importanza di chiamare le cose con i loro nome anche con i più piccoli
I ragazzi stavolta non ne vogliono sapere. E se proponessimo loro il rito come un gesto di servizio verso chi ci è più caro, sulle orme e con la forza di Gesù?
«A me, adesso e con loro, basterebbe riuscire a promuovere un esercizio di igiene linguistica, da applicare nel nostro gruppo e magari da portare a casa»
Nel gruppo del primo anno sono tre su quattordici e la domanda viene subito fuori. Insieme ad alcuni pensieri che mi inquietano
Me l'hanno chiesto a bruciapelo i miei ragazzi. Come far passare l'idea di Grazia se loro faticano a concepire che esista qualcosa che non si paga?
Venti bambini, tre catechiste e due genitori per una catechesi attraverso l'arte. Con tante domande che restituiscono il mistero di quei racconti
È iniziato l’Avvento e mi sembra che ci siano tutti i presupposti per dialogare su un argomento che a loro interessa...
"E' facile mancare a questo comando? No? Allora è un comandamento che riguarda pochi! Quasi quasi lo possiamo cancellare dall'elenco... che dite?"
Con la macchina fotografica in mano per aiutarli a capire meglio il senso della preghiera con cui invochiamo Gesù Eucaristia di donarci la sua capacità di guardare oltre l'ordinario
"Lo devi dire chiaro ai genitori che la Messa non è un optional, devono assumersi le loro responsabilità", mi hanno detto. E allora io ci ho provato così...
Qualche sera fa - alla fiaccolata in piazza San Pietro - ho sognato una Chiesa che riesca a lasciarsi dietro tante distrazioni e punti risolutamente alla vera meta
Come rispondere all'obiezione - sincera e anche dispiaciuta - di un bambino di nove anni senza ferirlo ma anche senza banalizzare quell'appuntamento
«Se lo mando fuori, con che coraggio racconto ai compagni di Zaccheo, o della donna sirofenicia? Come narro del Rabbì che mangiava con gli ultimi?»
Quanta fatica costa oggi in una parrocchia trovare disponibilità nuove per sostituire chi non può più davvero svolgere questo servizio. Eppure lo dico per esperienza: ne vale la pena.
Non si tratta di costruire locali o comprare nuovi proiettori, ma di creare occasioni formative e sostenere il servizio dei catechisti nell'annuncio della fede
L'abbaglio più grande non sta nella preferenza per il pragmatismo, ma nell'aver di fatto azzoppato l'ipotesi che quelli che pensano possano essere gli ispiratori di quelli che fanno.
Il Vaticano II e i suoi documenti sono ancora vivi e vivificanti solo nella misura in cui oggi riescono ad interpellare ancora i non esperti, i cattolici normali
Una carrellata su trentatré testi di vescovi italiani sul cammino verso la Pasqua. Grande varietà di stili, poca attualità e ricerca di qualche via nuova
Flessibili o rigidi, disincarnati o sociologici. Sui Piani pastorali delle diocesi, Un’idea per chi li scrive…
Non sarebbe male sottoporre le nostre comunità a una di Valutazione Impatto Accoglienza