“Non c’è pace senza giustizia”, ricordano Francesco, Zuppi e Crosetto. Ma se il primo parla di “pochi potenti manichei che giocano a buoni e cattivi”, gli altri parlano di “aggredito e aggressore”. Fino a quando sinistra e cattolici democratici potranno non sciogliere tale nodo?
Perché un cattolico liberale o di destra sociale, che riteneva liberticide le norme anticovid, non critica ora, nel nuovo reato anti-raduni, l’assenza dell’aggettivo «musicale» e la presenza del concetto d’«ordine pubblico», dato che esse espongono tale reato ad analogo sospetto?
Il problema non è che l’on. Fontana piega l’«ama il prossimo tuo» di Gesù nel senso di amare prima gli italiani. Il problema è che nessuno a sinistra o nel cattolicesimo democratico gli ricorda che quel detto si radica in Levitico 19,34 e chiede di amare al contempo lo straniero!
Nelle ultime settimane Moni Ovadia e il cardinale Zuppi hanno difeso reddito di cittadinanza, salario minimo legale, lotta al precariato quale causa principale della crisi di natalità. Non hanno così tracciato il cammino futuro della sinistra e del cattolicesimo democratico?
La quantità di carne messa al fuoco dalla sintesi nazionale richiede l'elaborazione di una scheda sintetica che ne restituisca la visione d'insieme
5 giorni fa il Papa pronuncia parole incoraggianti ma dure sui «seri problemi» di unità e vitalità che ha CL. Ieri nomina Miniero arcivescovo coadiutore di Taranto. Forse il titolare Santoro ha sempre meno tempo per la diocesi, essendo da 1 anno commissario dei consacrati di CL?
Il Sinodo si terrà nell’ottobre del 2023 e del 2024. Perché – dice il Papa - i frutti sinodali devono maturare, il discernimento essere più disteso, la sinodalità meglio compresa e vissuta. Tradotto dall’ecclesialese: “non vi va di fare il Sinodo? E io ve ne faccio fare due!”.
La sintesi nazionale, nonostante tutto, indica una serie di cambiamenti che richiederanno lo sforzo di tutti per essere portati a compimento
La tragedia di certa sinistra e di certo cattolicesimo democratico è di continuare a non capire che per moltissime persone – vicini di vita apprezzati ogni giorno per le loro qualità umane e culturali - Laura Boldrini e Lorenzo Fontana sono parti opposte dello stesso problema...
Sulla home page del sito della diocesi di La Spezia campeggiano i comunicati del vescovo Palletti sul caso di don Giulio Mignani. È troppo chiedere perché, invece, in tutto il sito non c’è traccia (salvo la messa d’avvio) del cammino sinodale richiesto da Papa Francesco?
Quando non viene più imbandita la mensa della parola, è molto forte il rischio che anche la mensa del pane, ossia della vita, venga meno e la morte trionfi.
Nei dieci nuclei della sintesi nazionale gli sprazzi di cambiamento vengono opacizzati dai noti conflitti ecclesiali non risolti...
Nei dieci nuclei della sintesi nazionale dell'ascolto diocesano brilla la centralità della Vita rispetto ad ogni altra questione ecclesiale...
D’accordo o meno, il Papa ha solo riconosciuto il diritto alla difesa della propria amata patria, ma non il dovere di armare l’aggredito, atto che “può essere immorale se si fa con l’intenzione di provocare più guerra o di vendere le armi o di scartare quelle che non servono più”
A leggerla bene, la sintesi italiana del primo anno del cammino sinodale è meno generica e clericale di quanto possa apparire...
Nel contesto europeo, tra processi educativi più secolarizzati ed altri maggiormente confessionali, l'aspetto culturale può costituire una sorta di "minimo comun denominatore"?
Ai tempi di Francesco, una certa trascuratezza delle curie verso la cultura rischia di concretizzarsi in forme di proselitismo, superiorità culturale e occupazione di spazi tanto deprecati dal vescovo di Roma
Le prospettive per il secondo anno del cammino sinodale della Chiesa italiana meritano di essere approfondite per alcune novità in esse contenute...
Non si fa in tempo a «leggere i segni» del tempo attuale secondo Francesco (su guerra, Concilio e secolarizzazione) che esce un documento dai prevedibilissimi effetti distrattivi rispetto alle «scandalose parole del Papa» (D.Quirico). Chi si prenderà cura dei tempi della Curia?
Se il rafforzamento del processo sinodale e la ripresa di quanto in esso è rimasto incompiuto siano un dovere piuttosto che una speranza...
Il colloquio di Papa Francesco con il direttore del Corriere della Sera, dal punto di vista della futura nomina del presidente della CEI.
Nella toccante Via Crucis del 15 aprile sembra essere mancata la presenza di alcune famiglie che sono cattoliche anche se "irregolari" o in "situazioni complesse"
Anche durante la guerra il processo sinodale procede e tocca, finalmente, la fase del discernimento e delle sintesi finali, sollevando un problema: ma le sintesi saranno rese pubbliche?
L’insegnamento della religione cattolica (IRC) scisso tra le Costituzioni Apostoliche "Pastor bonus" e "Praedicate evangelium" a causa di un Codice di Diritto Canonico che forse, anche su questo punto, dovrebbe essere riformato...
Nel parossismo della crisi, il presidente russo - l’ortodosso Putin - e quello statunitense - il cattolico Biden – usano Scrittura e Magistero papale per sacralizzare ancora una volta la violenza dell’uomo. Questa è la pace per «come la dà il mondo». Crediamo ve ne sia un’altra?
Ieri - salvo Avvenire, Il Fatto Quotidiano e Libero - nessun titolo in prima pagina sui quotidiani italiani per il Papa che dichiara “pazzia” l’aumento di spesa per le armi. Sarà stato per risparmiargli l’accusa di filo-putinismo? Bontà loro…
Si è voluta la condanna papale della «violenta aggressione dell’Ucraina»? Non ci si stupisca, ora, se per 3 volte in 4 giorni il Papa abbia ricordato che la «risposta» di aumentare la spesa per le armi, «facendo vedere i denti», è uno «scandalo grave», «terribile»: è «la pazzia!"
La riforma della curia romana, dalla centralità della dottrina a quella della inculturazione missionaria e del previo ascolto dialogico, messa alla prova dalla collocazione in essa dell'insegnamento della religione
Il Papa ricorda al Forum mondiale sull’acqua che essa non è «un bene privato, generatore di profitto e soggetto alle leggi del mercato», ma «un “diritto umano fondamentale e universale”». Il messaggio vale anche per il discusso art.6 del ddl concorrenza 2021 del governo Draghi?
In tempi di crisi e di guerra, è umano - troppo umano? - farsi portatori di logiche che appaiono necessarie. Ma costruire la possibilità della pace richiede altre logiche, a prima vista sempre stolte e folli…
Per “Il sismografo” il Papa non ha espresso una «condanna inequivoca di quanto fatto da Putin». Per il direttore de “Il Regno”, dal Papa è venuta una «condanna senza riserve». Ma la condanna appartiene a una diplomazia vaticana che è «sempre di cucito e mai di taglio» (Spadaro)?
Ma non è che l’assurdità del conflitto bellico e il nostro altrettanto assurdo stile di vita, “tutta comunicazione” in tempo reale e nello spazio virtuale, siano collegati?
La vita interrotta di «un sognatore che guardava il mondo come un bel giardino» (Zakia Seddik) brilla ora nei frutti di ciò che essa ha incarnato: l’accoglienza dei bambini e delle persone disabili, l’ecumenismo, il dialogo tra persone di religioni e culture diverse. Grazie Luca!
Il teologo Molari muore sereno a 93 anni e la “Redazione Catholica” di Avvenire ne ricorda soprattutto le «posizioni non conformi alla dottrina», ammettendo che oggi la sua «tesi» è soltanto «meno controversa». Soltanto? Ma chi scrive conosce gli artt. 42-43, 66, 94, 158 del CCC?
Vita familiare e vita ecclesiale sono molto simili nelle loro possibili ferite e nelle loro difficili riconciliazioni...
Il card. Ouellet parla finalmente di «volontà di proteggere l’istituzione» e di «sopravvalutazione di una forma di sacerdozio». Nel discorso del Papa ritrovi sacerdote/i e sacerdotale 37 e 14 volte, mentre 12 e 11 volte presbitero/i e prete/i. C’è un problema o è solo acribia?
A ragione Manzoni notava che da ragioni contrapposte può scoppiare una guerra «ogni volta che una testa dura s’abbatte in un’altra della stessa tempra». A noi, con Fra Cristoforo, non resta che sussurrare: «il mio debole parere sarebbe che non vi fossero né sfide, né bastonate».
Tradurre in italiano (e spagnolo) il termine priester, usato da Benedetto XVI, con sacerdote (mentre inglesi e francesi sceglievano prete), oppure il verbo übersehen con trascurare (mentre i secondi dirottavano su negligér e neglect), non rivela qualcosa del dramma degli abusi?
Grati a Benedetto XVI - per ciò che di profondo, veritiero e decisivo ha sentito, detto e fatto davanti agli abusi sessuali dei preti - ci domandiamo: un grande teologo come lui non vede altra colpa che la negligenza, l’indecisione, l’irresponsabilità e il sonno dei pastori?
Se il protagonista del Sinodo è lo Spirito e, attraverso Lui, i (suoi) desideri in noi, come discernere quelli "santi" da quelli "mondani"? Il criterio della piccolezza, della fragilità e del fallimento è ancora attuale?
Per alcuni il Santo Padre, intervistato da Fazio, ha legittimato in modo inopportuno un programma in cui la Littizzetto da anni irriderebbe la Chiesa. Ma il Papa non aveva detto che «se non vai da loro, per sentire anche gli insulti che ti danno, non stai facendo bene il Sinodo»?
Achille Lauro usa oggetti e simboli battesimali in un contesto ‘spettacolare’. Papa Francesco viene intervistato in uno spettacolo della RAI (come era già successo senza clamori su una rete MEDIASET). Non siamo davanti a due facce dello stesso problema o della stessa opportunità?
Ma allora il Papa sbaglia quando invita a «lasciarsi sorprendere dalla verità, fosse pure solo un frammento, nella persona che stiamo ascoltando»? O quando ricorda che «ci sarà sempre una cosa, pur minima, che potrò apprendere dall’altro e mettere a frutto nella mia vita»?
Un insolito legame, individuato da Papa Francesco, tra desiderio, Spirito e Sinodo permette di illuminare tre aspetti fondamentali della sinodalità.
Isacco di Ninive e Efrem il Siro: straordinari autori cristiani che ho scoperto a Bose grazie a Sabino Chialà, nuovo priore della comunità monastica. Con l’augurio che, tramite lui, l’“eresia” siriaca della misericordia possa effondersi su di essa e su coloro che l’amano ancora.
Da dieci giorni la dirompente intervista al cardinal Hollerich, uscita su ‘La Croix’, attende una traduzione italiana. Su AgenSIR non v’è traccia della notizia. Eppure è il relatore generale per il Sinodo sulla sinodalità. Non ci lamentiamo, poi, della crisi editoriale cattolica.
Papa Francesco continua ad approfondire, alla luce del cammino sinodale, i temi della Tradizione e - soprattutto - del rapporto tra Chiesa e Democrazia...
Contenere l’ansia di evangelizzare, per ascoltare prima e meglio l’umanità d’oggi, così da tornare ad essere veramente significativi…
Le difficoltà e le sofferenze insite in ogni discussione valgono tutta la bellezza che al termine di essa potrà essere sperimentata...
Focus sinodale, dialettica "sensus fidei" e magistero, trasparenza del processo di discernimento: questi i nodi decisivi emergenti dal discorso alla CEI del cardinal Grech
La lenta, lentissima, partenza del cammino sinodale italiano ha richiesto l'intervento dei cardinali Bassetti e Grech...
Ma nessuno si è accorto della "tiratina d’orecchie" al cammino sinodale italiano che i cardinali Bassetti e soprattutto Grech hanno affettuosamente fatto il 23 novembre durante l’assemblea generale straordinaria della CEI?
Un processo sinodale “onesto e sincero” deve distendersi tra le riflessioni del vescovo Camisasca e quelle del direttore Spadaro, alla ricerca di una risposta complessa tutta ancora da scoprire
Padre Spadaro esclama: "Per fare Sinodo occorre cacciare i «mercanti del tempio», perché lì vendono bene certezze pastorali e geolocalizzano la presenza di Dio che è «qui» e non «lì»". E io che pensavo di essere stato severo con il vescovo Brambilla e don Mauro Leonardi...
Il processo sinodale, secondo don Mauro Leonardi, dovrà radicarsi nel magistero ecclesiale. Ma come si farà così a rendere dinamica la tradizione?
Anche un blog può assumere una postura sinodale, dialogando a distanza con Brambilla, Salvarani e Sequeri...
Il 9 e 10 ottobre è cominciato il processo sinodale della Chiesa universale ed è già chiaro il dilemma che lo caratterizzerà...
Alla vigilia dell'apertura del processo sinodale della Chiesa universale è bene ricordare in quali punti esso non sia ancora chiaro