Dio è un po’ corto di memoria

È la debolezza di Dio, quando Dio perdona, dimentica.
17 Novembre 2021

Dio è un po’ corto di memoria. Credetemi, non è un giudizio temerario, è Lui stesso che lo riconosce e umilmente lo ammette. Quanto meno su alcune cose non ha (o non vuole avere!) molta memoria.

Scrutiamo insieme la Scrittura a proposito della “smemoratezza” di Dio. “Non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità” (Eb 10,17). “Poi (Gesù) disse a lei: ‹‹I tuoi peccati sono perdonati››” (Lc 7,48). “Egli tornerà ad avere pietà di noi, calpesterà le nostre colpe. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati” (Mi 7,19). “Su, venite e discutiamo – dice il Signore -. Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana” (Is 1,18). “Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati” (At 3,19). “Io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato” (Ger 31,34).

E ancora. “Hai compassione di tutti, perché tutto tu puoi, chiudi gli occhi sui peccati degli uomini, aspettando il loro pentimento” (Sap 11,23). “Tu hai preservato la mia vita dalla fossa della distruzione, perché ti sei gettato dietro le spalle tutti i miei peccati” (Is 38,17). “Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe” (Col 2, 13). “Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità” (1Gv 1,9). “Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: ‹‹Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati››” (Mt 9,2).

“È la debolezza di Dio, – afferma Papa Francesco –  quando Dio perdona, dimentica. Lui dimentica, perché perdona. Davanti a un cuore pentito, perdona e dimentica. Ma anche questo è un invito a non fare ricordare al Signore i peccati, cioè a non peccare più”

Eh già, come esistono le medicine per rafforzare la memoria, così esiste un farmaco per rafforzare la mancanza di memoria: il perdono. Conviene farcelo prescrivere dal nostro Medico Celeste, per assumerlo al bisogno e senza alcun ritardo, perché faccia prontamente effetto. Tutto il nostro essere: spirito, anima e corpo ne trarrà beneficio. Una delle 7 opere di misericordia spirituale è proprio questa: perdonare le offese. E poi, lo sapete già, mi piacerebbe tanto che fosse aggiunta un’ottava opera di misericordia spirituale: quella della gioia o del buon umore, cioè la capacità, attinta nel Signore, di saper donare anche un semplice sorriso a chi incontriamo sul nostro cammino.

È bello essere cristiani: dà gioia e contentezza grandi. Questo dovrebbe trasparire da tutto il nostro essere. Non possiamo tenerlo per noi. “La gioia del cristiano – afferma Papa Francesco – non è l’allegria di un momento. Non viene dai motivi congiunturali, è una cosa più profonda. È un dono. L’allegria, se vogliamo viverla tutti i momenti, alla fine si trasforma in leggerezza, superficialità e ci porta a quello stato di mancanza di saggezza cristiana. La gioia è un’altra cosa. La gioia è un dono del Signore. Ci riempie dentro. È come un’unzione dello Spirito. Questa gioia è nella sicurezza che Gesù è con noi. La gioia è una virtù pellegrina: deve andare. Se vogliamo avere la gioia soltanto per noi, alla fine si ammala, il nostro cuore diventa un po’ stropicciato e la nostra faccia non trasmette quella gioia grande ma quella malinconia che non è sana”

5 risposte a “Dio è un po’ corto di memoria”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Siamo umani, la cicatrice lasciata dal dolore rimane incarnato come una shoa.Dio e grande nell’amore per questo anche a noi è dato attingere del Suo perché traiamo forza nella necessità, senza questo Dio capace di amore dove il coraggio della solidarietà fraterna?. la cronaca odierna riporta fatti di padri e madri capaci di inferire sui figli, cedere a impulsi mortali contro la propria carne!. Un dramma la collettività mondiale lo sta vivendo, esiste un vaccino, che ricercatori hanno trovato per bloccare la gravità mortale di un virus irriducibile. Se tutti ci vacciniamo. poniamo fine alla pandemia, si spera in questo. Ma come nella parabola, tanti hanno occhi ma non vedono o non hanno cuore, irriducibili non sono disposti a questo impegno, A causa di questa aridità di cuore sta venendo meno anche la speranza, un vanificare quello sforzo che generosamente tanto personale ospedaliero prodiga per salvare vite umane! E’ una dura prova per tutti

  2. Paola Buscicchio ha detto:

    Dio dimentica perchè ci perdona. Quanto bene fanno queste parole oggi a chi ha il cuore ferito.
    Potessimo anche noi perdonare i tanti sbagli dei nostri fratelli e costruire un mondo più umano, un mondo di pace.

    • Gian Piero Del Bono ha detto:

      Pero’ il perdono di Dio non e’ solo per gli sbagli veniali e’ anche per i crimini orribili. Un assassino puo’ essere perdonato, anche un pedofilo, anche un mafioso puo’ essere perdonato se si pente del male compiuto. Non credo pero’che il perdono possa essere un “ colpo di spugna”: un ebreo puo’ perdonare il suo aguzzino nazista, ma non dimenticare, una mamma puo’ perdonare chi gli ha ammazzato il figlio ma non dimenticare.
      Certo gli sbagli, gli errori , le piccole cose , si dimenticano, ma le cose grandi no , e neppure Dio credo , benche’ perdoni tutti quelli che si pentono, puo’ far sì che sia cancellato il male fatto . Cio’ che e’ fatto non puo’ essere non fatto, dice Lady Macbeth nella tragedia di Shakespeare. Il sangue versato di Abele da parte di Caino impregna la terra e grida.
      Il torto e l’ ingiustizia che distruggono una vita , si possono perdonare, Dio perdona se ti penti, ma far sì che non sia mai avvenuti neppure Dio lo puo’ fare.

  3. BUTTIGLIONE PIETRO ha detto:

    @,Dario
    Siamo tutti diversi. Non ce n’è uno uguale!
    Ma x mia esperienza personale si dimentica più facilmente al Sud.
    Magari dopo una sceneggiata teatrale..
    Invece conosco chi conserva dentro un libricino e dopo anni ed anni ti rinfaccia cose che tu hai dimenticato totalmente..
    PS io sono meridionale di origine anche se ci ho vissuto solo 7 anni…

  4. Dario Busolini ha detto:

    Sempre belle queste riflessioni di suor Cristiana! Però non sono sicuro che il perdono comporti sempre la dimenticanza. A volte ci si può dimenticare di un torto subito perché magari non si frequenta molto la persona che lo ha inflitto e si crede di aver perdonato, poi capita un incontro o un’occasione inattesa e tutto torna alla mente con gli interessi… piuttosto penso che anziché dimenticare si debba trasformare e purificare la nostra memoria, in modo che il ricordo di ciò che era causa di dolore e di rabbia divenga, grazie al perdono, motivo di gioia perché il problema è stato superato. E a quel punto anche se viene dimenticato si può star certi che non tornerà più. Naturalmente non è facile.

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