In ogni epoca della storia, in ogni latitudine del mondo, i Santi appartengono a tutte le età e ad ogni stato di vita, sono volti concreti di ogni popolo, lingua e nazione e costituiscono una straordinaria varietà, come un giardino pieno di svariati e bellissimi fiori. Sono per noi come delle “stelle” che illuminano il nostro cammino o come delle “segnaletiche” che ci indicano la via da seguire, la via della felicità piena ed eterna.
E non dobbiamo pensare solo a quei Santi che sono canonizzati, ma anche alle tante persone buone che il Signore ci ha fatto incontrare e che forse non saliranno mai agli onori degli altari, ma che hanno vissuto la fede nell’umile quotidiano ed hanno irradiato intorno a sé il profumo e la luce di Cristo. Visitiamo spesso questo meraviglioso giardino di santità, non solo per rallegrarci del profumo della vita dei santi e ringraziarne il Signore, ma soprattutto per trarne esempio e stimolo ad intraprendere anche noi il cammino verso la santità cui, del resto, siamo chiamati.
Prima o poi, nella vita, capita a ciascun uomo di attraversare momenti veramente difficili; arriva per tutti il momento in cui la fede viene messa duramente alla prova e passata al vaglio. Da conforto, sostegno e coraggio sapere che tanti nostri fratelli e sorelle, persino nella più tenera età, quando anche la puntura di uno spillo farebbe lacrimare, hanno vissuto prove non indifferenti con fortezza e sereno abbandono nelle mani di Dio Padre, anzi addirittura le hanno vissute con gioia, recando meraviglia a tutti. A conferma delle parole di Gesù: “Non avete mai letto: Dalla bocca dei bambini e dei lattanti ti sei procurata una lode?” (Mt 21,16).
Questi piccoli grandi testimoni della fede brillano come luci nel firmamento e ci dicono che la santità è possibile se apriamo il cuore alla Grazia, collaborando con essa. Non temiamo di tendere verso la meta, ardua ma bella, della santità, cogliendo le piccole occasioni quotidiane, quelle che sono a portata di mano. Non abbiamo paura che Dio ci chieda troppo, perché è infinitamente di più quello che vuole donarci: Sé stesso. Lasciamoci guidare dallo Spirito Santo, anche se ci sentiamo poveri e inadeguati e Dio farà di noi un capolavoro stupendo.
Si, quando ricordiamo le persone che hanno fatto parte della nostra vita, ci accorgiamo anche di come noi ci siamo comportati, di azioni e gesti compiuti e ricevuti,una lettura che come in uno specchio ci rimanda anche come persone di fede o meno. Ed è bello e incoraggiante anche attingere da ciò quel coraggio e o speranza quando scoraggiati. Sempre se la fede non viene meno, anche pregare rivolgendoci a loro per avere sostenitori presso Dio. Certo tutto questo può essere se la Fede non viene meno, perché anche credere non è facile visto che se non vediamo e non tocchiamo il dubbio è lì a frenare tale speranza. Del resto se Cristo è vivo Egli e vita anche per quelli che Non sono più qui . Speriamo…….sia cosi