E così vinonuovo ha fatto 13…

Fatti, persone e temi del 2023 nella rituale retrospettiva del nostro blog comunitario che chiude il tredicesimo anno di attività.
30 Dicembre 2023

Con i suoi oltre 350 articoli all’anno, Vinonuovo.it  ha fatto tredici in questo 2023 giunto al termine. Ha risposto alle attese dei suoi cliccatori (cercatori?) nel web, grazie al pensiero delle sue firme, all’impegno certosino dei suoi coordinatori e al sostegno dell’associazione “Amici di Vino nuovo”, promossa da chi nel 2010 ha fondato il blog, 13 anni fa appunto.

Era l’altro ieri, come sembra ieri, l’omaggio affettuoso dei funerali di papa Benedetto XVI – il 5 gennaio di un anno fa – e il conseguente dibattito sul lascito dell’epoca “benedettina”, saldatosi poi con il bilancio (13 marzo) dei primi dieci anni del pontificato “francescano”. Un esercizio non ripetitivo, alimentato da libri e titoli polemici (commentati da Umberto Rosario Del Giudice), riaperto il 2 ottobre dalla risposta ai cinque “Dubia” cardinalizi. A tal proposito, Vinonuovo si esprime nelle posizioni  motivate da Sergio Di Benedetto in un recente intervento (“Io sto con Francesco”) letto da oltre 30000 contatti unici: “Certo, molto di ciò che dice il Papa tocca il portafogli e i moralismi rassicuranti su cui poggiano poteri e ideologie, e questo spiega la violenza delle reazioni, secondo le quali, in sostanza, sarebbe meglio un cristianesimo moraleggiante e innocuo che un cristianesimo vivo, che tocchi le ferite dell’umanità. Contro una fede rassicurante e quieta, Francesco ha dato spazio a inquietudini e dubbi, alla ricerca del volto di Dio; ha rianimato la profezia come modus evangelico”.

Su questa sommersa ed esigente ricerca di senso ci soffermiamo grazie alle suggestioni del teologo ceco Tomàs Halìk che motivano l’unico webinar vinonuoviano di quest’anno (dopo i tre del 2022) realizzato il 2 maggio con oltre venti interventi da casa: “quale spazio di ascolto hanno i cercatori nella fede e nella postmodernità?”.  Ancora insufficiente la risposta, ma anche per questo il nostro blog non si stanca di valorizzare il Cammino ecclesiale, stimolando ritmi e tappe (“Sveglia sinodale” s’intitola l’esplicita rubrica di Sergio Ventura), rilanciandone i contenuti. Fabio Colagrande lo fa attraverso la salutare ironia di un impertinente guastafeste, poi protagonista del libro “Le favolose avventure di Sinodino” (Ancora Edizioni). Pochi giornali laici riferiscono dell’Assemblea ottobrina dei vescovi, mentre Vinonuovo offre note, temi e documenti, mettendo a fuoco la sinodalità dentro le due ottiche “storiche” del blog: i preti (curiosi i titoli dei nostri pezzi che li vedono “dimezzati”, “oberati” e “quasi ammazzati” o “generosi e impegnati”, ma sempre letti da migliaia di visitatori) ed i laici, in particolare le donne, soprattutto in relazione ad una forte esigenza di formazione e nuova ministerialità.  Quanto si muove nelle Chiese locali d’Italia è riferito in varie occasioni: a Trieste la svolta avviata dalla nomina del vescovo Trevisi, a Perugia-Città delle Pieve il cambiamento illustrato nella prima lettera pastorale dell’arcivescovo Maffeis, nel vicariato di Roma le reazioni all’impegnativa Costituzione Apostolica di papa Francesco del 6 gennaio, a Bologna la convocazione dei preti operai con il Card. Zuppi.

Alla GMG di Lisbona, evento clou del 2023, arriviamo con testimonianze dirette e le fantacronache di un giornalista cattolico allergico alla retorica giovanilista, oltre ad una doverosa difesa da parte di Marco Pappalardo. Ma la data che “spacca” l’anno 2023 sarà il 7 ottobre con il massacro di Hamas che innesca la reazione israeliana: ne parliamo con il dolore e gli appelli del Papa, accompagnando – con le riflessioni di Daniele Gianolla e Alessandro Manfridi – la ricerca degli operatori di pace (“E se spuntasse un Arcobaleno?”), la riflessione sui doveri di ogni cittadino (“La Costituzione ci chiede la pace”) e sulle conseguenze dei conflitti (“Gli effetti collaterali della guerra”). Ma anche un invito al silenzio orante per le vittime innocenti dei conflitti, come nella “statio” quaresimale davanti al Crocifisso, che ritroviamo accanto alle nostre “vie crucis”  nella loro ormai attesa “attualizzazione” tematica. Nell’ordine: la Via Crucis nei cantieri sinodali, della samaritana, dell’ateo, del cristiano affaticato e del cuore poetico. Vi ritroviamo anche fatti di cronaca e voci del dibattito etico e politico: i femminicidi prima e dopo Giulia, gli abusi di potere prima e dopo il caso Rupnik, l’alluvione in Romagna e l’Intelligenza Artificiale, la denatalità e la maternità surrogata, le violenze giovanili a Caivano e il codice di Camaldoli, 80 anni dopo. Anche uno spot può lasciare il segno come  “La pesca della discordia”, da noi raccolta in ottobre.

Quattro addii, di segno fra loro molto diverso, suscitano commenti su queste pagine: il missionario laico palermitano fratel Biagio Conte il 12 gennaio (“si è annullato per amore”, lo ricorda l’amico Luca Crapanzano),  il politico imprenditore Silvio Berlusconi il 12 giugno (“ha vissuto la sua volontà come l’unico valore non negoziabile”, scrive di lui Gilberto Borghi) , l’ultimo padre del Concilio, mons.Luigi Bettazzi il 16 luglio, “che chiude un’epoca che rimarrà nella storia della Chiesa” (Luca Rolandi) e la scrittrice sarda Michela Murgia il 10 agosto, “teologa capace di fare poesia” (Chiara Gatti).

Altre persone e personaggi agitano i mesi di Vinonuovo attraverso novità librarie (recensite da Maria Grazia Giordano) o brani scelti (commentati da Stefano Fenaroli): offrono spunti spirituali l’artista agnostico Caparezza in Quaresima o l’immortale Leopardi nella calura estiva. Ripercorrendo l’annata, ecco alcuni percorsi a puntate come “Geografie della Parola” di Sergio Di Benedetto, “Un post al giorno sul Vangelo del giorno” di Gabriele Cossovich nella nostra pagina Facebook,  gli interventi del magistero sulla comunicazione sociale di Paola Springhetti, le riflessioni domenicali di Lorenzo Pisani, Enrico Parazzoli, Marco Notari e Silvio Cantoni, le meditazioni spirituali di Cristiana Scandura. A Roberto Beretta, puntuto e puntuale autore dei tanti post.it appiccicati a sinistra della homepage, si deve in agosto l’intrigante “gioco dell’estate” con l’invito a suggerire quali oggetti “buttar giù dal campanile”. Non sono arrivate molte risposte (a parte i candelieri elettrici che non ci lasciano mai arrivare “al fumo delle candele”), ma il passatempo può forse essere riproposto in queste ore: cosa buttar giù dal campanile di questo 2023? È un’idea per la tombola di fine anno… e non dimenticatevi di fare un brindisi per il tredicenne Vinonuovo.it!

3 risposte a “E così vinonuovo ha fatto 13…”

  1. Luciana Alessandrini ha detto:

    Non posso che ringraziare per tutti gli aggiornamenti e gli spunti di riflessioni.
    Un augurio di lunga vita, sappiatevi attesi ogni settimana!!!

  2. Pietro Buttiglione ha detto:

    Chiedo scusa e correggo ‘Tolfa’ in
    Samuel la Delfa, che mi ha particolarmente e profondamente colpito ( certo.. nn il nome! Ma i con-tenuti SI’👍🌹❣️

  3. Pietro Buttiglione ha detto:

    Stavo x farvi gli auguri 2024 quando ho pensato a voi, a tutte quelle belle Persone che ho conosciuto qui di cui nomino solo l’ultimo ( Tolfa… x nn fare torti) ma x poi passare subito alle cose scritte e lette su VN.
    Che sono le vere PROTAGONISTE di Vino Nuovo.
    Cose così importanti che mi chiedo se le leggiamo solo noi..
    Chiudo invitando i Gerarchi che ci leggono, magari di nascosto, a sporcarsi le mani, ad intervenire
    Così, tanto x mostrare che siamo una cosa sola..

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