2024: dodici mesi al gusto di VinoNuovo!

I fatti (ecclesiali) di un anno ripresentati nei post del nostro blog. Il più cliccato? La parrocchia del futuro
30 Dicembre 2024

L’anno della riscossa di Trump e della caduta di Assad, della morte di Navalny e del trionfo di Sinner. Il 2024 va archiviato però anche con date,  eventi e percorsi ecclesiali che vinonuovo ha accompagnato con 350 articoli: un pezzo al giorno, senza contare i taglienti post-it in alto a destra.
Attraverso le attenzioni degli autori del nostro blog collettivo, scoppiettante anche nel suo 14° anno di attività, ripercorriamo i dodici mesi di questo 2024 “bisesto” e davvero “funesto” per conflitti perduranti ed emergenze climatiche, ma anche ricco di promettenti “segni dei tempi”.
Il primo gennaio, Giornata della Pace, si apre con l’inascoltato appello contro il riarmo ed una discussa intervista di Fabio Fazio a papa Francesco: “Egli non ha messo in luce sè stesso – così il nostro commento – ma si è presentato come un uomo alla sequela di un Altro”.

Dopo “Fiducia supplicans”, la Nota di fine 2023 sulle benedizioni, un altro documento vaticano suscita vivace dibattito: “Dignitas infinita”, il testo  sul valore della dignità umana  firmato l’8 aprile dal Dicastero per la dottrina della fede, si propone  di “mettere una barriera al relativismo soggettivista”, anche se – si legge nella nostra sintesi – “mostra un’ambivalenza irrisolta”. Dallo stesso Dicastero arriva l’attesa Nota, approvata dal Papa il 28 agosto, sulle apparizioni mariane a Medjugorje: non si pronuncia sulla soprannaturalità ma riconosce gli abbondanti frutti spirituali legati alla parrocchia-santuario della “Regina della Pace”. Il picco di visualizzazioni e di commenti (pro e contro) al post su questo tema certificano la forte attesa per il pronunciamento, non del tutto soddisfatta.
La seconda “puntata” dell’Assemblea del Sinodo dei Vescovi “Per una Chiesa sinodale”, tenutasi dal 2 al 27 ottobre , non “buca” granchè nei media italiani e nemmeno in vinonuovo (a parte il testo sulla richiesta di perdono dei partecipanti “mendicanti di Dio”), ma con buona evidenza ecco che la sinodalità, tema fra i più dibattuti qui negli ultimi quattro anni, ritorna alla vigilia della Prima Assemblea Sinodale delle Chiese in Italia (e, immaginiamo, anche nella seconda fissata in primavera).

Un maggiore respiro sinodale segna l’evento clou della Chiesa italiana per il 2024, ai primi di luglio nelle piazze di Trieste: dalla “Settimana Sociale dei cattolici in Italia”, cinquantesima edizione, partono stimoli nuovi  per un rilancio di partecipazione dei laici cristiani nell’ambito socio-politico: “Il problema – si legge fra l’altro – non è se rifare o no il partito dei cattolici o se i cattolici si debbano schierare con l’una o con l’altra delle tante formazioni del nostro arco parlamentare. Il problema è come tradurre in scelte concrete, servizi, progetti innovativi la dottrina sociale della Chiesa e in particolare l’insegnamento di papa Francesco, che chiede una società libera dalla cultura dello scarto e ispirata ai valori dell’ecologia integrale”.
Vinonuovo dà attenzione in luglio alla lettera di papa Francesco sulla letteratura nella formazione, in settembre al suo “viaggio atipico” in Oceania e Asia, in ottobre alla sua sorprendente enciclica sull’amore umano e divino del sacro cuore (“Dilexit nos”). E poi gli anniversari come i 25 anni della morte di Luigi Santucci (23 maggio 1999), gli 81 anni dalla morte di Franz Jägerstätter (9 agosto), gli 800 anni delle stigmate di San Francesco (17 settembre), i 103 anni dal martirio di padre Ignazio Modica ucciso dalla mafia il 4 dicembre.
Nella retrospettiva di eventi ecclesiali spicca l’8 dicembre una riapertura di porte – quelle di Notre-Dame a Parigi – che stimola letture simboliche anche sul nostro sito. Arrivano poi le Porte delle basiliche romane, che ci spalancano l’Anno Santo con la promessa di Francesco (“Spes non confundit”, il messaggio sulla speranza che non delude) e la nostra attesa di un “Giubileo centrifugo” che esca “fuori dai recinti” ecclesiali.
Ad aspettarci, lì, ci sono soprattutto i giovani, ai quali quest’anno vinonuovo ha dedicato attenzione costante, sia per alcuni tragici fatti di cronaca, sia per i propositi spesso ignorati di un loro reale protagonismo nella pastorale.
In questa prospettiva futura la questione forse più dibattuta è quella raccolta nella nostra affollata sezione “Sogno una parrocchia diversa” in cui s’incrociano visioni diverse su priorità pastorali, ministeri, livelli di responsabilità, schemi territoriali. E non a caso il pezzo dal titolo provocatorio “Se l’esaurimento delle parrocchie fosse provvidenziale?” risulta in assoluto il più letto dell’anno, cosi come registrano molte reazioni i post con altre ipotesi d’innovazione: nuovi criteri per la scelta di padrino o madrina, vie alternative per i cammini di iniziazione cristiana, un periodo senza omelie…
Ma l’approfondimento più disteso e proficuo di vinonuovo in quest’anno è stato condotto non per iscritto ma a voce, dopo un vero brindisi, nei quattro “tavoli” tematici imbanditi nel primo week end di ottobre a Milano grazie all’ospitalità di due parrocchie nell’inedita prima festa “A tavola con vino nuovo”: una convivialità popolare e intensa che merita un bis, anche in altre sedi.
Nel cogliere quanto ci ha portato il 2024 non possiamo dimenticare quanti ci hanno salutato: in particolare Sammy Basso (5 ottobre), il giovane ricercatore affetto da progeria e il peruviano Gustavo Gutierrez (22 ottobre) , fra i fondatori della teologia della liberazione.
Altri percorsi hanno attraversato le pagine del sito quest’anno: gli itinerari “geografie dei testimoni”, le letture teologico-musicali, i commenti ai Vangeli domenicali, le Vie Crucis attualizzate, le segnalazioni librarie, i Rapporti sui migranti, i contributi più recenti sull’ascolto del mondo LGBT+,  esperienze di frontiera come la Fraternità di Romena e la “Casa della Madia”, riflessioni personali,  commenti su dialoghi teologici e culturali.
Dulcis in fondo, la foto scelta per questa retrospettiva: ritrae l’ evento di primavera – sottolineato da un post-it del 22 maggio – all’Arena di Pace con papa Francesco a Verona, padre Alex Zanotelli e il vescovo Domenico Pompili per rilanciare un impegno ecclesiale e pedagogico per la pace: anche al termine di quest’anno ne avvertiamo l’urgenza.

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