Via il nome di Gesù dalla recita natalizia in una scuola, sostituito con “cucù”! Sembrava di essere arrivati indenni quest’anno rispetto alle solite questioni, invece ad un passo dalla vigilia ecco la trovata banale in un istituto di Padova. Banale perché, oggettivamente, senza Gesù quale altro Natale esisterebbe? Attenzione! Sono a rischio per il prossimo anno pure gli alberi di Natale e i pupazzi di neve, non perché siano pericolosi, ma perché potrebbero nascondere origini cristiane altamente contagiose. Infatti, da qualche altra parte è stato persino bandito Babbo Natale, perché qualcuno si è accorto che, secondo tradizione, si tratta di San Nicola. “Non c’è più religione!”, possiamo davvero dirlo, rimangono solo le ideologie da un lato e il relativismo dall’altro, cioè l’intransigenza e il nulla. Quel che è peggio, è che tutto questo si insinua sempre più nelle scuole, subdolamente travestito da tolleranza e rispetto, celando ignoranza. Ma come si fa ad insegnare tolleranza e rispetto mettendo al bando qualcosa? Al contrario abbiamo visto studenti non cristiani fare con gli altri il presepe, pregare e realizzare le recite, e pure le loro famiglie contente.
Negli ultimi 40 anni è stato sempre più evidente come si sia andato perdendo il senso del Natale. La nostra società ha dimenticato il vero festeggiato, ha messo da parte Colui che sta all’origine del Natale, come se tutti per il nostro compleanno facessero i regali ad un nostro parente o ad un amico anziché a noi! Eppure, oggi, non ci sarebbero presepi, alberi, luci, Babbo Natale, panettoni, auguri, vacanze, se più duemila anni fa Dio non si fosse fatto uomo. Così come “l’uomo in croce” fa paura a qualcuno nelle scuole, ora fa tremare persino un “bambino in una mangiatoia”. Ma a chi veramente?
Tranne che nella tragicommedia “Natale in casa Cupiello”, raramente ho sentito bambini o ragazzi affermare che il presepe non piace, neanche ai non cristiani e questo perché il messaggio che trasmette è semplice e arriva al cuore soprattutto di chi non ha sovrastrutture. Chi lo guarda con gli occhi innocenti vede una famiglia in difficoltà che trova sostegno dall’umile gente del posto, vede un bambino tra mamma e papà senza una vera casa, vede un neonato “al freddo e al gelo”, vede persone di origini diverse ritrovarsi in una notte stellata per un felice evento. Poi c’è pure qualche angelo, messo lì, che non dà fastidio a nessuno, anche perché le figure angeliche o similari si trovano in diverse religioni. Certo il bambino è Gesù, il fondatore del cristianesimo, la mamma è la Vergine Maria, che però sono riconosciuti significativamente, per esempio, nella religione islamica.
Allora il problema qual è? Anzi di chi è? Non certo gli studenti che si difendono da sé con le armi del cuore, della cultura, dell’intelligenza, del dialogo in famiglia, della riflessione critica in classe, del senso religioso innato, della spontaneità e della fantasia. Forse la paura di un “bambino nella mangiatoia” è degli adulti, di coloro che non sono capaci di inginocchiarsi davanti ai piccoli, ai poveri, agli umili, agli ultimi, facendo così il più nobile dei gesti umani. E se questo gesto lo fa un Dio, non ci sono re che tengano e neanche docenti che possano pensare di essere re!
Come la guerra ha tratto foraggio da nuova tecnologia, dato vigore al potere, e’ sempre l’uomo che ha deciso. Chiamare progresso il raggiungimento di obiettivi contando sulla inesauribile creativita, se le sofisticate tecnologie sono strumenti di morte, sempre e’ la mente umana che le ha create, ad avere anche responsabilità. E’ dunque anche volere del popolo essere artefice di Pace, così come responsabilità se la guerra continua;, non c’è Capo di Governo che potrebbe imporre la sua sola volontà di fronte al NO popolare; e decidere in nome di una giustizia che diventa morte di molti. Se così e, è un mondo senza Dio, altrimenti sarebbe il cammino.nel la sua Parola che realizzerebbe la Pace. Con la guerra si condanna un altro fratello a morte, e si è responsabili. La vita umana e cosa sacra a Dio ,. Non è forse meglio cedere qualcosa ragionare, e lasciare al tempo e a Dio un altro modo per fare e raggiungere la giustizia!?
Buongiorno. Purtroppo non c’è più religione sembra una frase precostituito ma è la realtà . Se in 3 ore questo bambino nella stessa chiesa, nasce 3 volte…..per 3 celebrazioni , il senso spirituale, del natale si è perso già all ‘ interno delle istituzioni clericali, ai nostri ragazzi viene proposta una dinamica sociale usa e getta, un relativismo esistenziale dipinto da una libera espressione del proprio io. Si è barattato il presepe con un telefono o una psp abolendo il discernimento del cuore e della mente.
Cristo Gesù è un temibile avversario per quelli uomini che hanno e gestiscono il potere perché Lui predica di la Pace, non quella che vuole le armi che arruola “uomini” a ucciderne altri, reazione cieca in luogo ad altre vie che l’intelletto potrebbe suggerire. Semina così morti che non potranno godere di alcuna Vittoria.Questo Natale vede fare cucù’ più’ conflitti, carneficina di esseri umani a cielo aperto, Sperpero di denaro speso per esibire supremazia, padronanza in campo e l’euforia del l’uccidere contagia perfino il comune cittadino, ogni uomo che muore e una sconfitta non solo negli ospedali. Questo Natale sembra una realtà somigliante a fiction raccontata ne “ilSignore degli Anelli ,perfino la Natura muove a vendicare il proprio stato di degrado, il sole dardeggia ma brucia a sua le piante, il calicantus sul balcone e secco e doveva fiorire a Natale. Speriamo e preghiamo nella clemenza e soccorso del Re di Giustizia e Pace