Continua il confronto sinodale con i lettori di Vinonuovo sulla proposta di una piccola rivoluzione nei cammini di catechismo delle comunità cristiane. In questo contributo viene affrontato il tema dell'impronta catecumenale.
In seguito a un suo interessante commento, abbiamo chiesto a Sergio Ciminago di raccontarci un’esperienza di catechesi con i giovani sperimentata in parrocchia…
L’idea e la prassi del perdono è quella che mi sembra più adeguata per comunicare a un giovane e a un adulto la complessità e le difficoltà attuali della fede nell’amore.
È assolutamente giusto e condivisibile ripensare i cammini di iniziazione cristiana, ma altrettanta attenzione non deve essere posta ai contenuti che in essi andremo a trasmettere?
Dei limiti di catechismo e cammini di Iniziazione cristiana discutiamo ormai da tempo, ma finora abbiamo risposto cercando di ‘aggiustare’ le cose, senza ottenere i risultati sperati. E se provassimo a fare la rivoluzione?
La scelta di Cameron Diaz, il ddl Zan, le figure di John Hume e Franco Rodano, il CCC e l'immigrazione, la barca di Giuseppe Valrosso per i bimbi autistici, i verbali desecretati del CTS, la polemica sul Vaticano II: questi i fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture, a loro volta illuminate da essi.
Quando vescovi e cardinali, dissentono dal Catechismo della Chiesa cattolica, le cose si complicano.