In questo tempo di contagio e quarantena possiamo vivere la Passione sentendoci interpellati e coinvolti, oppure da spettatori passivi, tenendo uno sguardo sulla vita dall'alto di una finestra, come si augurava Fernando Pessoa
Dobbiamo avere il coraggio di sentirci parte del dolore del mondo per poter scorgere una speranza, come ci chiama a fare il Vangelo di questa domenica, in eco con un bellissimo testo di Umberto Saba, "La capra".
Questo primo Dantedì è indetto il 25 marzo, giorno dell'Annunciazione: Dante sarebbe contento di vedersi dedicato un giorno mariano?
Il vangelo del 'cieco nato' spezza il legame tra peccato e punizione, smentendo un Dio costruito secondo i nostri pensieri e così simile a noi; di questo cantava anche Mario Luzi.
In una Domenica ovunque senza Messa, il Vangelo ci rassicura: possiamo incontrare il Cristo in ogni luogo, perché ciò che conta non è lo spazio, ma il desiderio di vita vera, come ci ricorda anche una poesia di Edgar Lee Masters.
Siamo chiamati a superare la tentazione di vivere appartati, immergendoci nella vita, perchè l'immobile è sterile, come diceva Calvino ne "Le città invisibili".
In questa domenica per molti senza Eucarestia, il Vangelo ci educa alla fortezza e all’umiltà, come cantava anche la poetessa Antonia Pozzi nell’aprile del 1933.
C'è un arte dell'affidamento e del lasciar andare che dovremmo tornare a coltivare in una società che pretende il controllo su tutto. Affidarsi e fidarsi, come ci insegna il vecchio Simeone del Vangelo di oggi e come cantano alcuni versi di Giorgio Caproni.
Secondo il Vangelo, i Magi non fanno che una sosta davanti al Bambino, per poi ritornare al loro ordinario. Così faremo anche noi, cercando di vivere il nostro quotidiano per 'un'altra strada', senza perderci d'animo, come canta una bella poesia di Wisława Szymborska.
All'inizio di un nuovo anno e di un nuovo decennio, abbiamo bisogno della benedizione di Dio, come accadde a frate Leone, che in un momento di fatica chiese una benedizione a Francesco.
Buon Natale a te, perché è qui, nel tuo luogo, nel tuo tempo, nella tua vita che la parola può compiersi. Oggi, non domani, non ieri.
Giuseppe ci dice che disinnescare i conflitti, non alimentare rabbia e frustrazione sono vie per incontrare il Dio-con-noi, come accade anche a Jack, personaggio di un celebre romanzo di Ken Follet
Dare fiducia alla vita, scrutare la realtà che scorre e supera le nostre aspettative: è l'invito del Vangelo di oggi, che risuona accanto a una poesia di Rainer Maria Rilke.
Cosa dice oggi a noi, uomini del ventunesimo secolo, la festa dell'Immacolata? Ci aiuta nel rispondere una poesia di Franco Arminio.
Forse il nostro compito è quello di provare a cucire e ricucire con pazienza, lasciando lo strappo allo Spirito, secondo il Vangelo di oggi, messo in dialogo con un testo della poetessa Antonella Anedda.
Uno sguardo delicato e profondo sulla vita di Maria nell’ultima opera di Mariapia Veladiano, «Lei». Una donna diventata nella tradizione e nella riflessione cristiana un nome “collettivo” e che ora l’autrice ci invita a riscoprire
Nelle nozze di Cana c'è anche il racconto di un amore che dà sapore alla vita, come il vino... e come cantava Primo Levi in una sua poesia.
Con Mario Rigoni Stern il racconto di un'epifania di pace nel mezzo di una guerra. Protagonisti alcuni uomini dell'Oriente con una stella sul cappello anziché in cielo
Entriamo nel 2016 accompagnati da alcuni versi di Mario Luzi: dopo aver visto e adorato, non si può rimanere nella stessa vita di prima; occorre persino un verbo nuovo come «flagrare
A Natale il cristiano sa che non è il nulla ad essere con noi, ma un Bambino... a differenza di quello che credva un personaggio di Hemingway
La rilettura di Rilke del grande inno mariano: «E mi ha trovato, pensa! E per mio amore, ha dato ordini da astro a astro»