La Madre di Dio di duemila anni fa, la piccola Neve del Mesolitico, la mamma malata di Alzeimer oggi: tutto "si tiene" in Cristo.
La tradizione, nata come “consegna di patrimonio” da una generazione alle altre successive, forse non è altro ormai che una gabbia
I messaggi lanciati da comunità e gruppi che hanno portato la sofferenza di questo 2020 dentro i loro presepi
Paura e sconcerto nella Diocesi di Pungitopo dopo la promulgazione del decreto comunale che impone il presepio nelle abitazioni private e negli edifici pubblici
Vorrei mettere tutti i nostri bambini nel presepe vicino a Gesù, con l'augurio e la preghiera che crescano insieme. Sarà un'esperienza gioiosa, ogni tanto costerà fatica, ma se diventeranno amici fin da piccoli, Gesù non mancherà di farsi trovare.
"Lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo".
Vorrei che non si discutesse sulla bontà di fare o no il presepe, ma su come far sì che diventi spontaneo cercare in ciascuna identità religiosa una ricchezza.
Nella cartoleria l'«area natalizia» era ben fornita, ma... È vero, non posso risolvere nulla, però posso fare qualcosa. La mia parte.
Una riflessione sui presepi troppo rasserenanti, che fanno sentire in paradiso e dimenticare che la lotta con il male non è finita
...intorno al lavoro, nella Chiesa e per la Chiesa, tra un'imprecazione e un proverbio di consolazione
Un invito a osservare quali altri segni cristiani ci mettiamo in casa. Perché non estendere il dibattito sull’assenza del crocifisso alle abitazioni private?