La mamma molto cattolica

Giorni di Prime Comunioni in parrocchia. E di parole che - senza misericordia - possono anche diventare macigni.
18 Maggio 2013

Prove di Prima comunione: bambini carichi e agitati, sacerdoti e catechisti indaffarati, genitori un po’ annoiati, forse, e preoccupati. Di varie cose, non sempre elevatissime, ma si sa, è normale.

«Mi raccomando, poi in Chiesa, le mamme e i papà seduti dietro ai bimbi». Dice il parroco.

Poi, spunta lei, la mamma “molto cattolica”.
Lei non la conosce manco bene quell’altra mamma.
Però pensa bene, non si sa perché, di avvicinarla e dirle che «lei sa» che convive, che non è sposata, e quindi… «tu non puoi fare la comunione, domenica. Ce lo ha detto chiaramente il parroco al ritiro. Era preoccupato: ci sono addirittura dei genitori che sono andati a protestare col vescovo perché una volta hanno visto che…».

Glielo dice davanti alle altre mamme. Una specie di gogna.

Il figlio del peccato, con tanto di tunica bianca nuova di pacco, ha finito le prove: sente qualcosa da lontano, s’avvicina, chiede che succede e poi scoppia a piangere. Non capisce.

La sua mamma non riesce a reagire. Si sente umiliata, imbarazzata.
Non entra in chiesa senza consapevolezza. Ci entra spesso, e non senza pensare alla sua condizione particolare. Ma non ha mai preteso nulla.

Consola il figlio e se ne vanno. Domenica c’è la sua Prima comunione.

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