Per l'esito del cammino sinodale italiano non sarà indifferente comprendere e scegliere quale stile di missione può e deve caratterizzare la Chiesa italiana
Giovani e adulti non intendono più formule centrali della comunicazione ecclesiale: poiché non ha senso continuare a ripeterle, serve un grande sforzo di novità e creatività.
Lo strumento di lavoro per il prossimo sinodo si pone già a livello di struttura del testo sotto l'egida del Concilio Vaticano II e, nello specifico, di "Gaudium e t spes". Che sia di buon auspicio?
È da poco nelle librerie un interessante saggio di Francesca Perugi, che ricostruisce gli appassionanti e difficili anni martiniani (1986-1993) di guida del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa: una lettura utile per capire la Chiesa di ieri e quella di oggi.
Benedetto XVI - su Vetus Ordo, Amoris laetitia ed Evangelii gaudium - secondo mons. Gänswein...