La via del Calvario facendoci toccare dalla vita del mondo
Essere umani vuol dire misurarsi con le scelte: quelle semplici, immediate, e quelle che scuotono, spingono a mettersi in discussione e a prendere decisioni che ci fanno oltrepassare la tentazione di restare ‘parcheggiati’ nell’immediato e nell’ipotetico.
Nella festa dell'Assunta, alcune parole del cardinal Martini possono aiutarci a cogliere il senso profondo di una festa che guarda oltre il tempo.
Il funerale di Silvio Berlusconi nel duomo di Milano, l'omelia di Delpini e il ruolo della Chiesa italiana nell'oggi del paese
Entriamo nei giorni che ci fanno camminare tra i drammi e le incertezze del nostro tempo, per scoprire “orme di risurrezione, in mezzo alle voci affannate della quotidianità.
Cristo chiede di deporre al centro del nostro essere, fragile e mortale, il seme della sua stessa Vita: quel Dio che è Padre, che ci genera e mette al mondo, è Colui che ci attende per essere destino e stupore.
Nel cammino verso la Pasqua, dopo il tema dell’acqua viva che Gesù Cristo dona al credente in lui, la chiesa ci fa meditare sulla luce, o meglio, sull’illuminazione, azione compiuta da Gesù affinché noi vediamo e siamo strappati dalle tenebre.
La Quaresima rivela la nostra penombra e la nostra solitudine, accende un desiderio che si converte in preghiera: buio che invoca luce, solitudine che invoca compagnia, morte che invoca vita. Attesa di un Tu che plachi la sete dell’anima
“Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.” (Mt 17,8)
Iniziamo i giorni impervi verso la Pasqua: l’invito è a non viverli come un tagliando annuale ma come un rischio, un imprevisto: il paradosso, appunto, dell’Amore che ci provoca ad andare ‘oltre’.
Vivere il nostro tempo difficile provando, ancora una volta, a lasciarci ispirare dal Vangelo
Per continuare la riflessione sulla Messa: qualche proposta...
La Messa oggi, la comunità, la preghiera, lo stupore, la resurrezione di Cristo: l'intervento di un sacerdote su una questione attuale
Spunti dall'enciclica 'Laudato sì' (e da Madeleine Delbrêl) per vite più autenticamente umane e più profondamente evangeliche
Tra 'Corpus Domini' e festa del 'Sacro Cuore': cosa dicono a noi, oggi, queste feste?
Verso Pentecoste, ricordandoci che lo Spirito ci invita a non dimorare nel nostro io.
Una pagina del Vangelo, le nostre categorie di bene da rivedere e il valore dell'esperienza
Sei vicende, sei storie, sei esistenze. Raccolte nella memoria di chi affronta il dolore della morte di una persona cara. Consegnate al mistero della passione e morte di Gesù. Affidate alla speranza della Vita autentica.
Laici, clero, sinodalità, autonomia di pensiero, fraternità, preghiera: alcuni nodi che richiamano una pagina degli Atti, a seguito della visita pastorale in una grande città
L'Avvento non è il conto alla rovescia che porta al Natale, né un tempo per consumare ogni giorno una cosa diversa, ma è uno spazio di apertura, di nuovi inizi, di stupore, di ricerca del volto di Dio
L'obbligo di green pass per i luoghi di lavoro ha aumentato una componente (non maggioritaria) di malessere sociale, che però c'è: esso si mescola con i temi della libertà, responsabilità e paura. Da qui dobbiamo anche provare a creare occasioni di reciproco ascolto, tenendo sempre presente il cardine del bene comune.
Il 16 luglio di 76 anni fa fu effettuato il primo test nucleare. Oggi, si può dire che il possesso di armi nucleari è semplicemente immorale?
La pubblicazione del video della funivia del Mottarone ci pone, ancora una volta, il tema dello sguardo, del rispetto, della curiosità, insieme a quello dell'educazione
Una sera, in un cortile di un grande palazzo, un parroco e sei fedeli, di diverse lingue e nazionalità, pregano il rosario... e si intravede la bellezza della fede di oggi
La salita di Gesù al Calvario e la vita quotidiana di una parrocchia di città....
La Quaresima non ci chiede di indossare maschere da penitenti contriti, ma ci chiede serena pazienza ed esercizio di libertà.
Una vita consumata perchè consegnata e donata, giorno per giorno: il martirio è solo l'atto finale di una vita vissuta così.
Come Israele nel deserto, siamo chiamati a fare memoria di quanto abbiamo vissuto, per abitare con speranza le terra del futuro, come creature aperte al nuovo
Che valore ha l'esilio che stiamo vivendo per un sacerdote, che non celebra più con la comunità presente? Forse, prima che una condizione da cui liberarsi, è un invito a riconsiderare il ministero come un fare strada con gli uomini e le donne che accettano di lasciarsi interrogare da Gesù e dalla vita.