A Milano si è conclusa la due giorni di festa della nostra associazione
La diminuzione dei preti nella diocesi di Milano ha dato da pensare a don Paolo Brambilla e don Martino Mortola...
La diminuzione dei preti nella diocesi di Milano ha dato da pensare a don Paolo Brambilla e don Martino Mortola...
La nomina di don Enrico Trevisi a vescovo di Trieste può rappresentare una svolta nella pastorale della chiesa locale giuliana?
Qualche spunto di riflessione a partire da una conversazione tra Riccardo Cristiano e Massimo Borghesi...
In attesa della nuova Ratio per i Seminari è utile interrogarsi sul rapporto tra amore e seminarista
"Peccato... una volta tanto che una chiesa del centro viene lasciata aperta al pubblico!"
Questa immagine va letta in modo stratificato, come quando si usa “google map”
Pensando alla Chiesa di oggi e di domani, divagazioni intorno a una piccola parola che può avere un grande peso.
Se l'esperienza una tantum è stata valida, varrebbe la pena riconvocarli in vista di un confronto dialettico con quanto emerso
Il colloquio di Papa Francesco con il direttore del Corriere della Sera, dal punto di vista della futura nomina del presidente della CEI.
Se si è avvertita le necessità di una partecipazione più attiva e chiara dei sacerdoti al processo sinodale, vuol dire che la percezione diffusa è che, al momento, questa non ci sia molto. Il detto latino vale ancora: una giustificazione non richiesta è un’accusa manifesta!
C’è un disagio crescente, anche se non manifesto, non solo tra i laici ma anche tra i sacerdoti che vivono con dedizione la parrocchia, di cui vedono tutti i limiti; ma non sembra che essi trovino ascolto reale tra i vescovi.
La liturgia della Parola di due domeniche fa (Mc 6,30-34) sembra aprirci un panorama interessante per una riflessione attorno all’attuale forma della chiesa.
Su una bella esperienza sinodale, vissuta durante la settimana residenziale di aggiornamento per i ministri ordinati della diocesi di Vicenza
Ricordo di don Giovanni Pavin, che credeva nella gallina domani (laici preparati) più che nell'uovo oggi (la Messa alla domenica)
Si avvicina il tempo in cui la messe germoglia, le nostre parrocchie o i sacerdoti che sono posti a guida di esse non possono farsi trovare impreparati.
Come l'agenda di un prete di campagna è stata completamente stravolta dalla pandemia...
Il covid è una situazione di rivelazione anche rispetto alla liturgia: rivela ciò che già c’era, ma che ora non si può non vedere
Nella diocesi di Mascherino fervono i preparativi per le prime celebrazioni religiose pubbliche della Fase 2 della pandemia che dovranno rispettare severe norme di distanziamento
La celebrazione deve avere già in sé i segni della “presenza reale” del corpo di ognuno di noi che si offre agli altri.
Che valore ha l'esilio che stiamo vivendo per un sacerdote, che non celebra più con la comunità presente? Forse, prima che una condizione da cui liberarsi, è un invito a riconsiderare il ministero come un fare strada con gli uomini e le donne che accettano di lasciarsi interrogare da Gesù e dalla vita.
E se davvero anche noi fossimo derubati della possibilità di accedere all’eucarestia quando vogliamo?
In una chiesa a dimensione mondiale, che comprende realtà sociali e culturali tra loro diversissime, cosa dice ai fedeli il celibato dei preti? La questione potrebbe essere il volano di una riforma sinodale della chiesa?
Abusi sui minori: senza abbassare la guardia della "tolleranza zero", proviamo ad "ascoltare" il prete poi dichiarato innocente
Imparare a pensare al sacerdote come pienamente uomo, perché nel nostro modo di pensare ai preti spesso li trattiamo come se fossero altro da noi. Cadute comprese.
Ai sacerdoti serve più fiducia nei loro fedeli, ai laici più coraggio di assumersi responsabilità. A tutti servirebbero comunità che sappiano pregare ed essere accoglienti per davvero
In parrocchia i fasti antichi non torneranno e, se hanno prodotto questa mentalità, oserei anche dire per fortuna...
Una dei sollievi di luglio è il diradarsi delle riunioni. Potrebbe diventare un momento propizio anche per rivalutare il loro ruolo nella Chiesa
Su 33 nuovi vicari parrocchiali nominati all'inizio di questo anno pastorale 14 non sono nati in Italia. Segno dei tempi o sfiducia nei laici?
Storia di un viceparroco e di una bambina. «Ciò che oggi mi fa arrabbiare non è quell’episodio lontano, ma il fatto che stiamo tornando a quella Chiesa»
Tra luglio e settembre, si vivono settimane calde anche nelle Curie. Questa stagione estiva può lasciare scottature che bruciano a lungo