Nell'ultimo periodo si sono moltiplicati i luoghi e i tavoli di confronto per elaborare proposte. E la società civile chiede di essere ascoltata
Le politiche degli ultimi decenni in Italia hanno depotenziato la sanità pubblica in nome del taglio delle spese: forse è arrivata l’ora di invertire la tendenza, di ristabilire delle priorità.
A che cosa serve avere una legge "cristiana" se poi la società, le stesse coscienze dei credenti, puntano altrove?
L'improvvisa devozione per il Cuore Immacolato di Maria da parte di tanti politici non è "neutra". E la storia spiega perché.
Mi sarebbe piaciuto presentare i nonni a chi, oggi, crede che le strategie contro la solidarietà siano nell'interesse del Paese
Da Ragusa un percorso per ritrovare nell'accoglienza la capacità di conoscere l'altro in quanto uomo, al di là delle categorie
Molti retoricamente invocano il ritorno dell'appello ai "liberi e forti". Io dico che i liberi e forti del 1919 non ci servono oggi e nemmeno quelli del 1994. Ci servono invece persone umili, pazienti, innervate nel vissuto del Paese che sappiano riprendere in mano i fili di quel pensiero politico che il cattolicesimo ha germinato
Un leghista, un grillino e un piddino bussarono alla capanna come i tre re magi. E quello che accadde dopo non lo raccontarono mai a nessuno: tanto meno ai loro elettori...
Sulla fretta con cui ieri parecchie testate hanno attribuito alla Scrittura un'espressione utilizzata da Salvini. La sola ira contemplata dalla Bibbia è quella di Dio ed è causata dalle ingiustizie nei confronti dei deboli.
«Gli italiani non pagheranno una lira, a differenza del passato», dice. Perché, questi cattolici che hanno scelto di accogliere non sono italiani?
Cento anni fa se un Papa chiamava all'impegno in politica, trovava laici che organizzavano partiti e sindacati. Oggi invece trova solo professori che scrivono libri
Dal rapporto del Centro Astalli emerge che abbiamo sì meno immigrati che arrivano, ma li lasciamo per strada e li condanniamo alla precarietà
I cattolici in politica dopo il 4 marzo (2)
I cattolici in politica dopo il 4 marzo (1)
Fuori dalla sala operatoria di un'ospedale proprio mentre si discuteva su chi avrebbe vinto ho visto una bella Italia possibile. Dove anche se si viene da terre e storie diverse, si parla la stessa unica lingua.
Secondo un sondaggio di Repubblica la politica è importante per appena il 14% dei giovani, la religione solo per il 7%: come interpella questo dato noi cristiani adulti?
Rileggendo il discorso tenuto dal Papa all'Anci e quello della visita a Cesena si possono trarre alcune precise indicazioni per definire che cosa è la buona politica e anche chi sono i buoni politici
Sulle parole di Papa Francesco all'associazione. E sulla sfida di essere «anima del mondo», che era già il cuore della «scelta religiosa»
La parata dei capi di stato europei a Roma è, come d'obbligo, lontano dalla gente. Francesco invece, a Milano, spende un’intera giornata nell'abbraccio della folla, con chi è più povero e in difficoltà.
Il più grande nemico della misericordia è la paura. E per vincerla bisogna combattere l'iniquità
Caro Grillo, davvero dire no è di per sé «la forma più bella e gloriosa della politica»
La bellezza non è possibile comandarla ed imporla. La bellezza risplende, si propone, ma poi sta alla ineludibile libertà dell'altro riconoscerla ed accoglierla.
La sovrapposizione storica, giuridica e sociologica tra matrimonio cristiano e matrimonio civile non necessariamente ha prodotto frutti buoni. Ha anche confuso categorie, seminato parole e convinzioni che oggi spesso non dicono più nulla.
Se non ce lo siamo perso tra le scartoffie, emendamenti, convegni, adunate e questioni di principio, c'è il cuore della missionarietà del matrimonio cristiano.
Le donne vorrebbero due figli, ma non li fanno. Eppure molto si potrebbe fare per rimettere la maternità al centro della felicità comune
"Lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo".
Vedere a Rio uomini che corrono, saltano, esultano per le Olimpiadi, sapendo che fuori c'erano bambini che adesso non corrono più? Non ce la faccio
Chi vive dal di dentro la politica sa quanto oggi i cattolici impegnati in questo ambito avvertano un vuoto culturale enorme. Firenze 2015 saprà raccogliere questa sfida?
I politici non lo amavano, era scomodo per tutti. Ma per lui la partecipazione era un valore sempre, nella società come nella Chiesa
Un cattolico è in politica perchè ha un mandato dalla comunità ecclesiale? O vi è perchè i suoi valori e la sua competenza lo spingono ad assumersi questo servizio? Non è la stessa cosa.
Ci si affanna per questo o quel politico a rintracciare il quarto di sangue che lo certifichi cattolico. Ma siamo solo noi a interpretare «dal basso» la vita del Paese?
La moderazione è incompatibile con gli egoismi. Dobbiamo dirlo forte e chiaro in questo tempo in cui la questione sociale è tornata drammaticamente alla ribalta
La bellezza, la sostanza e la novità sono nel matrimonio cristiano: quello sì sarebbe da ri-spiegare e promuovere. E mi dispiace, questo non può proprio essere omosessuale.
La crisi finanziaria mondiale é anche una crisi vocazionale: dell'economia in sé ma anche del progetto di vita che guida chi la fa.
Torna il dibattito sull'unità politica dei cattolici. Ma non sarebbe ora di prendere atto della irriducibilità della Dottrina sociale della Chiesa ad un partito e un programma politico?
Una pagina evangelica può dirci molto su come affrontare la sfida concreta (e oggi attualissima) di rispondere a un bisogno fondamentale della gente
L'abbaglio più grande non sta nella preferenza per il pragmatismo, ma nell'aver di fatto azzoppato l'ipotesi che quelli che pensano possano essere gli ispiratori di quelli che fanno.
In che forma deve manifestarsi la presenza dei cattolici nella società? Dalle parole della guida spirituale di Cl un'occasione di rilancio di alcuni nodi e questioni attuali da sempre
Su questa riforma si pronunciano tutti tranne il «Forum delle persone ad associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro». Come mai?
Pacche sulle spalle? Incoraggiamenti? Parole di speranza? Poche. Sostegno? Stima? La prima preoccupazione è spesso quella di evitare strumentalizzazioni
Per uscire dalla crisi ci occorrono uomini che sappiano manovrare all’unisono gli ingranaggi nella storia, senza pensare di fare da soli chissà che cosa
La vera è domanda non è destra o sinistra, partito o non partito, ma se i cattolici sapranno leggere il momento del Paese e trovare risposte politicamente convincenti
Noi su cosa puntiamo? Su una generazione futura di furbi e fortunati?
Se vogliamo uscire dalla secche bisogna rimettere in parlamento persone che siano davvero motivate a questo servizio da valori non negoziabili, non da interessi personali.
Stiamo discutendo di come la sensibilità cattolica oggi in Italia si pone di fronte alle questioni morali. E forse anche più in la, di come ci sentiamo di fronte al tema del male e del peccato.