La miniera di Cogne e il capitolo 28 del libro di Giobbe da cosa sono accomunati?
Chi sceglie la vita cristiana con autenticità non lo fa sottomettendosi al volere di un Dio che chiede obbedienza in vista di una ricompensa, ma perché ha scoperto che non c'è niente di meglio per la propria vita che vivere così.
La riforma liturgica, la figura di Lidia Menapace, la carità secondo Fedez, il caso degli embrioni congelati: questi i fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture.
In seguito a un suo interessante commento, abbiamo chiesto a Sergio Ciminago di raccontarci un’esperienza di catechesi con i giovani sperimentata in parrocchia…
Maradona ha messo in piazza le sue e le nostre fragilità, ci ha ricordato il nostro lato debole e oscuro, l’unico per cui meritiamo di essere salvati.
La marca degli occhiali che il nostro Dio usa si chiama Benevolenza e la rinomata ditta produttrice, si chiama Misericordia.
Se mi consentite di usare questa simbologia, per me Dio è come una calamita
“Professore, mi ha aperto una finestra luminosa, ma adesso ho ancora più dubbi di prima.
Ci accorgiamo che per loro Dio sta dove c’è un’emozione che sa di vita, una sorpresa che smonta quanto gli adulti mostrano loro ordinariamente, una esperienza fuori asse che apre il senso gratuito dell’essere al mondo.
La frase sul timor di Dio è solo una metafora per indicare come l'uomo resta comunque sempre alla sua presenza, che è radicalmente una presenza di amore invincibile.
La questione è se qualcuno su questa terra possa permettersi di giudicare il cuore e la mente di un altro. Il cristianesimo ha sempre riconosciuto che il giudizio sulla persona va lasciato a Dio.
Il male nel cristianesimo si vince" assumendolo", non allontanandolo da sé! Si vince "amandolo", non odiandolo, come fa appunto Dio.
E se fosse ora di pensarlo invece come il di più che, partendo dal piacere, attraverso la pace e la gioia ad esso collegati, ci apre l'esperienza della felicità dell'amore?
"La libertà dell'uomo è una cosa seria. Molto seria. Nessuno sa davvero fino a dove arrivi. E se fosse l'indizio più vero, in noi, che Dio esiste e ci ama con un incredibile interesse disinteressato?"
Essere nel tempo e vivere di eternità significa stare coi piedi nel presente perché attraverso questa nostra presenza, il presente senta l'eternità che ci portiamo dentro.