Una riflessione e una testimonianza importante di Edith Bruck in occasione della Giornata della Memoria
Fragilità e disagio mentale sono “privilegi” per gli italiani: gli stranieri sono solo delinquenti. Anche l’informazione è complice nell'alimentare pregiudizi
Un semplice fatto di cronaca diventa l'occasione per dare sfogo agli aspetti peggiori della nostra natura...
I clochard morti per il freddo, il supermatismo bianco, i femminicidi, la vicenda Bose, la malattia di Huntington, il fenomeno della tratta: questi i fatti di cronaca che, riletti alla luce delle Scritture, ci interrogano su come non dare scandalo emarginando il prossimo.
Mario Draghi e Aleksej Navalny, la comunità di Bose, il 'caso' di Rimini e di Cassino, la morte di Armido Rizzi e le morti per disperazione negli U.S.A.: questi i fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture, a loro volta illuminate da essi.
Intravvedo nelle proteste di questi giorni quella tendenza gnostica e manichea a separare il bene dal male, come se si potesse purificare la memoria collettiva, semplicemente cancellando ciò che è brutto, sgradevole, orrendo.
La Cattedrale della Vittoria a Mosca, la regolarizzazione dei braccianti, la figura del cardinale Zen, la polizia statunitense, la truffa dell’accoglienza nel bergamasco, le statue ‘aggredite’: questi e altri fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture, a loro volta illuminate da essi.