In questa domenica ricordiamo e veneriamo il Santissimo corpo e sangue di Cristo, ma (pensando anche a Mt 25,31-46) senza dimenticare dove esso è realmente presente...
Tardi ti ho amato, Bellezza tanto antica e tanto nuova; tardi ti ho amato!
Signore, che cos’è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi?
Perché le pecore ascoltano il Buon Pastore? Non per costrizione, ma perché la voce è bellissima e ospita il futuro
Non solo Gesù non proibisce il desiderio di voler essere il primo, ma lo incoraggia.
La sete esprime un bisogno naturale che accomuna tutti gli uomini, ma anche Dio
Con il mercoledì delle Ceneri comincia una Quaresima di "ascesi" da vivere sempre nella prospettiva della Resurrezione pasquale
Se alla sera della vita non rimane che l’amore, nel giorno di San Valentino è bene chiedersi; "ma quale amore"? Quello che costringe o quello che attrae?
Gli occhi esprimono quello che abbiamo nel cuore. Nella Scrittura troviamo un singolare legame tra cuore e volto.
Noi ci lamentiamo del silenzio di Dio, delle sue assenze. Dio, invece, è molto più il Presente che non l’assente
Mi piace molto immaginare il sorriso compiaciuto di Dio che, al termine del suo capolavoro, la creazione, contempla con meritata soddisfazione e gioia l’opera delle Sue mani<
Vi siete mai chiesti come sono gli occhi di Gesù? Io sì!!! E vi assicuro che non vedo l’ora di contemplarli di presenza e di perdermi, anzi di ritrovarmi, insomma di immergermi in essi
S. Agostino, forse dopo anni di riflessione, arriva ad una conclusione che gli (e ci) semplifica la vita: “Ama e fa’ ciò che vuoi!”
L’Eucaristia è il grande dono che Gesù ha fatto ai suoi discepoli nell’attesa del suo ritorno, il talamo nuziale in cui possiamo unirci a Cristo per formare con Lui un solo corpo e un solo spirito
Se questa è la prospettiva dell’economia della salvezza - scrive Papa Francesco - dobbiamo imparare ad accogliere la nostra debolezza con profonda tenerezza. Il maligno ci fa guardare con giudizio negativo la nostra fragilità, lo Spirito invece la porta alla luce con tenerezza
Trascorsa tutta la vita rubando, forse cose di poco conto, finalmente arriva il momento di fare il “colpo grosso”.
Siamo piccoli strumenti, ma nelle mani di Dio e con la sua Grazia, possiamo fare opere grandi
Il nostro rapporto con Dio non conosce problemi di linea, né interruzioni di sorta, se non… quelle deliberate da noi.
La conversione è il “sì” totale di chi consegna la propria esistenza al Vangelo, rispondendo liberamente a Cristo
Dio è gioia e vuole la nostra gioia. Non ci comanda niente che non sia a favore della nostra felicità.
La semplicità è sinonimo di schiettezza e indice di unità interiore.
A noi il bel compito di saperlo riconoscere e di esclamare con consapevolezza: “È il Signore!”
Ricordati che tu per Dio sei il numero uno. Ogni persona lo sia per te.
È la debolezza di Dio, quando Dio perdona, dimentica.
Alla base dell’umiltà c’è la conoscenza di se stessi. Non c’è vera maturità umana che noi possiamo raggiungere se non abbiamo raggiunto la conoscenza di noi stessi
Il nostro Angelo Custode non è nient’altro che espressione del fatto che ognuno di noi è conosciuto, amato e seguito in maniera del tutto personale da Dio.
Combatti la buona battaglia con fede e buona coscienza, poiché alcuni che l’hanno ripudiata hanno fatto naufragio nella fede (1 Tm 1,18-19)
Dio ha fede nell’uomo. Non crede in noi a tratti o soltanto se diamo buona prova di noi stessi, ma ha una fiducia ininterrotta e incondizionata
Viene spontaneo paragonare la nostra vita claustrale alla loro vita.
La vacanza è il tempo per ricaricarci e per mettere ordine nella nostra vita, spesso troppo caotica
La vocazione e missione dei cristiani non è altro che questa: essere semplicemente, unicamente e profondamente innamorati di dio. Il resto viene da sé.
Chiara d’Assisi fu la prima donna, nella storia della Chiesa, che scrisse una Regola o “Forma di vita” per delle donne.
Non rinunciamo alla nostra “fortezza” e non confondiamola con altri atteggiamenti che non ci si addicono
Chi non sa amare, non sa neppure ringraziare. Chi non si apre per accogliere i fratelli, non sarà mai capace di riconoscere ciò che sono e ciò che fanno.
Affiniamo il nostro udito interiore per imparare a riconoscere le visite dello Spirito Santo
Tutti abbiamo bisogno di percorrere un cammino di purificazione del desiderio
Sant’Agostino intrepreta il “campo” dove si trova il tesoro nascosto, come il nostro cuore.
Quando San Francesco pronunciava il Benedetto Nome, si passava la lingua sulle labbra per la dolcezza che ne provava
Non rimandiamo a domani la nostra conversione o l’impegno a favore del prossimo
Credo che il lavoro, prima di avere un fine ascetico o funzionale abbia soprattutto il fine di glorificare Dio
Mi piacerebbe tanto che il Santo Padre aggiungesse alle 7 opere di misericordia spirituale, un’ottava opera: quella della gioia o del buon umore
Possiamo sempre coltivare la speranza che Dio non ci abbandonerà mai.
Credo che sia cosa buona, scriverlo; ci aiuta a fare verità nel nostro cuore, a capire cosa conta veramente per noi
Vi confesso che una grande curiosità ce l’ho: mi intriga e mi appassiona molto conoscere, dal punto di vista umano, com’era, anzi com’è, Gesù di Nazareth
Come la povera vedova del Vangelo, ho soltanto due spiccioli: la preghiera e la vita!
La marca degli occhiali che il nostro Dio usa si chiama Benevolenza e la rinomata ditta produttrice, si chiama Misericordia.
Chi di noi non conosce l’espressione di tenerezza che sgorga dal cuore di chi ama e che si rivolge alla persona amata dicendole o chiamandola "Amore mio"?
Il mio desiderio è quello di portare “un raggio di sole oltre le grate”