In seguito a un suo interessante commento, abbiamo chiesto a Sergio Ciminago di raccontarci un’esperienza di catechesi con i giovani sperimentata in parrocchia…
Dei limiti di catechismo e cammini di Iniziazione cristiana discutiamo ormai da tempo, ma finora abbiamo risposto cercando di ‘aggiustare’ le cose, senza ottenere i risultati sperati. E se provassimo a fare la rivoluzione?
Le reazioni a questo tweet di Papa Francesco mostrano quanta fatica facciamo ancora a credere in un amore gratuito che non chiede niente in cambio.
Un cammino per fidanzati per scoprire, attraverso il racconto di Genesi, come vivere la relazione secondo il sogno di Dio.
In tempo di quarantena, dobbiamo pensare a proposte per i bambini dell'iniziazione cristiana, senza però appesantire ulteriormente le famiglie.
Nel cambiamento d'epoca in cui siamo immersi, la sfida per la catechesi di Iniziazione cristiana (e non solo) è continuare a cercare, per approssimazioni successive, di raccontare il Vangelo nel modo più affascinante possibile a chi incrocia le nostre strade.
Si può parlare di santità, a catechismo, come orizzonte possibile anche per la vita quotidiana di un bambino di nove anni. Senza lasciarsi intrappolare dal “problema Halloween”.
Un invito a parlare ai genitori, una situazione poco favorevole e una storia che, in forme sempre diverse, si ripete. Troppo spesso.
Nel marasma di parole che affollano la quotidianità, rischia di rimanere sepolta anche la Parola di Dio. Provocare la riflessione, suscitare domande è una sfida a più dimensioni, che in diverso modo, come Chiesa, stiamo imparando ad affrontare.
Metti un gruppo di catechisti a lavorare sulle Beatitudini. E a chiedersi quale sia davvero il «risultato» del proprio lavoro
Com'è andata? Che cosa mettere in cantiere? Il confronto come buona occasione per approfondire la prospettiva di papa Francesco che chiede di valorizzare i processi, senza eccessiva preoccupazione per i risultati immediati
Credo, non credo, forse credo: emergono tutte le posizioni, e tutte si confrontano con franchezza, in un clima di ascolto ben oltre il tempo massimo
«Entro in chiesa col secondo gruppetto e c'è Igor, che come sempre non sta fermo un momento: lo guardo e lui, con gli occhi spalancati, mi consegna una domanda»
Nel documento dei vescovi un percorso che spinge oltre la pura motivazione sociologica nella richiesta dei sacramenti
Settembre è tempo di ripresa anche per i catechisti. A cui quest'anno i vescovi hanno consegnato uno strumento in più per ripensare il proprio servizio
“Professore, mi ha aperto una finestra luminosa, ma adesso ho ancora più dubbi di prima.
Succede ogni anno, quando proponiamo il gesto della lavanda dei piedi al di fuori della solennità della celebrazione: suscita sempre domande...
Sulla bambina battezzata dal Papa, figlia di genitori sposati solo civilmente. E su una prospettiva ecclesiale (e non individualista) dei sacramenti.
Un pomeriggio con un'attività molto concreta intorno all'albero di Natale. E una domanda e risposta di quelle che solo i bambini sanno tirare fuori
Ci sono parole che rovesciamo addosso ai nostri bambini con noncuranza, con la stessa facilità con cui diremmo buongiorno e buonasera
Sulla fatica di scoprire che i genitori ci fanno un grande dono quando si fidano di noi come compagni di viaggio per guidare i loro figli all'incontro con Gesù
Se la Chiesa è come un ospedale da campo noi catechisti siamo chiamati a fare molto di più che insegnare una dottrina