Milano, 5 e 6 ottobre 2024: i lettori hanno incontrato gli autori, le firme hanno parlato a lungo con i commentatori. Per due giorni il confronto è passato dal web ad una convivialità gustata e apprezzata. L’inedito “invito a tavola” dell’associazione VinoNuovo si è materializzato ieri e oggi qui a Milano grazie all’accoglienza delle parrocchie di San Luca e santa Maria al Casoretto e del loro parroco don Enrico Parazzoli con i suoi volontari collaboratori.
Già ieri, dopo l’accoglienza da parte della presidente di VinoNuovo Paola Springhetti, di Sergio di Benedetto e Sergio Ventura, il pranzo comunitario annaffiato dall’immancabile vino dell’amicizia ha subito creato un clima conviviale che ha poi segnato tutta l’intensa giornata. Il fuori programma di una visita guidata dall’architetto Francesco Tandoi alla vicina abbazia di Maria Bianca al Casoretto ha arricchito con il linguaggio dell’arte la nostra due giorni. Poi, il via ai quattro tavoli tematici condotti secondo un metodo sinodale, spiegato da Assunta Steccanella come invito all’ascolto reciproco e all’emersione di domande condivise in grado di aprire un ulteriore cammino di ricerca. E tale è diventato il momento di restituzione del confronto in assemblea – con il gradito intervento del fondatore di VinoNuovo Giorgio Bernardelli – fino all’Apericena delle 19.30.
In serata, al teatro dell’oratorio di San Luca, ci si è immersi nella “spiritualità del quotidiano” di Madeleine Delbrel, proposta nell’originale allestimento teatrale della compagnia Exire sul testo di Sergio Di Benedetto.
Questa mattina la due giorni si è riaperta all’alba nella cappella dell’oratorio di San Lucia con la testimonianza di Fiorenza Giuriani, referente di uno dei gruppi di Milano della Comunità Mondiale di Meditazione Cristiana (WCCP) che ha illustrato la storia, gli obiettivi e anche i riflessi personali di quest’esperienza diffusa in tutto il mondo: i presenti ne hanno sperimentato alcuni aspetti confrontandosi poi sul valore della meditazione e del silenzio nel recupero della spiritualità anche nella pastorale.
Assente per motivi di salute Marinella Perroni, è stato il teologo don Giuliano Zanchi, direttore della “Rivista del Clero” e membro della Presidenza del Comitato nazionale del cammino sinodale, ad affrontare i temi del menù della due giorni, riprendebdo e rìspondendo alle questioni aperte dai tavoli in base a come i temi erano stati sminuzzati dai quattro tavoli (il quinto tema, ovvero quello dei presbiteri, è stato assorbito come trasversale negli altri quattro).
A “caldo” sarebbe riduttiva una ripresa sintetica dei contenuti emersi e rilanciati da don Zanchi (questo sito lo farà nelle prossime settimane), ma la constatazione finale è che i quattro “piatti forti” del menù, siano questioni centrali per il cattolicesimo e i cristiani oggi in Italia, sia per i radicali mutamenti che stiamo vivendo, sia per il necessario rinnovamento in senso evangelico richiesto anche da papa Francesco: la relazione tra la dimensione del corpo e la spiritualità, il potere inteso come servizio e la reale partecipazione nella Chiesa, il linguaggio e i contenuti della comunicazione, la crisi della parrocchia…
Non potevano mancare riferimenti al Cammino sinodale dopo questi tre anni ai quali anche vinonuovo.it ha voluto dare il suo contributo nella fiducia che la fase del discernimento possa tradursi in scelte concrete conseguenti, in luoghi e servizi che le rendano possibili. Un dibattito frizzante, aperto e anche autocritico, con l’intenzione propositiva di chi pensa e si rivolge alla Chiesa “come alla propria mamma”, con l’intenzione di vederla sempre bella proprio perchè sempre la si ama.
Infine, nella Messa domenicale (un tema, quello della liturgia, che è tornato trasversalmente nei tavoli) si è cercato di vivere nell’ascolto della Parola e nella preghiera comunitaria alcune delle attenzioni che possono rendere nella vita personale e nelle comunità il vino sempre nuovo.
Da tutti i partecipanti anche un grazie alle due parrocchie milanesi che hanno offerto un’ospitalità esemplare.
Ho partecipato con curiosità e interesse. coinvolgendo mia moglie e due amici della parrocchia. Coltivo un forte desiderio di confrontarmi con altri cristiani adulti su come vivere oggi la fede, soprattutto nelle comunità parrocchiali (da ripensare e riprogettare) Ho trovato capacità di ascolto e voglia di guardare avanti con fiducia. Grazie per l’opportunità che suggerisco di ripetere.
Ho esitato a scrivere a caldo, anche xché causa mezzi di trasporto sono stanchissimo ( quindi sono scusato..😅🙃
Una vera Woodstock.
Sento che ognuno di noi ha portato a casa un serto di fiori da coltivare, far crescere impeg arsi di brutto xché qualcuno porti frutto..
E COSÎ SARA’
NON IDEOLOGICO..
NON PENSIERI
FATTI
AZIONI
CAMBIAMENTI sulla realtà di questa misera piccola barca che, ne siamo TUTTI certi, cosî potrà prendere il largo in quell’ALTUM che Gesù merita.
Buon riposo che favorisca la forza degli impegni che ci attendono.
Grazie, caro Pietro, a nome di tutti gli amici di Vino Nuovo. È stato bello conoscere di persona te e gli altri lettori, e dialogare in profondità. Due giorni intensi di seminagione… vedremo il futuro cosa ci riserverà!