Sergio-Ventura
La firma
Sergio Ventura

Sergio Ventura, romano del '73, giurista pentito, datosi all'insegnamento per la libertà di ricerca che esso garantisce, si è appassionato alla religione perché - disseminata ovunque - permette di curiosare in tutto, a partire dalla musica.

Tutti gli articoli di:
Sergio Ventura

La “conversione” di San Paolo alla luce del dialogo ecumenico ed ebraico-cristiano

di Sergio Ventura

Esprimere teologicamente in modo più adeguato l'evento vissuto da Paolo consegue e rilancia il dialogo profondo con la Parola di Dio, con gli ebrei e con gli altri cristiani

28 Gennaio 2025
1

La speranza bussa di sera…

di Sergio Ventura

Quando due coppie di film si fanno portatrici di opposte visioni - l'una falsa, l'altra vera - della speranza teologale

10 Gennaio 2025
7

Chiesa: monarchica, oligarchica e… democratica?

di Sergio Ventura

In un tempo di terza guerra mondiale a pezzi e di crisi della democrazia, il rilancio degli organismi di partecipazione risulterà una scelta ecclesiale profetica?

19 Dicembre 2024
0

Quale missione per la Chiesa italiana?

di Sergio Ventura

Per l'esito del cammino sinodale italiano non sarà indifferente comprendere e scegliere quale stile di missione può e deve caratterizzare la Chiesa italiana

12 Dicembre 2024
1

Buona notizia: “come” dirla o “cosa” è tale? Questo è il dilemma…

di Sergio Ventura

Nella Chiesa si comincia a cogliere come segno dei tempi la necessità di guardare più ai contenuti teologici che al metodo per esprimerli?

17 Ottobre 2024
2

Vita degli altri e mediazione dei conflitti

di Sergio Ventura

Il rinnovamento della cultura cattolica non può che passare da un approccio discepolare, discente nei confronti degli altri e dell’Altro che in essi sussurra

1 Ottobre 2024
1

Accompagnamento? No grazie!

di Sergio Ventura

Compagnia, affiancamento, accompagnamento: non sono termini equivalenti dal punto di vista teologico e pastorale, soprattutto in riferimento alla dignità e all'autonomia del mondo adulto

20 Settembre 2024
1

Discernere la vita, alla ricerca dei suoi nomi

di Sergio Ventura

Leggere è veramente fare palestra di discernimento, in attesa della continua rivelazione del senso eccedente della vita?

13 Settembre 2024
1

Dio… che emozione!

di Sergio Ventura

Quale impoverimento subirebbe la figura di Gesù, la storia del cristianesimo e la nostra comprensione degli altri e delle loro culture, senza la luce e l'oscurità dei sentimenti e delle emozioni narrati dalla letteratura?

10 Settembre 2024
2

La chiesa sinodale che verrà. In dialogo con Dario Vitali

di Sergio Ventura

La bella e lunga intervista rilasciata su SettimanaNews dal teologo sinodale è stata l'input per immaginare un confronto a tutto campo sul futuro sinodale della Chiesa

30 Agosto 2024
4

Dimmi che Potere vuoi e ti dirò che Guida sei…

di Sergio Ventura

Certe proposte di riforma ecclesiale, suggerite per i lavori del Sinodo 2024, possono veramente avviare processi di "declericalizzazione" dell'autorità ecclesiale?

6 Agosto 2024
9

Imparare dal dono autorevole della differenza – “in primis” femminile…

di Sergio Ventura

Nell’"Instrumentum laboris" per il Sinodo 2024 si può trovare ancora qualche gradevole sorpresa, al netto delle prevedibili e annunciate delusioni

24 Luglio 2024
2

Misericordia e complessità

di Sergio Ventura

E se la misericordia fosse la traduzione teologica della categoria scientifica e filosofica della complessità?

5 Luglio 2024
1

La barca di Pietro e il mare della complessità

di Sergio Ventura

Se prendessimo sul serio la ricaduta pastorale dell'uso della categoria di complessità, molte questioni ecclesiali attuali potrebbero essere vissute con minor virulenza...

24 Giugno 2024
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Lode a Dio!

di Sergio Ventura

Giunge il tempo in cui anche la notte più dolorosa ed oscura si trasfigura nell’alba di un giorno in cui i raggi del sole scalderanno ogni quartiere.

29 Maggio 2024
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Foglie morte tra Gerusalemme e Emmaus

di Sergio Ventura

Se nel tempo pasquale dovrebbe risplendere la gioia dei testimoni del risorto, gli eventi tragici che viviamo allungano su tale gioia l'ombra triste proveniente dai volti dei discepoli di Emmaus...

2 Maggio 2024
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Dubbi, dubbi, martellanti dubbi

di Sergio Ventura

Lo scorrere della vita, tra lavoro amore e famiglia, si costella sempre più di "forse" quante più sono le "ferite" che la segnano. Ma "forse", appunto, è questo il bello di una vita alla "ricerca di qualcosa"...

12 Aprile 2024
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Nel buio della notte, la luce della Luna…

di Sergio Ventura

Il buio (e la paura di esso) ci accomuna tutti in quanto esseri umani, così come la ricerca in esso di una luce che lo illumini: ma tutte le luci sono uguali?

2 Aprile 2024
4

Pregherò…

di Sergio Ventura

Se le croci sono disseminate un po’ ovunque, la preghiera spunta spesso dove meno te l’aspetti, ma anche se non è del tutto ortodossa crediamo sia sempre gradita a Dio.

28 Marzo 2024
2

Il “chicco di grano” tra i benpensanti e i non pensanti

di Sergio Ventura

Nel passaggio epocale da una società di benpensanti ad una di non pensanti, il cristianesimo si dovrà porre sempre di più come chicco di grano fruttifero perché morente

23 Marzo 2024
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Io sono… la verità?

di Sergio Ventura

È sempre lo stesso io quello che si apre e si chiude alla verità? O c'è un criterio per discernere l'io che accoglie la luce da quello che si rinchiude nelle tenebre?

16 Marzo 2024
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Noi, loro… e gli altri?

di Sergio Ventura

Prima i poveri e l’identità collettiva, poi il gender e l’identità individuale: “buone nuove” dal rap italiano?

9 Marzo 2024
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4 Marzo 2024

C’era una Chiesa che investiva in formazione…

Quando la Chiesa volle formare gli artisti allo «spirito dell’arte sacra» (tale perché «imitazione di Dio creatore») esortò vescovi o «sacerdoti idonei» ad averne «cura» mediante «scuole o accademie» (SC, 127) e, per i preti, «durante il corso filosofico e teologico» (SC, 129).

di Sergio Ventura
POST.IT
2 Marzo 2024

Ulteriori passi conciliari di sinodalità liturgica

Fu un caso che anche il discernimento episcopale, sia sulle opere d’arte «contrarie» o che «offendono» il senso religioso, sia sulla «nobile bellezza» (o «mera sontuosità») dell’«arte sacra» (SC 124), venne legato al «parere» di commissioni ad hoc e di «persone competenti» (126)?

di Sergio Ventura

Qualcosa in cui credere

di Sergio Ventura

Prosegue la quaresima con Marracash, questa settimana chiedendoci se c'è ancora qualcosa in cui credere e per cui morire...

29 Febbraio 2024
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POST.IT
29 Febbraio 2024

Sobrietà estetica

Vale ancora l’invito conciliare di esporre le immagini sacre in modo che non suscitino «esagerata ammirazione» o «devozione sregolata» (SC 125)? E quello di «ricercare piuttosto una nobile bellezza che una mera sontuosità (…) anche per le vesti e gli ornamenti sacri» (124)?

di Sergio Ventura
POST.IT
27 Febbraio 2024

Emozioni musicali e ingegno artistico

Solo l’arte sacra, ma non la musica, è vista come attività di «ingegno umano» che ha il fine di volgere a Dio «le menti degli uomini» (SC 122). Per questo la prima, più razionale, prevede la «libertà d’espressione» (123)? Mentre la seconda, più emozionale, ha canoni determinati?

di Sergio Ventura
POST.IT
25 Febbraio 2024

Musica sacra “versus” musica popolare

Musica sacra, canto gregoriano e organo a canne sono «un patrimonio d'inestimabile valore» (SC, 112). Ma alla fine (inevitabilmente?) non hanno “vinto” «il canto popolare religioso» (118), la «musica tradizionale di quei popoli» (119) e, soprattutto, gli «altri strumenti» (120)?

di Sergio Ventura
POST.IT
23 Febbraio 2024

Musica sacra: chi l’ha vista?

Che ne è stato della «cura» (SC, 114) e della «formazione» richiesta per la «musica sacra» (115)? E della missione dei compositori cristiani (121)? O del «posto principale» riservato al «canto gregoriano» (116)? E del «grande onore» riconosciuto all’«organo a canne» (120)?

di Sergio Ventura

Quaresima con Marracash: tutto questo (niente?) sarà tuo!

di Sergio Ventura

Il percorso quaresimale come cammino verso la consapevolezza del valore reale delle "cose"...

22 Febbraio 2024
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POST.IT
21 Febbraio 2024

Principio di revisione dell’anno liturgico

Anche qui, da un lato, sono «conservati o restaurati gli usi e gli ordinamenti tradizionali», ma sempre «secondo le condizioni di oggi» (SC, 107); dall’altro lato, quello degli «elementi» liturgici, «se opportuno, se ne riprendano anche altri dall'antica tradizione» (SC, 109).

di Sergio Ventura
POST.IT
19 Febbraio 2024

Riduzionismi spirituali

Il fatto che i padri conciliari vollero ricordare «le conseguenze sociali del peccato» (SC 109), sollecitando una «penitenza quaresimale (…) anche esterna e sociale», rivela quanto la spiritualità cattolica si fosse ridotta ad essere meramente «interna e individuale» (SC 110).

di Sergio Ventura
POST.IT
17 Febbraio 2024

Chi “viene prima”: Cristo o Maria e i santi?

Dalla revisione dell’anno liturgico si coglie quanto le “feste dei santi” (SC 111) sovrastassero le “feste del signore” (108) – come la domenica (106) o la quaresima (109). Tant’è che si ricordò chi è il modello (Cristo) e chi è la copia esemplare (i santi – 104 – e Maria - 103).

di Sergio Ventura
POST.IT
13 Febbraio 2024

Obbligo “versus” sentimento

Certo, l’ufficio divino è la «preghiera pubblica della Chiesa» (SC 90; 98), ma non stride un po’ parlare di «obbligo» (85, 97) o «dovere» (86; 96; 99) e, al contempo, di «fervore» (86) e «devozione interiore» (99), soprattutto se espressi in «coro» (95) e in «comune» (99-100)?

di Sergio Ventura
POST.IT
11 Febbraio 2024

Principio di «revisione» dell’ufficio divino

Anche qui si toglie o si muta «ciò che ha sapore mitologico» (SC 93), come «le “passioni” o vite dei santi» (92), e si selezionano dalle «raccolte innografiche» altri inni «secondo opportunità» (93), come per le «opere dei Padri, dei dottori e degli scrittori ecclesiastici» (92).

di Sergio Ventura
POST.IT
9 Febbraio 2024

Cantiamo divinamente?

Quale responsabilità per chi recita l’ufficio, se esso deve essere simile ad un «inno che viene eternamente cantato nelle dimore celesti» (SC 83), ad un «mirabile canto» (84) mediante cui il «tempo» si accorda con l’eterno (88-89; 91; 94) e «l’anima corrisponde alla voce» (90)!

di Sergio Ventura
POST.IT
7 Febbraio 2024

Un cristiano battezzato “si converte” alla Chiesa Cattolica?

Stupisce sempre rileggere, nell’invito a comporre un rito di ammissione nella comunione della Chiesa, la frase «coloro che, già validamente battezzati, si convertono alla Chiesa cattolica» (SC, 69). D’altronde, non si festeggia ancora oggi un’inesistente conversione di san Paolo?

di Sergio Ventura
POST.IT
5 Febbraio 2024

Sacramenti e sacramentali in deficit

Ci fu un tempo in cui la Chiesa riconobbe nei sacramenti e sacramentali un grande deficit – da revisionare! - in tema di origine «pasquale» (SC 61), chiarezza (SC 62), «istruzione» (SC 59) degli «adulti» (SC 64), «cosciente e attiva partecipazione» (SC 79). E oggi? Va tutto bene?

di Sergio Ventura
POST.IT
3 Febbraio 2024

Uomini e donne (nella Chiesa): pari sono?

Dalla revisione del matrimonio emerge quanto non fossero chiari “la grazia del sacramento” (SC 77) e che “entrambi gli sposi” avessero “lo stesso dovere della fedeltà vicendevole” (78). Se per secoli è mancato quel “vicendevole”, come lamentarci dell’attuale crisi del matrimonio?

di Sergio Ventura
POST.IT
1 Febbraio 2024

Individualismo “versus” comunità

Anche nell’estensione della «facoltà» di concelebrare, oltre che nello speculare divieto di «celebrare individualmente» durante il giovedì santo (SC, 57), vediamo tracce di un bel desiderio di comunità, il cui riflusso e spengimento osserviamo, invece, quasi impotenti, da anni.

di Sergio Ventura
POST.IT
30 Gennaio 2024

Raccomandazioni liturgiche/2

Se ricevere il corpo di Cristo è partecipazione «più perfetta» alla messa e perciò da raccomandare «molto» ai fedeli (SC, 55), come sperare d’istruirli affinché vivano veramente «le due parti» della messa come «strettamente congiunte» (SC, 56) e in «mutua connessione» (SC, 21)?

di Sergio Ventura
POST.IT
28 Gennaio 2024

Raccomandazioni liturgiche/1

Ma quell’omelia raccomandata «vivamente», e non omettibile «se non per grave motivo», riesce veramente a presentare, a rendere presenti e attuali, «i misteri della fede e le norme della vita cristiana» (SC, 52) o le «mirabili opere di Dio nella storia della salvezza» (35, n.2)?

di Sergio Ventura
POST.IT
27 Gennaio 2024

Principio di revisione liturgica…e non solo?

In ogni buona «revisione» ecclesiale (SC, 23; 31; 38) sono soppressi «elementi duplicati o aggiunti senza grande utilità col passare dei secoli», mentre sono ristabiliti - «secondo tradizione» e «nella misura opportuna o necessaria» - altri «elementi col tempo perduti» (SC, 50).

di Sergio Ventura
POST.IT
24 Gennaio 2024

Amore, non sacrificio!

Segno dei tempi conciliari fu anche, purtroppo, continuare a legare «messa» e «sacrificio» (SC, 2; 7; 12; 47; 49; 55). Solo una volta si affianca «eucaristia» a «pietas» e «caritas» (47; forse 10). Mai a perdono e misericordia: arranchiamo ancora dietro al Vangelo e ad Osea!

di Sergio Ventura
POST.IT
22 Gennaio 2024

Le intenzioni (reali) dei fedeli…

Il concilio ripristinò la preghiera comune dei fedeli come uno dei segni di «partecipazione del popolo» al mistero eucaristico (SC, 53). Perché non si è trovato un modo definitivo per effettuare solo intenzioni della comunità locale legate al vangelo, all’omelia e all’attualità?

di Sergio Ventura
POST.IT
16 Gennaio 2024

Primi passi (conciliari) di sinodalità liturgica…

«Il rinnovamento della liturgia», quale «segno dei provvidenziali disegni di Dio» e del «passaggio dello Spirito Santo» (SC, 43), fu legato alla creazione di commissioni (di liturgia, musica e arte sacra) che coadiuvassero i vescovi nazionali (44) e locali (45-46). Fu un caso?

di Sergio Ventura
POST.IT
14 Gennaio 2024

Quanto curiamo la liturgia?

Il Concilio volle riti in cui si curassero i «gesti del corpo» e il «sacro silenzio» oltre che le «risposte» e i «canti» (SC, n.30), la «capacità di comprensione» oltre che la «semplicità» e la «brevità» - «senza inutili ripetizioni» o «molte spiegazioni» (n.34). Noi lo attuiamo?

di Sergio Ventura
POST.IT
12 Gennaio 2024

… e discernimento liturgico

Discernere quali adattamenti liturgici siano «utili e necessari» può essere «difficile»: perciò ogni adattamento «profondo» va fatto dai vescovi e dalla Santa Sede con «attenzione e prudenza», ricorrendo a «persone competenti» e ai «necessari esperimenti preliminari» (SC, 39-40).

di Sergio Ventura
POST.IT
10 Gennaio 2024

Legittime diversità…

Nell’«autentico spirito liturgico» non c’è «rigida uniformità» (SC, n.37), ma «sostanziale unità» e «legittime diversità» (n.38) che, però, non mettano «in questione la fede o il bene comune» e includano «superstizioni» o «errori» (n.37). Ma chi e come discerne questo discrimine?

di Sergio Ventura
POST.IT
8 Gennaio 2024

Le riforme nella Chiesa: brecce che fanno crollare muri?

Prima che sostituisse il latino, «l’uso della lingua volgare» sembrava più una concessione, legata alla sua «grande utilità» (SC, 36) per una liturgia intesa (anche) come «fonte di istruzione» per «la fede dei partecipanti» e per rendere a Dio «un ossequio ragionevole» (SC, 33).

di Sergio Ventura

Il gusto di essere cristiani

di Sergio Ventura

Avvento, Natale, Epifania e Battesimo: un trionfo per le papille gustative che dice molto riguardo una sana spiritualità incarnata...

7 Gennaio 2024
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POST.IT
4 Gennaio 2024

Il posto eccezionale dei politici nella liturgia

Se nella liturgia non si deve fare «alcuna preferenza di persone private o di condizioni sociali», mi stupisce ancora molto che tale regola non valga per «gli onori dovuti alle autorità civili a norma delle leggi liturgiche» (SC, n.32). Far notare tutto ciò è populismo cattolico?

di Sergio Ventura

Potere armato e “armi” della sapienza

di Sergio Ventura

C'è un lato tragico e sapienziale del cristianesimo, spesso trascurato, che sarebbe fondamentale per affrontare "le trame del male" e la "logica della guerra" che impazza...

2 Gennaio 2024
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2 Gennaio 2024

Liturgia comunitaria “versus” liturgie private

La necessità di ricordare con forza che «le azioni liturgiche non sono azioni private» - e che la «celebrazione comunitaria» del «corpo della Chiesa» (SC, n.26) è «da preferirsi» a quella «individuale e quasi privata» (n.27) - fa capire bene quale fosse l’“andazzo” preconciliare.

di Sergio Ventura
POST.IT
31 Dicembre 2023

Paura del (rito) nuovo?

Il divieto assoluto per chi non è vescovo (o conferenza episcopale) di «regolare» la liturgia (SC, n.22) o di compiere ciò che non è «di sua competenza» (n.28), senza «buon ordine» e «sincera pietà» (n.29), non rivela anche troppa paura per gli effetti della riforma liturgica?

di Sergio Ventura
POST.IT
29 Dicembre 2023

Il gusto della Bibbia

Data l’«importanza estrema» della Bibbia per il «significato» della liturgia, doveva esserne «favorito» il «gusto saporoso e vivo» (SC, n.24), oltre che una lettura «più abbondante, più varia e meglio scelta» (n.35; 51; 90; 92). Forse sul primo obiettivo c’è ancora da lavorare…

di Sergio Ventura
POST.IT
27 Dicembre 2023

C’era una Chiesa che investiva in formazione…

Quando la Chiesa volle rendere i preti dei «maestri» esemplari sul «senso» profondo e lo «spirito» della liturgia (SC 14;19), elevò la liturgia tra le materie «più importanti» (16) e a essa li formò, dall’inizio (17) o ‘in itinere’ (18), con docenti di «speciale formazione» (15).

di Sergio Ventura
POST.IT
25 Dicembre 2023

Principi di continuità e rottura nella riforma liturgica

Come per ogni novità ecclesiale, il problema di fondo fu discernere la “parte immutabile di istituzione divina” - da conservare - e le “parti non più idonee” o in cui ci fossero “elementi meno rispondenti alla intima natura della liturgia” – da cambiare (SC, n.21). Ci riuscirono?

di Sergio Ventura

Realizzare l’impossibile

di Sergio Ventura

L'ultima domenica di Avvento e la notte di Natale si sfiorano miracolosamente, come se anch'esse volessero partecipare alle nozze tra tempo ed eternità...

24 Dicembre 2023
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POST.IT
23 Dicembre 2023

Quale «educazione» liturgica?

A 60 anni dalla riforma liturgica, si fa «ogni sforzo» per la «formazione» del popolo di Dio ad una «partecipazione» liturgica (SC, n.14) che avvenga «in modo consapevole, attivo e fruttuoso» (n.11)? Ci si ricorda che, altrimenti, essa non avrebbe una «piena efficacia» (n.11)?

di Sergio Ventura
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