Io ricerco e vivo per ricercare

Come una studentessa di 19 anni percepisce oggi il bisogno di senso e il rapporto con le risposte religiose.
2 Febbraio 2021

C’è veramente bisogno di qualcosa in cui credere? Un’illusione perenne, costante e insormontabile della nostra civiltà?
Bisogno di credere nel cosiddetto “Dio”? Quel qualcosa o qualcuno che si trovi al di là del mondo, al di là dell’immaginabile, che dia un senso alla vita – così indecifrabile – dell’essere umano.

L’insoddisfazione umana non ha limiti, come cita lo stesso Schopenhauer: la vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente tra il dolore e la noia, passando per l’intervallo fugace, e per di più illusorio, del piacere e della gioia.

Molte persone manifestano un’esplicabile scontentezza nei confronti della vita, anche se apparentemente non pecca di mancanze: bella moglie e bambini, bella casa, bel lavoro, bella automobile etc., in sintesi, un’infinita serie di cose belle. Ma allora cosa crea quel costante senso di vuoto che, almeno una volta, ognuno di noi ha provato?

Apriamo e richiudiamo le palpebre ad una velocità tale da non permetterci di riconoscere la bellezza di ciò che ci sta attorno. Una foglia che si posa sul marciapiede ai piedi di un’anziana signora, la stessa che chiede aiuto al giovane ragazzo con gli auricolari per attraversare la strada; un uomo in camicia pronto al meeting pomeridiano, che si divincola tra la folla con la sigaretta consumata tra le dita e gli occhi spenti tipici di chi non sorride da una vita.
E il tempo va, scorre veloce, e ci fa sembrare così insignificanti, inutili e piccoli. Perché? Perché dobbiamo proseguire senza fermarci? Senza chiederci il motivo di tali azioni? Continuare e far scorrere tutto sulla nostra pelle, restando immobili… come il primo fiocco di neve della stagione.

Ho 18 anni, quasi 19, eppure nessuno mi ha mai posto una tale domanda. Interrogarsi sul senso della vita mi sembra qualcosa di innato, semplicemente incontrollabile; la mente umana inconsciamente tende costantemente a quel senso di ricerca, non ci si può fare nulla, e ahimè mi spiace ammetterlo ma penso sia giusto così.
Sa prof, per come sono fatta, limito il più possibile l’aspetto accondiscendente classico dell’essere umano, non mi piace, anzi lo detesto proprio. Io ricerco e vivo per ricercare, non mi basta una casa bella o una vita agiata per non pormi più certe domande, non risiede lì l’appagamento.
Come una ragazzina viziata, che sogna la nuova borsetta Chanel e che dopo l’acquisto trova altro su cui posare gli occhi… mi ritrovo in bilico tra l’accontentarsi e l’esplorazione.

È sensata la continua ricerca, ma è insensata la credenza in un qualcosa che possa colmarla pienamente.
La Religione per molti ha rappresentato la soluzione a questo “arcano”, il canonico Dio che crediamo di amare e sostenere. Io non sono d’accordo ma ognuno di noi per salvarsi dall’oblio ha il diritto di credere e sperare in qualsiasi cosa voglia.

Mi permetto di aggiungere un’ultima riflessione: tali domande le reputo espressioni di bisogno connaturale dell’uomo, per questo motivo le ritengo vane di risposta fissa o costante.

Come per Mr.Tao, del corto di Bruno Bozzetto, la vetta della montagna costituisce solamente una tappa della sua continua indagine. Arriva perfino alla rappresentazione divina, eppure non gli basta… io come il piccolo Tao, non mi basto mai.

Silvia, 5 liceo artistico

4 risposte a “Io ricerco e vivo per ricercare”

  1. BUTTIGLIONE PIETRO ha detto:

    Il sig.Beretta cita Marta. Si potrebbe pensare che in un cammino di ascesi le ‘opere’ non servano. Errore!
    Meister Eckhart arriva a sostenere che Marta è più perfetta di Maria! ( Cfr pag 56 e segg libro citato). Ma avverte che sarebbe grave errore credere che x accedere alla santità occorrano opere, le opere devono invece essere frutto naturale dell’ESSERE santi, di vivere con e IN Dio. Non ciò che si deve fare, ma ciò che si è.

  2. Francesca Vittoria vcentini ha detto:

    Una risposta, e l’esempio esiste in quella parabola del giovane che chiede a Gesù cosa dev fare di buono per ottenere la vita eterna…..Risposta:” Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti…Quali? Non uccidere,non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso”..Ho sempre fatto tutte queste cose….risposta: Se vuoi essere perfetto, va, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi” In questa parabola molto concreta direi vi è un suggerimento anche per avere risposte altre, le più esigenti e comunque quelle che ogni persona ha e diverse. Mi sembra che più che trovarle da altri, queste si ottengono vivendo secondo le nostre scelte, che esprimono anche la disponibilità a “dare” di se stessi per capire gli insegnamenti.Fare ricerca vuol dire applicarsi a un lavoro, cercare X trovare

  3. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Sembra questo un vivere in una continua attesa, tensione costante stato d’ansia a cercare una appagante risposta . Dio esiste per quelle persone che fanno esperienza di fede in Lui. ed è solo trovando Lui che si può capire se la vita ha senso oppure se bisogna inventarsi un motivo. Per come sta girando il mondo direi che sono molti di più quelli che si danno o creano una ragione personal di altri che seguono un credo secondo le Scritture. Inoltre non è detto che sia per tutti percorrere la stessa via e trovare quelle risposte che si va cercando, e vivendo e facendo scelte libere, che se uno si pone domande, può trovare risposte.mUsare Dio com un idolo, mi sembra fargli torto, per il semplice fatto che Egli è stato veramente in carne ed ossa, ha vissuto, fatto opere, insegnato rispondendo a tanti perché che un uomo si pone,ha accettato di sacrificare la sua vita per arrivare a

  4. BUTTIGLIONE PIETRO ha detto:

    Carissima!
    Dall’alto dei 60 anni che ci separano ti consiglio qs libro:
    Meister Eckhart e altri 1
    L’anima e Dio sono una cosa sola
    L’autore è uno che di domande e ricerca si è nutrito tutta la vita, Vannini..
    Ma al confronto il Meister E. è una vera bomba da avvicinare con cautela e ..cuore e mente open..
    Buona lettura!

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