Giuseppe Acocella è voce autorevole del laicato campano. Lo abbiamo ascoltato per anni in tanti convegni e momenti formativi nelle nostre diocesi. Recentemente ha rilasciato un’intervista per il Corriere del Mezzogiorno sul caso di mons. Scarano. Intervista tutta tesa a marcare la distanza tra la chiesa di Salerno e la figura del monsignore di curia oggi in carcere che faceva riferimento solo ad una certa Salerno “bene” lontana dalla Chiesa.
Mi ha molto colpito di quell’intervista il passaggio finale:
«Io e quelli della mia generazione quando pensavamo alla figura del sacerdote, pensavamo ad una figura troppo grande, a personaggi straordinari. Ora proviamo schifo rispetto ad un uomo che ha ingannato se stesso e il Padreterno, se mai ci riesce. E che non merita misericordia».
Anche io sono critico con questa vicenda e ricordo i rimbrotti di cari amici sacerdoti quando lessi “Vaticano spa” e, tra il serio ed il faceto, ne riportavo scandalizzato i contenuti quando ci incontravamo. Tuttavia mi chiedo veramente se è possibile per un credente giungere ad affermare che un figlio di Dio non merita misericordia e fa schifo.
Lascia poi stupiti questo cuor di leone contro un indifeso, uno che è in carcere, dopo anni in cui si è avuta la possibilità di parlare in tanti contesti.
Io la possibilità di tenere una relazione non l’ho mai avuta e non ne sarei capace (come tanti di noi), il prof. Acocella invece si. Si sveglia solo ora?
È vero anche il papa ha avuto parole dure su mons. Scarano (non era certo la beata Imelda?!) forse dando la stura a questi atteggiamenti “garibaldini”, certamente radicati in un animo che si è sentito giustamente ferito. Ciò non toglie che uno dei precetti evangelici ci dica: “ero in carcere e mi siete venuti a trovare.”
Lo so, è difficile, siamo indignati, ma vi chiedo: possiamo aver misericordia, anche e soprattutto, per mons. Nunzio Scarano?