Inizia oggi l’assemblea sinodale italiana: il rischio, reale, è che sia per pochi. L’augurio è, invece, che sia un movimento concreto della chiesa, vincendo pessimismi e paure, per giungere a molti.
Il taglio dell’omelia, forse, voleva essere ironico e iperbolico, ma a una lettura attenta qualcosa non torna
Una delle figure più grandi del cristianesimo novecentesco ha vissuto, per scelta, nella periferia parigina, a servizio dei poveri e in dialogo con gli atei: una testimonianza oggi attualissima
"Fiducia supplicans" può essere letta anche alla luce di una desacralizzazione "positiva"...
Movimenti e associazioni alle prese con la custodia dell'ispirazione originaria: alcuni spunti in un libro dell'economista Luigino Bruni su Chiara Lubich e i Focolari
Nell'anno di preparazione al Giubileo 2025 e nel 60° anniversario del Concilio Vaticano II è doveroso tornare sui grandi testi dell'assise conciliare
Proviamo a pensare alla comunità cristiana come ispirata e indirizzata dalla relazionalità comunionale di Dio, insieme al sacerdote, e non più diretta solo dallo stesso sacerdote.
Un libro di Lidia Curcio, Responsabile Generale della Famiglia Ecclesiale Missione Chiesa-Mondo di Catania, che indica delle piste per una comunicazione autentica
C’è un elemento di dissolvenza necessaria nelle realtà evocate da Gesù per cercare di spiegare ai suoi discepoli l’essenza della loro identità?
Leggendo il Report della CEI destano perplessità alcuni termini usati al posto di altri, certe percentuali affiancate ai crudi numeri
Quando il concilio descrive le funzioni dei laici, troviamo uno strano elenco di affermazioni.
"Peccato... una volta tanto che una chiesa del centro viene lasciata aperta al pubblico!"
Questa immagine va letta in modo stratificato, come quando si usa “google map”
La sostenibilità umana del sacerdozio e l’equilibrio dei preti dovrebbero essere una preoccupazione diffusa, soprattutto tra i vescovi. Ma non sempre questo accade.
Una "normale" parrocchia che ha vinto la crisi pandemica grazie ad una costante cura pastorale e al coinvolgimento di tutta la comunità
Dopo il tormentone estivo della celebrazione in acqua e a partire dalla Lettera "Desiderio Desideravi" come saranno le nostre ordinarie celebrazioni?
Nel cammino sinodale bisognerebbe puntare di più i riflettori sul "laicato della teologia". Quanti aspetti ormai trascurati potrebbero emergere dall'ombra?
Pensando alla Chiesa di oggi e di domani, divagazioni intorno a una piccola parola che può avere un grande peso.
Sinodo: dalle sintesi della fase dell'ascolto emergono alcuni temi: clericalismo, giovani, donne, famiglie divise e ricomposte, formazione, comunicazione...
Se l'esperienza una tantum è stata valida, varrebbe la pena riconvocarli in vista di un confronto dialettico con quanto emerso
Laici, clero, sinodalità, autonomia di pensiero, fraternità, preghiera: alcuni nodi che richiamano una pagina degli Atti, a seguito della visita pastorale in una grande città
Nei percorsi sinodali che si aprono non dovrebbe mancare l’azione della ‘potatura’ comunitaria, ossia scelte non più rimandabili di rinuncia e ricentramento sull’essenziale.
Qualche indicazione sulla forma di gestione del potere nella Chiesa nell’epoca che viviamo
A parte alcune meritorie iniziative locali, ‘il cammino sinodale’ stenta a giungere nel quotidiano delle comunità cristiane italiane: bisogna pensare altro, per non perdere l’occasione.
Ancora oggi moltissimi chiedono il funerale religioso: accompagnare il momento del lutto, pensando a ‘catechisti del congedo’, a cui affidare anche dei momenti liturgici, potrebbe valorizzare carismi e ministeri, aiutando a ripensare la parrocchia oltre la figura del sacerdote.
È tempo che i laici rivedano le tante aspettative di cui spesso rivestono la figura del prete, per un più equilibrato, umano e armonico vivere cristiano.
Il 9 maggio Rosario Livatino sarà proclamato beato: cosa dice oggi alla nostra società, ai cristiani impegnati nel mondo?
Occorre che il sacerdozio battesimale venga riscoperto e valorizzato. Per fare questo occorre 'debellare' il clericalismo che ha sminuito e sottovalutato "la grazia battesimale che lo Spirito Santo ha posto nel cuore della nostra gente".
Chi è stata veramente Adriana Zarri? Un bel libro di Mariangela Maraviglia prova ad offrirci un racconto finalmente veritiero...
Il patto delle catacombe del 1965 può dire ancora qualcosa alla Chiesa italiana di oggi, soprattutto in merito al sinodo prossimo futuro?
Di fronte ai silenzi e alle resistenze dei ‘piani alti’ della Chiesa italiana a percorrere nuove strade, a partire dal Sinodo, possiamo tentare alcuni passi – che non intacchino il depositum fidei - ‘come se’ i vescovi avessero approvato, magari avendo come meta e ripartenza il Giubileo del 2025.
Dopo l’analisi delle diverse crisi della parrocchia, proviamo ad avanzare qualche proposta, ripensando le comunità per un annuncio del vangelo più aderente all’umanità che siamo e al tempo in cui viviamo
I laici di Battistero scendono in piazza chiedendo alle gerarchie più autonomia. Il teologo: “Sono i frutti del Concilio”. Il vescovo: “Sì, siamo alla frutta”.
Nella ridda di voci, favorevoli e critiche, che hanno accolto la scelta di papa Francesco di ammettere le donne a lettorato e accolitato, alcuni elementi consentono di pensare che si sia aperto un processo di trasformazione.
Prosegue in questa seconda parte la riflessione sul rapporto tra potere decisionale nella Chiesa e clericalismo...
Nel giorno del martirio di Santo Stefano, è utile tornare a riflettere su chi prende le decisioni nella Chiesa, per verificare quanto questo momento sia ancora affetto da clericalismo.
In una fase di profondo cambiamento, è possibile mettere a fuoco sette crisi che vive la parrocchia oggi.
I fatti di cronaca e la pandemia hanno reso evidente un fatto: spesso nella Chiesa la classe dirigente non è all'altezza della situazione (e del Vangelo), come capita nel mondo civile.
Per andare alle radici del problema occorre forse un'altra organizzazione ecclesiale che abolisca la separazione clero-laici, superi il clericalismo e apra la strada alle riforme.
In estate spesso i sacerdoti stranieri garantiscono i sacramenti nelle nostre comunità: servizio prezioso, ma ci sono delle criticità da tenere presente.
Con una lettera ai colleghi in occasione del suo pensionamento, la prof.ssa Graziella Biondi, per 38 anni docente di Religione a Catania, saluta e ringrazia quanti il Signore ha posto sulla sua strada, facendole capire in tanti modi queste parole: “Se non ci stai tu con lui chi ci sta?”
Il covid è una situazione di rivelazione anche rispetto alla liturgia: rivela ciò che già c’era, ma che ora non si può non vedere
Con la quarantena le nostre case erano come navi bloccate in rada, ora che tutto volge al termine, ci volgiamo indietro ....
Forse sono mancate le direttive per capire come agire, ma è anche vero che ciascuno di noi deve guardarsi allo specchio per capire le priorità della vita
Paura e sconcerto nella Diocesi di Pungitopo dopo la promulgazione del decreto comunale che impone il presepio nelle abitazioni private e negli edifici pubblici
Chi ascolta il vicino nelle sale di aspetto, chi offre ospitalità agli amici, chi anima le serate quando la conversazione in famiglia langue, chi fa da tramite tra condomini che non si parlano: non sono questi i tanti ministeri complicati che si esercitano tra casa e lavoro?
In un tempo in cui i sacerdoti vanno diminuendo e in cui da decenni si parla di «corresponsabilità» dei laici, quale passaggio simbolico ma reale sarebbe distribuire le chiavi della chiesa a un numero maggiore di fedeli?
Metti un gruppo di catechisti a lavorare sulle Beatitudini. E a chiedersi quale sia davvero il «risultato» del proprio lavoro
La messa per obbedienza al precetto, magari un po' svogliata, con l'occhio all'orologio, mi sembra un'interessante metafora della ferialità della vita cristiana. Una cosa all'antica: attendere con (santa) perseveranza ai doveri del proprio stato.
Io colgo fermento, maggior propensione a dire e a dirsi, voci ancora timide, tentativi accennati... È come se soffiasse un leggero vento di primavera, che scompiglia i capelli: e mi mette allegria.
In parrocchia i fasti antichi non torneranno e, se hanno prodotto questa mentalità, oserei anche dire per fortuna...
Una dei sollievi di luglio è il diradarsi delle riunioni. Potrebbe diventare un momento propizio anche per rivalutare il loro ruolo nella Chiesa
Su 33 nuovi vicari parrocchiali nominati all'inizio di questo anno pastorale 14 non sono nati in Italia. Segno dei tempi o sfiducia nei laici?