Dio rimandato in matematica

Ricordati che tu per Dio sei il numero uno. Ogni persona lo sia per te.
24 Novembre 2021

E’ cosa a tutti nota e risaputa: Dio è scadente in matematica, non se la cava proprio, riesce a contare solo… fino a uno. Per Lui conta la persona singola, esisti tu, esisto io, con un nome, un volto, una storia. Esiste la persona con le sue speranze, le sue ferite, i suoi sogni, con la propria unicità, originalità, irripetibilità. Se, per ipotesi, esistessi solo tu al mondo, Egli per te si sarebbe incarnato e per te avrebbe dato la vita. Ai Suoi occhi non esiste la massa, ma la persona. Ricordate la parabola della pecorella smarrita? Il Pastore lascia le 99 pecorelle per andare in cerca di quell’unica che si era perduta. Con la nostra prudenza umana, noi certamente avremmo ragionato e agito diversa-mente e avremmo preferito rimanere a custodire il gregge, anziché lasciarlo per andare in cerca di una sola pecorella un po’ capricciosa che si era allontanata andando per sentieri impervi.

Ma Dio non ragiona così, Egli è come una Madre che, anche se è attorniata da tutti i suoi figli e gliene manca uno, non riesce a trovare pace, ad essere contenta, perché per lei un figlio solo è importante quanto tutti gli altri messi insieme. L’uomo e la donna, lo sappiamo, sono stati creati ad immagine e somiglianza di Dio e Dio ha affidato a ciascuno una vocazione e missione speciale che è importante scoprire. Ognuno di noi è chiamato a riflettere, a riprodurre su questa terra almeno un tratto, un aspetto della vita di Gesù: Gesù che si ritira sul monte a pregare; Gesù che accoglie i bambini; Gesù che si prende cura degli ammalati; Gesù che annuncia la Buona Novella del Regno.

Noi ci realizziamo veramente e compiutamente, come uomini e come donne, unicamente se amiamo e se amiamo alla maniera di Dio. Se amiamo cioè non solo chi ci fa del bene, ma anche i nemici (se ne abbiamo), o comunque chi non ci fa proprio simpatia, chi ci ha fatto qualche torto, chi è un po’ molesto e difficile da sopportare, insomma se amiamo chiunque. Dio, ci ricorda Gesù, fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti (Mt 5, 45). Dio non ci ama perché lo meritiamo, ci ama perché è Amore.

Il punto è questo: se siamo abitati dall’Amore, e l’Amore è Dio, ameremo tutti, non ne potremo fare a meno, non potremo fare distinzioni tra Fratelli\Sorelle da amare e altri da escludere, perché non ci lasceremo determinare dai meriti altrui, ma soltanto dall’Amore che è dentro il nostro cuore. L’Amore vero è senza pretese e gratuito, non pretende cioè di essere ricambiato, è disinteressato, è personale, cioè è rivolto al singolo, è oblativo, perché si dona senza riserve.

Carissimi Fratelli e Sorelle, voglio farvi una proposta. Ci assumiamo insieme un impegno? Vi assicuro che non è difficile, ne vale la pena e di certo può rendere più felici noi e chi ci sta intorno e creare relazioni più armoniose e belle, più vere e profonde: non passi giorno nella nostra vita senza che regaliamo un sorriso e un atto di amore almeno ad una persona.

Non proponiamoci di fare cose grandiose o di raggiungere mete troppo alte e difficili, cogliamo invece le molte occasioni umili, a portata di mano, viviamo la santità nel quotidiano con la Grazia che Dio non ci fa mancare. Ci vuole così poco: una carezza, un sorriso sincero, una parola gentile, una presenza silenziosa che dice più di mille parole, un abbraccio che riempie il cuore, un servizio reso con amore e senza farlo pesare… In tutto ciò che facciamo, è l’amore che fa la differenza. È come se noi facessimo l’elemosina ad un povero accompagnando questo gesto con una rosa, con una stretta di mano o con un abbraccio affettuoso, cioè con un di più non richiesto che solo l’Amore sa inventare.

Piccoli umili gesti intrisi di Amore hanno la capacità di accendere nel cuore di chi li riceve una scintilla, e di scintilla in scintilla di provocare un incendio di Amore che sicuramente renderà questa Terra più “calorosa”. Come direbbe San Francesco D’Assisi: “Incominciamo subito”. Lo Spirito Santo è ricco di inventiva e ci suggerirà come impregnare di Amore anche il gesto più umile. L’Amore è fatto di tanti piccoli gesti che vengono dal cuore. Impariamo non solo a donarli, ma anche ad essere attenti e grati per quelli che ci vengono donati, cogliendo tutta l’intensità dell’affetto, dell’impegno, della sincerità di chi, senza nulla pretendere, ce li elargisce. Ricordati che tu per Dio sei il numero uno. Ogni persona lo sia per te.

Una risposta a “Dio rimandato in matematica”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Proprio dal lavoro che fa il ricercatore uomo, sul corpo umano, mi viene di pensare che ogni uomo è un universo scopre se stesso e per questo non vedere e scoprire gli altri mondi che gli circolano intorno. Forse il preveggente Cristo vedeva questo quando ha detto che saremmo stati capaci di cose anche più grandi?. Eppure non siamo migliori di quelli incontrati da Cristo a suo tempo; e come il cieco di allora, esiste la cecità oggi anche se vediamo; quando dalla TV si reclamizza tutto il meglio che il mercato offre , l’uomo che che sta morendo di fame in terra arida, che cerca tra i rifiuti, rifiuto egli stesso, vede un paradiso al quale non ha accesso e giustamente cerca se ha forza di arrivare a quel Paese dove c’è quel ben di dio. Gli sbarchi sono anche questo originati dal progresso e dal l’abbondanza in cui alcuni vivono. Come non comprendere che siamo artefici di cose che migliorano la vita ma anche della povertà di tanti simili

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