Le domande su chi ha la precedenza in Paradiso

Le leggi sul sostegno alla natalità e sul fine vita, i rapporti tra credenti e rifugiati a Mitilene di Lesbo, la figura del giudice Rosario Livatino, le dichiarazioni del segretario di Stato statunitense Mike Pompeo: questi i fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture, a loro volta illuminate da essi.
27 Settembre 2020

In un tempo di crisi e frammentazione, difficile da analizzare e per ora impossibile da sintetizzare, la lectio personale delle scritture domenicali, alla luce della cronaca quotidiana, fa risuonare in noi più domande che risposte. Pensiamo perciò sia utile proporvi, con le parole del poeta Rilke, di sostare un attimo in compagnia di queste domande soltanto: «vorrei pregarla di avere pazienza verso tutto ciò che è irrisolto nel suo cuore, e di sforzarsi di provare amore per le domande in sé, come se fossero delle stanze chiuse a chiave, o dei libri scritti in una lingua straniera. Non si affanni, dunque, per ottenere risposte che ancora non possono esserle date, perché non sarebbe in grado di viverle. Ciò che conta è vivere ogni cosa. Viva le Sue domande, adesso. Forse così, un giorno lontano – a poco a poco, senza accorgersene – vivrà già dentro la risposta» (Lettera a un giovane poeta, IV).

 

1^ LETTURA – Così dice il Signore: «Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere sé stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà» (Ez 18, 25-28).

«INIZIO VITA: in Giappone si reagisce all’emorragia demografica, causata dall’eccessivo tempo lavorativo e dai bassi stipendi, con un bonus di 5000 euro per gli under 40 che si sposano e che hanno un reddito complessivo non superiore ai 44000 euro. Qualche anno fa si era provato con il «New Angel Plan» (asili nido più economici) e oggi si aggiunge anche l’U-Turn: la ricerca di un impiego vicino alla propria casa di famiglia. In Francia, il congedo di paternità raddoppia a 28 giorni, in Italia a 5 giorni, anche se siamo ancora lontani dai mesi concessi in Svezia e Norvegia, Portogallo e Spagna. FINE VITA: anche Bert Keizer, tra i primissimi a praticare l’eutanasia in Olanda,e medico di una “Clinica del fine vita” oggi “Expertisecentrum Euthanasie”, avverte che “la preoccupazione per il ‘pendio scivoloso’ è comprensibile. Abbiamo iniziato con i malati terminali e cronici e siamo finiti con quelli psichiatrici, persone in diversi stadi di demenza, anziani con accumulo di disturbi e ora senza gravi malattie … Oggi facciamo eutanasie che quarant’ anni fa avremmo definito inaccettabili e impossibili”. Non sono questi esempi dai quali, ancora una volta, emerge il fatto che certe morti e certe vite sono determinate dalla nostra condotta e non certo da Dio o dalla Natura?».

 

SALMO – Fammi conoscere, Signore, le tue vie, / insegnami i tuoi sentieri. / Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, / perché sei tu il Dio della mia salvezza; / io spero in te tutto il giorno. / Ricordati, Signore, della tua misericordia / e del tuo amore, che è da sempre. / I peccati della mia giovinezza / e le mie ribellioni, non li ricordare: / ricordati di me nella tua misericordia, / per la tua bontà, Signore. / Buono e retto è il Signore, / indica ai peccatori la via giusta; / guida i poveri secondo giustizia, / insegna ai poveri la sua via (24).

«Soprattutto dopo l’incendio che ha devastato il campo di Moria a Lesbo, l’attività della piccola chiesa cattolica di Mitilene è ancora più importante. Sia per la prima accoglienza dei 22mila richiedenti asilo (a volte direttamente sulla spiaggia): “la chiesa rappresentava un luogo dove trovare normalità, pace, sicurezza. Ma sempre più spesso hanno anche iniziato a chiedere una funzione religiosa”. Sia per gli stessi volontari, come padre Martin Schneeberger che riconosce: “la loro fede rafforza la mia. Sono molto grato al Signore di poter assolvere questa missione”. O come l’insegnante di inglese e suddiacono Len Meachim che ricorda: “Nel tempo libero mi piaceva andare a fare jogging, pescare, nuotare. Poi ho visto come questi rifugiati sono arrivati dal mare, uscendo dall’ acqua camminando. Da quel momento non sono più riuscito a vivere facendo le cose di prima … La realtà è che questa esperienza ci ha cambiati, siamo diventati credenti in modo diverso … Mi colpisce il fatto che queste persone, dopo tutto quello che hanno vissuto nel loro Paese, e durante il viaggio, ora si trovano ad affrontare a Moria una situazione disumana. Ma vengono in chiesa e cantano con tanta speranza e tanta gioia ‘Come potrei non lodarti, Signore?’”. Veramente il Signore, nella sua bontà e misericordia, guarda oltre le superficialità della nostra vita di credenti e ci insegna le (Sue) vie giuste, spesso proprio attraverso quei poveri che altrettanto guida verso sentieri di giustizia…».

 

2^ LETTURA – Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a sé stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò sé stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò sé stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre (Fil 2,1-11).

«Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili -. Così diceva il giovane giudice di Agrigento Rosario Livatino, ucciso il 21 settembre di trent’anni fa e che cristiano credibile lo è stato indubbiamente. Nessuna rivalità o vanagloria in lui, nonostante il vicepresidente del Csm, Giovanni Galloni, lo definì «simbolo di intelligenza, di operosità, di incorruttibilità». Fu uomo di fede professata e vissuta, a partire dalla quale portava avanti il suo lavoro come un servizio, fatto di rigore, trasparenza, sobrietà ed umiltà fino alla morte (causata anche dall’aver rifiutato la scorta per non coinvolgere altre persone). Non è giusto dunque che egli, con il processo di beatificazione in corso, venga ‘esaltato’ e indicato come modello di abbassamento e di svuotamento di sé sino alla morte in croce?».

 

VANGELO – In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli» (Mt 21,28-32).

«Il segretario di Stato degli U.S.A. Mike Pompeo ha detto esplicitamente alla Santa Sede che, rinnovando l’accordo con la Cina – e quindi non intervenendo su quanto sta avvenendo a Hong kong o nei confronti della minoranza musulmana degli Uiguri – essa “mette in pericolo la sua autorità morale”. Probabilmente l’intento reale di tale presa di posizione è quello di dividere i cattolici statunitensi in vista delle prossime elezioni presidenziali. Ma, in ogni caso, il vangelo non è altrettanto esplicito nell’indicare come i “credenti religiosi che onorano Dio al di sopra dell’autocrate del giorno” – così li definisce Pompeo – potrebbero essere preceduti nel Regno dei Cieli proprio da coloro che, come i comunisti cinesi, sembrano in prima istanza opporre un netto rifiuto alla libertà della Chiesa e dei cristiani cinesi? Non è tale consapevolezza evangelica che guida la Chiesa anche nelle sue vie diplomatiche?».

 

2 risposte a “Le domande su chi ha la precedenza in Paradiso”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    “Non è retta la mia condotta, o non piuttosto la vostra?” Leggo una news: di un cimitero dove riposano i feti abortiti e che il cartello di ognuno sono indicati il nome della madre, e questo solleva rimostranze per il non rispetto di diritto alla privacy. Ci si pone la domanda: quando uno è uomo? Quando ha mani e piedi per camminare,fare,pensare avere anni o non averli?. Se questo fosse, ma non avesse vita non potrebbe essere che un fantoccio inutile; invece alche uno menomato di arti e un essere umano, anche esaltato come Gianardi, che se non fosse nato non conosceremmo, o come il fisico Stephen Hawking mente privo di tanto corpo! Quindi l’uomo è vita fin dal concepimento Dio e il Padre primo, la madre che lo custodisce nel suo grembo ha il dovere di custodirlo di chiamarlo figlio , di dargli un nome; lui è inerme, non si è reso presente autonomamente, è presente invece è stato messo alla porta,non voluto. Mano pietosa l’ha raccolto è posto in quella del Dio della vita.

  2. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Quanto siamo credenti ma credibili o ……credenti credibili, mi viene di aggiungere. Perché è proprio in tutto quanto facciamo, decidiamo, tendiamo come scopo che si diventa leggibili in modo da non deludere la verità. Ogni persona qualunque sia il suo stato nella comunità fatta di uomini/donne in cui si vive, si distingue per dei valori nei quali crede e spera, e questi diventano visibili e influiscono a dare un volto alla società tutta. Anche quanto di poco veritiero,di nascosto, di taciuto nel tempo evidenzia in concreto un miglioramento o peggioramento delle condizioni di vita dell’uomo e questo emerge proprio da come il più povero vive, da quanto è fatta salva la dignità della sua persona da chi governa, dalla comunità che approva le leggi, da chi detiene il potere di decidere, da coloro che conducono e si occupano di progresso in tutti i campi dove l’eccellenza è un traguardo. Sono convinta che se Dio è assente o presente faccia la differenza in bene e in male

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