In un recente testo che merita di essere rirpeso vengono analizzate la rilevanza del problema e le possibili soluzioni
Una metafora che tutti capiamo per interrogarci su come essere chiesa e parrocchia oggi
Alcune riflessioni sul senso attuale dell'insegnamento della religione, a margine di un recente incontro nazionale di formazione.
Giovani e adulti non intendono più formule centrali della comunicazione ecclesiale: poiché non ha senso continuare a ripeterle, serve un grande sforzo di novità e creatività.
Ma perché invece di lamentare la faticosa gestione di più parrocchie da parte dei preti, non si riflette sul contributo che potrebbero offrire le comunità coinvolte?
Come già nella costituzione apostolica "Praedicate evangelium", l'IRC mette alla prova la comprensione ecclesiale del rapporto con il mondo
Nel contesto europeo, tra processi educativi più secolarizzati ed altri maggiormente confessionali, l'aspetto culturale può costituire una sorta di "minimo comun denominatore"?
E' iniziata la preparazione all'Estate Ragazzi o al Grest da Nord a Sud tra fantasia, riflessione, formazione, gioia, collaborazione tra generazioni
L’insegnamento della religione cattolica (IRC) scisso tra le Costituzioni Apostoliche "Pastor bonus" e "Praedicate evangelium" a causa di un Codice di Diritto Canonico che forse, anche su questo punto, dovrebbe essere riformato...
La riforma della curia romana, dalla centralità della dottrina a quella della inculturazione missionaria e del previo ascolto dialogico, messa alla prova dalla collocazione in essa dell'insegnamento della religione
Non è facile per niente essere padri oggi, come non lo era ieri. Forse san Giuseppe qualcosa può ancora dirci, in questo tempo di faticosi tentativi di educare.
Ancora oggi moltissimi chiedono il funerale religioso: accompagnare il momento del lutto, pensando a ‘catechisti del congedo’, a cui affidare anche dei momenti liturgici, potrebbe valorizzare carismi e ministeri, aiutando a ripensare la parrocchia oltre la figura del sacerdote.
Anche la celebrazione delle cresime per adulti può essere l'occasione di fare esperienza di un senso di pienezza che costiuisce un assaggio dell'eternità
In seguito a un suo interessante commento, abbiamo chiesto a Sergio Ciminago di raccontarci un’esperienza di catechesi con i giovani sperimentata in parrocchia…
Dei limiti di catechismo e cammini di Iniziazione cristiana discutiamo ormai da tempo, ma finora abbiamo risposto cercando di ‘aggiustare’ le cose, senza ottenere i risultati sperati. E se provassimo a fare la rivoluzione?
Le reazioni a questo tweet di Papa Francesco mostrano quanta fatica facciamo ancora a credere in un amore gratuito che non chiede niente in cambio.
Un cammino per fidanzati per scoprire, attraverso il racconto di Genesi, come vivere la relazione secondo il sogno di Dio.
In tempo di quarantena, dobbiamo pensare a proposte per i bambini dell'iniziazione cristiana, senza però appesantire ulteriormente le famiglie.
Nel cambiamento d'epoca in cui siamo immersi, la sfida per la catechesi di Iniziazione cristiana (e non solo) è continuare a cercare, per approssimazioni successive, di raccontare il Vangelo nel modo più affascinante possibile a chi incrocia le nostre strade.
Si può parlare di santità, a catechismo, come orizzonte possibile anche per la vita quotidiana di un bambino di nove anni. Senza lasciarsi intrappolare dal “problema Halloween”.
Un invito a parlare ai genitori, una situazione poco favorevole e una storia che, in forme sempre diverse, si ripete. Troppo spesso.
Nel marasma di parole che affollano la quotidianità, rischia di rimanere sepolta anche la Parola di Dio. Provocare la riflessione, suscitare domande è una sfida a più dimensioni, che in diverso modo, come Chiesa, stiamo imparando ad affrontare.
Metti un gruppo di catechisti a lavorare sulle Beatitudini. E a chiedersi quale sia davvero il «risultato» del proprio lavoro
Com'è andata? Che cosa mettere in cantiere? Il confronto come buona occasione per approfondire la prospettiva di papa Francesco che chiede di valorizzare i processi, senza eccessiva preoccupazione per i risultati immediati
Credo, non credo, forse credo: emergono tutte le posizioni, e tutte si confrontano con franchezza, in un clima di ascolto ben oltre il tempo massimo
«Entro in chiesa col secondo gruppetto e c'è Igor, che come sempre non sta fermo un momento: lo guardo e lui, con gli occhi spalancati, mi consegna una domanda»
Abbiamo provato a chiedere ad alcuni ragazzi delle medie di descrivere la misericordia col linguaggio delle emoticon. Il risultato è interessante...
Nel documento dei vescovi un percorso che spinge oltre la pura motivazione sociologica nella richiesta dei sacramenti
Settembre è tempo di ripresa anche per i catechisti. A cui quest'anno i vescovi hanno consegnato uno strumento in più per ripensare il proprio servizio
“Professore, mi ha aperto una finestra luminosa, ma adesso ho ancora più dubbi di prima.
Succede ogni anno, quando proponiamo il gesto della lavanda dei piedi al di fuori della solennità della celebrazione: suscita sempre domande...
Sulla bambina battezzata dal Papa, figlia di genitori sposati solo civilmente. E su una prospettiva ecclesiale (e non individualista) dei sacramenti.
Un pomeriggio con un'attività molto concreta intorno all'albero di Natale. E una domanda e risposta di quelle che solo i bambini sanno tirare fuori
Ci sono parole che rovesciamo addosso ai nostri bambini con noncuranza, con la stessa facilità con cui diremmo buongiorno e buonasera
Sulla fatica di scoprire che i genitori ci fanno un grande dono quando si fidano di noi come compagni di viaggio per guidare i loro figli all'incontro con Gesù
Se la Chiesa è come un ospedale da campo noi catechisti siamo chiamati a fare molto di più che insegnare una dottrina