Ma perché invece di lamentare la faticosa gestione di più parrocchie da parte dei preti, non si riflette sul contributo che potrebbero offrire le comunità coinvolte?
Un Triduo pasquale vissuto in modalità molto diverse e una domanda che martella: quante delle normali attività di una parrocchia portano a Dio e alimentano la sequela?
Qualche spunto di riflessione a partire da una conversazione tra Riccardo Cristiano e Massimo Borghesi...
Riscoprire in tempo di Avvento un luogo (forse) un po’ accantonato nella nostra relazione col Signore...
In attesa della nuova Ratio per i Seminari è utile interrogarsi sul rapporto tra amore e seminarista
Il cantiere dell’ospitalità e della casa, nel cammino sinodale, chiede corresponsabilità e scelte economiche: è il tempo propizio per rendere pubblici i bilanci delle parrocchie
La sostenibilità umana del sacerdozio e l’equilibrio dei preti dovrebbero essere una preoccupazione diffusa, soprattutto tra i vescovi. Ma non sempre questo accade.
Una "normale" parrocchia che ha vinto la crisi pandemica grazie ad una costante cura pastorale e al coinvolgimento di tutta la comunità
Nel cammino sinodale bisognerebbe puntare di più i riflettori sul "laicato della teologia". Quanti aspetti ormai trascurati potrebbero emergere dall'ombra?
Pensando alla Chiesa di oggi e di domani, divagazioni intorno a una piccola parola che può avere un grande peso.
Fantacronaca della nuova improvvisa sortita del piccolo disturbatore seriale del placido cammino sinodale e delle reazioni, un filino scomposte, delle sue povere vittime
Laici, clero, sinodalità, autonomia di pensiero, fraternità, preghiera: alcuni nodi che richiamano una pagina degli Atti, a seguito della visita pastorale in una grande città
Può succedere, sono dettagli, ma forse nel processo sinodale si dovrà parlare anche della fatica delle semplici comunicazioni
Nei percorsi sinodali che si aprono non dovrebbe mancare l’azione della ‘potatura’ comunitaria, ossia scelte non più rimandabili di rinuncia e ricentramento sull’essenziale.
Fantacronaca della nuova micidiale sortita del piccolo impertinente battezzato che vuole testardamente partecipare al Sinodo sulla sinodalità e delle irritate e imbarazzate reazioni della Chiesa del "si è sempre fatto così"
A parte alcune meritorie iniziative locali, ‘il cammino sinodale’ stenta a giungere nel quotidiano delle comunità cristiane italiane: bisogna pensare altro, per non perdere l’occasione.
Sono convinto che il sinodo dovrebbe porsi la domanda se e quanto esistano davvero delle comunità cristiane.
Nella serie “The Big Bang Theory” uno dei protagonisti, Sheldon Cooper, occupa sempre un proprio posto fisso sul divano di casa, e nessuno può sedersi lì: che sia anche una tendenza nelle nostre parrocchie?
C’è un disagio crescente, anche se non manifesto, non solo tra i laici ma anche tra i sacerdoti che vivono con dedizione la parrocchia, di cui vedono tutti i limiti; ma non sembra che essi trovino ascolto reale tra i vescovi.
La graduale scomparsa dei "campiscuola" parrocchiali sembra essere legata, in certi contesti ecclesiali, alla difficoltà di conciliare cattolicesimo e libertà...
Ancora oggi moltissimi chiedono il funerale religioso: accompagnare il momento del lutto, pensando a ‘catechisti del congedo’, a cui affidare anche dei momenti liturgici, potrebbe valorizzare carismi e ministeri, aiutando a ripensare la parrocchia oltre la figura del sacerdote.
La ripresa del culto ha messo nuovamente in evidenza la necessità di silenzio e interiorità, spesso assenti nella nostre liturgie
È tempo che i laici rivedano le tante aspettative di cui spesso rivestono la figura del prete, per un più equilibrato, umano e armonico vivere cristiano.
Nel libro “Quando finisce la notte” il teologo don Francesco Cosentino individua nella crisi ecclesiale generata dalla pandemia le tracce profetiche di una nuova spiritualità
In vista dell’estate e della ripresa a settembre, sarebbe bello che ogni comunità trovasse il modo di fare discernimento e compiere un passo concreto, per raccogliere quanto la pandemia ha rivelato riguardo alla vita delle nostre parrocchie, anche in vista di un Sinodo italiano.
Se nelle nostre realtà ecclesiali non riapriranno gli spazi di confronto politico autentico, lentamente si spegnerà la nostra coscienza sociale, ultimo baluardo contro il dominio sulle masse dei grandi potentati economici.
La salita di Gesù al Calvario e la vita quotidiana di una parrocchia di città....
Di fronte ai silenzi e alle resistenze dei ‘piani alti’ della Chiesa italiana a percorrere nuove strade, a partire dal Sinodo, possiamo tentare alcuni passi – che non intacchino il depositum fidei - ‘come se’ i vescovi avessero approvato, magari avendo come meta e ripartenza il Giubileo del 2025.
Dopo l’analisi delle diverse crisi della parrocchia, proviamo ad avanzare qualche proposta, ripensando le comunità per un annuncio del vangelo più aderente all’umanità che siamo e al tempo in cui viviamo
Continua il confronto sinodale con i lettori di Vinonuovo sulla proposta di una piccola rivoluzione nei cammini di catechismo delle comunità cristiane. In questo contributo viene affrontato il tema dell'impronta catecumenale.
I messaggi lanciati da comunità e gruppi che hanno portato la sofferenza di questo 2020 dentro i loro presepi
In seguito a un suo interessante commento, abbiamo chiesto a Sergio Ciminago di raccontarci un’esperienza di catechesi con i giovani sperimentata in parrocchia…
Alla radice della crisi delle parrocchie vi sono da un lato alcuni mutamenti della società mai realmente metabolizzati, dall’altro la questione irrisolta di come vivere oggi la fede insieme, come comunità cristiana.
Dopo il primo articolo sulle 'crisi della parrocchia', è nato un ricco confronto, di cui proviamo a fare sintesi, prima di avanzare proposte e prospettive.
Come comunicare al meglio quanto, negli ultimi decenni, l’identità cristiano-cattolica sia maturata e riesca a pensare sé stessa e la realtà in modo più adeguato rispetto all'odierna complessità?
In una fase di profondo cambiamento, è possibile mettere a fuoco sette crisi che vive la parrocchia oggi.
Scriveva san Paolo: “Non spegnete lo Spirito”. La Chiesa italiana lo saprà ascoltare?
Come l'agenda di un prete di campagna è stata completamente stravolta dalla pandemia...
Esplosione di creatività in un ficcante comunicato del Vescovo di Caciotta che propone alcune novità rivoluzionarie per la ripresa, ad ottobre, delle attività comunitarie ecclesiali
In estate spesso i sacerdoti stranieri garantiscono i sacramenti nelle nostre comunità: servizio prezioso, ma ci sono delle criticità da tenere presente.
la Chiesa corpo di Cristo oggi è solo un guscio vuoto che si sta dissolvendo, funzionale solo al mantenimento di sé stessa
La progettazione d'emergenza dei soggiorni estivi, un cantiere in cui "misurare" buoni cittadini e buoni cristiani
In un tempo in cui i sacerdoti vanno diminuendo e in cui da decenni si parla di «corresponsabilità» dei laici, quale passaggio simbolico ma reale sarebbe distribuire le chiavi della chiesa a un numero maggiore di fedeli?
Qualche riflessione su quello che accade nelle nostre parrocchie a partire da una vignetta che elenca i sintomi di un ambiente lavorativo tossico.
In un incontro promosso dall’Azione Cattolica di Milano si è provato a rispondere a questa domanda, nella consapevolezza che non esistono ricette preconfezionate, ma che è ancora possibile educare un adolescente alla fede.
In parrocchia i fasti antichi non torneranno e, se hanno prodotto questa mentalità, oserei anche dire per fortuna...
La preparazione del tema "lavoro e festa" per Milano 2012 non deve dimenticare il rischio di "stress pastorale" per la Chiesa domestica: alcuni esempi e interrogativi
Una dei sollievi di luglio è il diradarsi delle riunioni. Potrebbe diventare un momento propizio anche per rivalutare il loro ruolo nella Chiesa
Ricordare, per ringraziare: anche in casa nella sera di San Silvestro riprendiamo in mano le pagine dell’anno che si chiude
Quanti spunti educativi in un allestimento «di popolo»
Su 33 nuovi vicari parrocchiali nominati all'inizio di questo anno pastorale 14 non sono nati in Italia. Segno dei tempi o sfiducia nei laici?