Per l'esito del cammino sinodale italiano non sarà indifferente comprendere e scegliere quale stile di missione può e deve caratterizzare la Chiesa italiana
Il cristiano è un cercatore che si è fidato e continua a fidarsi
Lo scorrere della vita, tra lavoro amore e famiglia, si costella sempre più di "forse" quante più sono le "ferite" che la segnano. Ma "forse", appunto, è questo il bello di una vita alla "ricerca di qualcosa"...
È giusta l’accoglienza per le persone, ma è possibile usarla anche per pensieri diversi, dagli esiti divergenti dal consueto, senza espulsioni, estraneità, allontanamenti.
Geografie della Parola /5: in un piccolo borgo della Creuse francese, la casa di un filosofo e la domanda evangelica: «Perché non capite?»
Geografie della Parola / 4: a New York, nella sede dell’Onu, dentro una piccola stanza, una domanda si fa incalzante: «Voi, chi dite che io sia?».
"La parabola ci deve turbare. Se la ascoltiamo e non ci sentiamo turbati c’è qualcosa che non quadra nella nostra morale" (Amy-Jill Levine)
L’impressione che ho è che il problema sia posto male, e che tutte queste posizioni partano dal presupposto che la verità sia un “quid”, più o meno oggettivabile, o mai oggettivabile.
La strana coppia "ricerca e verità": se c'è la prima non c'è la seconda? Se c'è la seconda non c'è la prima?
Gli appunti sul confronto di lunedì scorso promosso da vinonuovo.it come Gruppo di ascolto sinodale
Quale spazio di ascolto hanno i cercatori nella fede e nella postmodernità?
Il vangelo che narra il ritorno alla Vita di Lazzaro ci svela anche quanto Dio si è incarnato in tutta la nostra umanità
Anche in una festa che sembra mettere a tema la geografia, si può provare a parlare di tempo e storia. Lo spunto viene dall'annuncio del giorno di Pasqua.
Il mistero trinitario ricorda che la fede, come l’amore, non è fissità, ma ricerca continua. E persino 'gioco'.
Suggestioni dal brano di Giovanni, in cui l'apostolo incredulo non è poi così incredulo
Gesù torna a casa e si rivela tra la sua gente: dice di essere lui “il lieto annuncio ai poveri” profetizzato da Isaia. “Ma chi si crede di essere?”.
Tre episodi apparentemente lontani per ricordare che la nostra vita può avere il dono di incontrare maestri.
Ascoltare la nostra fame, dare udienza alle direzioni interiori, per rinunciare agli ingombri e far spazio alla vita vera, come invita il Vangelo di oggi, in assonanza con una poesia dello scrittore svizzero Alberto Nessi.
Il Centro Universitario Cattolico mette a bando borse di studio post lauream da 6.000 euro l’anno: qualcosa forse non torna in CEI nella concezione della ricerca, della cultura e del lavoro equamente retribuito
Il presidente della Pontificia Accademia della Vita, monsignor Paglia, e il sociologo Luigi Manconi dialogano sui possibili sentieri, percorribili insieme, quando ci si confronta sulle questioni fondamentali della Vita.
«Servirmi solo della mia lingua e del mio modo di pensare, significherebbe rinunciare a priori a una vera comprensione dell’altro. Se, invece, si giunge a pensare in più lingue, si può avvertire spesso una sintonia dove un altro s’attende una cacofonia»
Sant’Agostino intrepreta il “campo” dove si trova il tesoro nascosto, come il nostro cuore.
La miniera di Cogne e il capitolo 28 del libro di Giobbe da cosa sono accomunati?
Come una studentessa di 19 anni percepisce oggi il bisogno di senso e il rapporto con le risposte religiose.
Nei giorni della consegna dei primi vaccini anti-Covid, è importante ricordare quanto avveniva fino a quarant'anni fa nella lotta contro il vaiolo