Come la festa dell'Epifania e la viglia della ripresa delle lezioni (a distanza) possono diventare l'occasione per una riflessione sulle prove dell'esistenza di Dio...
«Te Deum laudamus». Ma - esattamente - per che cosa «laudamus» alla fine di un anno così faticoso?
In tempo di pandemia, scienza e fede si incontrano in una data simbolica, dal duplice significato, per la salute e per la famiglia.
Mi fa riflettere la differenza tra il modo di pensare di Angela e quello degli altri: analizzare il modo o analizzare il contenuto? Quale dei due oggi è più capace di dirci qualcosa della realtà che le persone vivono, al di là dei facili stereotipi e pregiudizi difensivi?
Maradona ha messo in piazza le sue e le nostre fragilità, ci ha ricordato il nostro lato debole e oscuro, l’unico per cui meritiamo di essere salvati.
“La società moderna si distingue dalle precedenti formazioni sociali per un duplice incremento: una maggiore possibilità di relazioni impersonali e relazioni personali più intense” (N. Luhmann, Amore come passione)
I Santi sono coloro che, soprattutto agli occhi di un bambino affetto da sindrome di autismo, sanno stare in un cerchio che non ha angoli, in una pace dove tutto è perfezione e sa ritornare...
Le monete ('pagane'?) del Vaticano, l'eterogenesi dei fini del Covid-19, il 'comunismo' di Francesco, la salvezza di Nicol Vittoria e di Donald Trump, Carlo Acutis e la carità quotidiana, la figura di Cecilia Morgana: questi i fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture.
Quanta fatica ancora a credere che l’umano, così come si dà, senza bisogno di alterarlo, dimenticarlo, sorpassarlo o mascherarlo sia il luogo privilegiato in cui Dio ci parla, ci abita e ci vive.
Le leggi sul sostegno alla natalità e sul fine vita, i rapporti tra credenti e rifugiati a Mitilene di Lesbo, la figura del giudice Rosario Livatino, le dichiarazioni del segretario di Stato statunitense Mike Pompeo: questi i fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture, a loro volta illuminate da essi.
Anche nell'ultimo brano di Giovanni Lindo Ferretti ritorna la vicenda esistenziale che ha condotto il cantautore alla riscoperta delle proprie radici religiose e all’adesione ad una determinata visione politica.
Una riflessione aperta dopo l’ultima indagine sociologica di Franco Garelli sulla religione cattolica in Italia
Una mostra ripropone una storia di propaganda religiosa della fine del '400, quando fu "inventato" un piccolo martire
La morte di Pedro Casaldàliga, l'immigrazione ieri ed oggi, i 'furbetti del Bonus', la pandemia secondo Radiomaria, il libro 'I lontani' di don Primo Mazzolari, la seconda ondata del Covid 19: questi i fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture, a loro volta illuminate da essi.
Il rischio è che la pandemia ci abbia reso lamentosi, pieni di rimpianti per com’era e rassegnati di fronte a un futuro indecifrabile. Ma la fede che sguardo ci chiede di avere su questo tempo?
Catastrofisti 2.0, la lettera di Benedetto XVI per il centenario di san Giovanni Paolo II, il pontificato di quest’ultimo, il rinnovamento dell’istituto ‘Giovanni Paolo II’, l’OMS tra Usa e Cina, le previsioni sul PIL italiano, il rapporto tra dubbi e fede: questi e altri fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture, a loro volta illuminate da essi.
Stato e Chiesa possono giungere ad un accordo soddisfacente per entrambi, ma cosa si muove dentro i singoli credenti?
Le provocazioni che la lettura di “Una domenica” di Fabio Geda ha suscitato alla mia fede, sull'adeguatezza dei nostri discorsi su Dio e la religione per l'uomo di oggi.
Il cardinal Konrad Krajewski e i transessuali di Torvaianica, l’ostilità politica subita da Li Wenliang e Anthony Fauci, l’intervista di Monsignor Raspanti, il sacrificio di Peppino Impastato e Aldo Moro, la storia di Tamador Khalid, il discorso di Schuman del 9 maggio 1950: questi e altri fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture, a loro volta illuminate da essi.
La fede è un dono che però va custodito e alimentato; la mia mi pare piccolina e fragile: come faccio a chiedere o guardare miracoli da tutte le parti? Se poi non li vedo mi gioco la fede!?
"Perchè i maschi sì e noi ragazze no?": le domande di una bambina alla mamma, la voce delle donne nella Chiesa.
La lettera con cui una mamma e un papà spiegano a loro figlio il motivo per cui hanno scelto di battezzarlo da bambino.
In questa nuova tappa del nostro percorso in preparazione al Sinodo dei giovani, abbiamo intervistato Christian, educatore che lavora spendendo il proprio tempo coi giovani e per i giovani, chiedendogli di parlarci dei loro punti di riferimento.
In un incontro promosso dall’Azione Cattolica di Milano si è provato a rispondere a questa domanda, nella consapevolezza che non esistono ricette preconfezionate, ma che è ancora possibile educare un adolescente alla fede.
I cellulari sono ormai parte del vissuto dei nostri ragazzi, serve allora non rimuovere questa dimensione ma entrarci dentro e cogliere le potenzialità di questi strumenti in ordine ad un vissuto di fede.
Anche sbattere la porta può essere un modo di uscire. A patto di non dimenticare che alla radice non ci siamo noi ma l'incontro con Cristo
“Ma tu ascolti sta roba??”, gli dico stupefatto. “No, non è che l’ascolto, l’ho cliccato per caso, però mi piace”.
Lì per lì nella mia mente l'ho giudicata. Ma se un giorno scorrendo quella foto trovasse il coraggio di lasciarsi guardare davvero...
Dalla paura di ammettere che sotto la noia apparente , ci sia la voglia di vivere con un senso, con una pienezza maggiore.
Il pieno diritto di giudicare definitivamente le opere e i cuori appartiene a Cristo.
Sempre più spesso, invece, quando la fede nasce in loro, lo fa per l’esperienza di essere stati oggetto di un amore eccedente e gratuito, capace di aprire l’inatteso che ci libera,
Ha ragione Tauran quando dice che le religioni non sono il problema, sono parte della soluzione. Solo che troppo spesso gli uomini non le conoscono
Come mai non riesci ad immaginare che il primo posto possa essere condiviso da Dio e da noi alla pari?”
"Quello che sento quando penso a Dio invece è una roba che mi riguarda, è mia, non so come dirlo… dipende anche un po’ da me”.
La Chiesa non esaurisce la presenza dello Spirito nel mondo, ma ne è la primizia garantita.
Una storia così, a un primo sguardo, non può che sembrare una tragedia senza senso scritta da un dio malvagio. Eppure...
Per la prima volta Giovanni - durante questa Pasqua - è come se fosse morto e risorto anche lui, assieme a Cristo e a suo papà.
«Ma come ti è venuto in mente di studiare teologia?». Quando me lo chiedono mi viene in mente una giornata di qualche anno fa...
A non cambiare è la fede, non il magistero. Il magistero cambia eccome. E se volete vi porto le prove.
“Se mi immagino che Dio chiama noi, le persone a credere allora penso che siamo tutti lì vicini a Lui che sta nel centro e noi li attorno siamo tutti vicini tra di noi, perciò dai, è un cerchio”.
E’ davvero cristiano mettere distanza rispetto ad un pubblico peccatore che mostra di voler ri-continuare sulla strada della fede?
Per evitare che anche Cristo diventi solo una devozione, un’etichetta, o peggio un portafortuna e finiamo per utilizzarlo come un amuleto o come una bandiera, come un totem o come una panacea.
Ha fatto voto di non chiedere mai niente a nessuno, tantomeno l'elemosina. Non tocca il denaro per nessun motivo. Non ha una casa. Non possiede nulla di nulla, a parte uno zainetto, un borsone da viaggio e gli abiti che indossa. Mica una barbona, però.
Non posso certo risolvere io il problema di Deborah. Mi limito a mostrare come dentro alla sua questione si nasconda la necessità di rivalutare il ruolo del piacere, sul quale spesso resta un atroce silenzio ecclesiale.
"Di una cosa sono convinto: se non partiamo dal loro vissuto, non si sono santi che tengano!”
Tra la ricerca di Alex e l’esperienza di Matilde c’è un passaggio di logica, da quella del patto a quella della gratuità.
La distanza tra Dio e l’uomo non sta nel suo stra-potere e nella sua perfezione logica, ma nel suo stra-amore e nella sua perfezione estetica, che ci attrae senza chiudere la nostra libertà.
Sono alla ricerca incessante, sotterranea e invisibile, di una fede da credere con il corpo, attraverso la testa, centrati sul cuore. Ce la faremo ad accompagnarli?