Il problema non è che l’on. Fontana piega l’«ama il prossimo tuo» di Gesù nel senso di amare prima gli italiani. Il problema è che nessuno a sinistra o nel cattolicesimo democratico gli ricorda che quel detto si radica in Levitico 19,34 e chiede di amare al contempo lo straniero!
Che la Cei sia pro reddito di cittadinanza si può capire, nonostante i rischi di truffa e d'assistenzialismo. Ma siccome quei soldi vengono dalle tasse (di chi le paga), sarebbe bene "scomunicare" gli evasori almeno quanto i divorziati risposati. E magari chiedere la patrimoniale
Nelle ultime settimane Moni Ovadia e il cardinale Zuppi hanno difeso reddito di cittadinanza, salario minimo legale, lotta al precariato quale causa principale della crisi di natalità. Non hanno così tracciato il cammino futuro della sinistra e del cattolicesimo democratico?
Il Papa allunga di un anno il tempo del Sinodo, mentre sull'Osservatore Romano s'adombra la possibilità del Vaticano III. Si cercano soluzioni alla crisi della Chiesa nelle assemblee e nel dibattito, però nella gerarchia nessuno sembra poi così voglioso di dire quel che pensa...
"Sinodalità è uno stile di vita", dice il sacerdote all'assemblea pastorale, parlando ad un uditorio di sessantenni, che lo ascolta in silenzio da mezz'ora in una chiesa semivuota. Chi non vede la contraddizione è parte del problema...
L'aborto è una ferita. Il divorzio, l'eutanasia sono ferite. Forse, più che insistere a vietare per legge le scelte che si reputano eticamente peggiori, sarebbe bene ricordare alla responsabilità di ciascuno il dolore e la tristezza che inevitabilmente esse spargono attorno.
Pare che la Cei voglia inserire l'intervento di una psicologa donna nella formazione dei seminaristi. Bene. Ma - invece di metterci una pezza dipinta di rosa - era più limpido ed efficace smetterla semplicemente di educare il clero in ambiente maschile e separato dal mondo reale.
«Non riesco più a immaginarmi nella posizione che finora ho cercato sinceramente di fare mia. È andata crescendo dentro di me una fatica interiore che m'ha tolto slancio e serenità». Onore delle armi al vescovo di Lugano Valerio Lazzeri che spiega così le sue dimissioni anzitempo
5 giorni fa il Papa pronuncia parole incoraggianti ma dure sui «seri problemi» di unità e vitalità che ha CL. Ieri nomina Miniero arcivescovo coadiutore di Taranto. Forse il titolare Santoro ha sempre meno tempo per la diocesi, essendo da 1 anno commissario dei consacrati di CL?
In Italia sono arrivati 40.000 profughi ucraini minorenni (il 10% non accompagnati). La scuola ha fatto il suo, accogliendoli nelle classi, ma molti studiano a distanza e da mesi non vedono compagni e amici. Un'idea per gli oratori: facciamoli incontrare con i coetanei!
Il Sinodo si terrà nell’ottobre del 2023 e del 2024. Perché – dice il Papa - i frutti sinodali devono maturare, il discernimento essere più disteso, la sinodalità meglio compresa e vissuta. Tradotto dall’ecclesialese: “non vi va di fare il Sinodo? E io ve ne faccio fare due!”.
Si diceva un tempo che un salesiano non è vero salesiano se non cita don Bosco già nella prima frase. Oggi si può aggiornare con i movimenti laicali: pare per esempio che non esista persona degna di essere protagonista in un'iniziativa organizzata da CL se non è ciellina pure lei
La tragedia di certa sinistra e di certo cattolicesimo democratico è di continuare a non capire che per moltissime persone – vicini di vita apprezzati ogni giorno per le loro qualità umane e culturali - Laura Boldrini e Lorenzo Fontana sono parti opposte dello stesso problema...
Anche per carenza di preti le parrocchie italiane sono state accorpate in unità pastorali, con scorno di non pochi fedeli. Invece la pur necessaria "unità pastorale" delle troppe diocesi non si fa... Forse perché le vocazioni da vescovo non mancano mai.
La Chiesa fa parte di quelle organizzazioni umane (per esempio i partiti) dove si esorta a comportarsi sempre secondo coscienza, ma quando "in coscienza" si va contro la dottrina dominante (o le scelte della maggioranza) automaticamente se ne viene espulsi. Risolvetela voi...
Sulla home page del sito della diocesi di La Spezia campeggiano i comunicati del vescovo Palletti sul caso di don Giulio Mignani. È troppo chiedere perché, invece, in tutto il sito non c’è traccia (salvo la messa d’avvio) del cammino sinodale richiesto da Papa Francesco?
«L’effusione del sangue per opera della guerra ha un valore speciale, coopera al governo divino del mondo. È una forma di espiazione della colpa del genere umano, che ha valore di rigenerare non solo gli individui ma le nazioni». Non il patriarca Kirill 2022 ma padre Gemelli 1915
Ai tanti che vorrebbero accostarsi all'eucaristia e secondo le regole non possono farlo, si consiglia la comunione di desiderio. Ai parecchi che potrebbero ma non si comunicano, spesso per eccessivo senso di indegnità, bisognerebbe invece instillare il desiderio della comunione.
Per la seconda volta il presidente Cei è il vescovo di Bologna storica sede degli intellettuali cattolici «di sinistra» (Dossetti, Alberigo, Prodi, Melloni...). Sarà bello vedere chi (e come) influenzerà chi. O se tutt'e due s'accomoderanno nell'inevitabile moderatismo del potere
I tradizionalisti accusano spesso papa e vescovi di adeguarsi al mondo per avere più consensi. Poi però sostengono che il Concilio e la nuova liturgia hanno creato la diaspora dei cattolici. Insomma, che aumenti i fedeli o li diminuisca, la Chiesa del Vaticano II ha sempre torto.
La fede, per essere vera, deve farsi cultura. Ok. Vuol dire che deve tradursi nella vita delle persone, in ogni ambito. Ok. E questo è un compito che spetta soprattutto alla creatività di voi laici. Ok. Però attenti a quello che dite e che fate, perché sconfessarvi è un attimo.
«Sono sempre i migliori che se ne vanno». Il luogo comune risulta non sempre (talvolta «i migliori» resistono: per virtù, per lealtà, per sacrificio) ma spesso vero anche per la Chiesa. Sono proprio «i migliori» che se ne vanno dal clero, dalle parrocchie, dalle messe, dalla fede
"Poco importa che il sangue si sciolga o meno: non riduciamo mai questa celebrazione a un oracolo da consultare". Così l'arcivescovo di Napoli al rito di san Gennaro. "Poco importa", però lui non si è sottratto. E il sangue si è liquefatto "alle 9.27", precisa il sito diocesano.
Ma cosa intendevano i nostri avi in cristianesimo quando sostenevano di agire «per la maggior gloria di Dio»? Beh, all'epoca si aveva l'immagine di un Dio sovrano assoluto; oggi nessuno userebbe più l'espressione, nemmeno i gesuiti! A parte il "Ti adoro" del mattino, certo...
«Haec oportuit facere et illa non omittere»: il passo di Matteo 23 regge la nota teoria dell' "et...et" come metodo eminentemente cattolico. Legge e spirito, giustizia e misericordia, fede e opere... Ma se così è, cosa di più "fluido" della dottrina della Chiesa dovrebbe esserci?
D’accordo o meno, il Papa ha solo riconosciuto il diritto alla difesa della propria amata patria, ma non il dovere di armare l’aggredito, atto che “può essere immorale se si fa con l’intenzione di provocare più guerra o di vendere le armi o di scartare quelle che non servono più”
«La motivazione qualifica la moralità». Papa Francesco l'ha detto giustificando la fornitura di armi all'Ucraina (meno male, in passato sembrava la pensasse diversamente). Per esercizio, applichiamolo ad altri campi: controllo delle nascite, divorziati risposati, matrimoni omo...
La diversità di confessioni cristiane (ma più in generale delle religioni) sembra agire nella storia come un serbatoio provvidenziale che salva la ricchezza del messaggio evangelico. Nessuna cioè esaurisce in sé il tutto; ciascuna ne conserva chi l'una, chi l'altra caratteristica
In tante congregazioni religiose, maschili e femminili, le poche nuove vocazioni - italiane e straniere - sono sempre più occupate a curare i confratelli anziani (giusto) e le proprietà svuotate (discutibile). La Chiesa in uscita entra in ospizio.
Nelle recenti note uscite di Delpini e nella risposta di Zuppi, tutte inopportune e maleducate, colpisce anche il risolino degli astanti: vescovi, professori della Cattolica, preti... Sottinteso amaro: "Ah, ah, ah, senti come se le dicono di santa ragione!". Proprio un bar sport.
È stata uccisa un'anziana missionaria italiana in Africa e giornali e tv - giustamente - commentano ammirati la grandezza di chi dà la vita per i poveri. Non è vero che i media laici parlano della Chiesa solo per scandali e clericalismo: solo bisogna dar loro ingredienti giusti.
Il cardinale Zuppi stigmatizza lo "zelo", la foga dei cattolici nel buttare "la verità" (?) in faccia a tutti. Ha ragione. Ma dall'alto bisognerebbe avere il coraggio di relativizzare, oltre alle modalità di approccio, pure certe eccessive "verità" che appesantiscono il Vangelo.
Pare che anche in Francia il documento di sintesi sulla fase di ascolto diocesano del Sinodo sia del genere «acqua tiepida»: pure lì proposte abbondantemente sentite e un vaglio che ha escluso le idee più innovative. Ahi ahi ahi: se si omologa persino la rivoluzionaria Parigi...
Scandali, figuracce, litigi. Carrierismo, abusi di potere, pochezze. Ne abbiamo viste così tante nella gerarchia ecclesiale a ogni livello, che come minimo vanno ammessi errori nella scelta delle persone. Siamo umani, d'accordo. Ma allora non tiriamo più in ballo lo Spirito santo
I commentatori delle prossime elezioni segnalano che ormai la Chiesa non sposta più voti: i cattolici sono sparpagliati tra i partiti. Ma scegliere secondo coscienza è bene. Il brutto semmai è che invece si continua a essere succubi: una volta del parroco, oggi dell'immagine.
Il buon pastore che cerca la pecora smarrita, prima l'ha lasciata allontanare dall'ovile... Fuor di metafora: quale pedagogo cattolico è disposto a lasciare ai suoi libertà di ricerca fino al punto che possano "perdersi"? E così finisce inevitabilmente per educare un gregge.
"Io sono il piccolo di una volta, io sono colui che viene dai campi, io sono la pura e povera polvere". Albino Luciani ci ricorda che l'umiltà è una cifra personale, indipendente dal ruolo: non conta dove sei, cosa fai, che posizione occupi, ma come sei e cosa nutre il cuore.
Il potere di governo, nella Chiesa, è dato dal sacramento dell'ordine oppure da un mandato (papale o del vescovo)? Dibattito in corso tra esperti, e pare che il Diritto canonico debba già essere interpretato a favore di un potere anche laicale. Solo che non ce l'hanno mai detto.
Il Santo Rosario, la Santa Messa, Reverendissimo Padre, Eminenza... Anche tra cattolici, meno si capisce di Chiesa e più s'abbonda di maiuscole, iperboli e formalismi. È finta deferenza: per lisciare il pelo al potente di turno. E possibilmente tenerlo lontano dai propri affari.
Bambini a messa? Benvenuti! Ma non facciamo leggere penosamente proprio a loro le letture o preghiere dei fedeli di cui nemmeno conoscono il senso, né raccogliere la questua che è servizio da adulti. A ognuno il suo, e a suo tempo.
Ascoltare, accogliere, relazioni, celebrare... I 10 punti della stringatissima sintesi finale consegnata dalla Cei per il Sinodo sono talmente astratti e già sentiti da risultare generici. E tutte le questioni spinose (donne, soldi, laici, clericalismo) risolte in ecclesialese.
"I tuoi parroci non ascoltano le tue prediche, ai fedeli consigliano di votare la Lega"... Così i familiari al cardinal Martini quand'era arcivescovo di Milano. La Chiesa italiana dovrebbe chiedersi quanto è storicamente responsabile della crescita del populismo, e della destra.
Una mostra fotografica sulle chiese italiane dismesse o addirittura in rovina. Metafora triste di (poche o tante) comunità cristiane, ma anche immagine di quanto rimane potente il sacro allorché gli capita di spogliarsi degli orpelli della religione.
Va bene chiedere perdono per le colpe della Chiesa del passato, ma bisognerebbe pure tener conto che i poveretti che le commisero spesso lo fecero in buona fede. Obbedivano a una teologia, a una morale, a pratiche pastorali - quelle sì - profondamente sbagliate.
La colpa del clericalismo è anche di noi laici. Se studiassimo di più, se fossimo meno pigri nel prendere responsabilità, avrebbe meno argomenti chiunque volesse interpretare da padrone o maestro il suo servizio di prete. Il sonno dei laici genera mostri.
Nel gossip liturgico dell'estate (la famosa messa acquatica) ciò che mi turba non è la mancanza di supposto «decoro» o la tenuta balneare del celebrante, quanto il materassino. Fluttuante, gonfiabile, inadatto a qualunque mensa: un surrogato che annulla ogni valore simbolico.
Entro i prossimi 10 mesi i movimenti ecclesiali i cui superiori siano in carica da oltre 10 anni dovranno cambiarli. Così ha deciso papa Francesco, e vedremo chi obbedira'. Diciamo che per ora non si vede molto movimento...
Sono bastati 16 anni per passare da un presidente Cei che nega i funerali a Welby a un altro presidente Cei che li celebrerebbe di persona. Ciascuno decida chi dei due sbaglia. Una cosa però è sicura: l'estensione dei valori non negoziabili è assolutamente negoziabile.
"O Gesù d'amore acceso, non t'avessi mai offeso. O mio caro e buon Gesù, non ti voglio offendere mai più". Infantile, teologicamente dubbio, vetusto, biblicamente infondato, sentimentale, eccetera. Rispetto per chi l'ha recitato, ma adesso basta.
Predicare, dirigere anime, insegnare teologia, esegesi e una dozzina di altre materie, amministrare beni, fare la carità, celebrare... Sono solo alcune delle competenze richieste a un parroco. Evidentemente l'unico essere che in una comunità cristiana è dotato di superpoteri.
"Per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa". Abbiamo modificato il Confiteor per andare a favore del politicamente corretto aggiungendo "sorelle" ai fratelli; non potevamo correggere anche questa eccessiva autoflagellazione?
Pochi celebranti prestano attenzione a usare il pulpito solo per la parola di Dio e la sua spiegazione. Di solito lo si occupa per dirigere canti, dire la preghiera dei fedeli, dare avvisi, persino fare discorsi... Come uno speaker corner.
Il Vaticano ha mandato un breve testo, anonimo e anomalo, al sinodo tedesco per ammonire a non compiere innovazioni fuori luogo. Piuttosto - si dice - portate le vostre proposte al sinodo generale. Fossi tedesco, prenderei l'occasione al volo.
Ammesso (e ahimè purtroppo non concesso) che tutte le parrocchie italiane abbiano compiuto i richiesti momenti sinodali, bisognerebbe spiegare loro che non si trattava di una tantum. Il metodo deve restare quello, anche se il sinodo prosegue a livelli superiori.
Si dice spesso, appoggiati alle Scritture, che la Chiesa non deve conformarsi alla mentalità del mondo. Eppure proprio dal "mondo" dei potenti del passato ha voluto mutuare (insieme a tanto altro) quel governo gerarchico, assoluto e insindacabile che oggi le fa giusta difficoltà.
I sacerdoti più generosi sono stanchi d'essere sotto il tiro dell'opinione pubblica: "Ci spendiamo anima e corpo e la gente non è mai contenta...". Hanno ragione. Ma è un effetto collaterale del clericalismo (e d'ogni potere): uccidete la "casta", non avrete critiche "populiste"
«Gli intervistati esprimono le loro opinioni che non possono pertanto essere attribuite alla Santa Sede». Sui media vaticani appare questa legenda in calce a interviste di libero e disparato parere, per ora dedicate all'Ucraina. Meraviglioso! Aspettiamo ora quelle sulla Chiesa.
Da anni parecchio mondo tradizionalista italiano si riferisce a Putin come modello di «valori forti» e leader capace di contrastare la leadership secolarista americana. Pensate che una guerra folle e mortifera abbia fatto cambiare idea a qualcuno? A qualcuno sì. A qualcuno.
A Casalgrande Alto (Reggio Emilia) due sacerdoti lefebvriani hanno dichiarato che la loro «comunità non è più dipendente da coloro che pure riconosce come legittimi Pastori della Chiesa». Avviate dunque le procedure per scisma. E poi dicono che non c'è più la fede di una volta...
Una multinazionale dei vegetali ha acquistato pagine di giornale per chiedere la rettifica della Bibbia dove indica «il frutto del peccato»: «La mela in particolare è stata oggetto di terribili calunnie». Giusto: la tentazione, dopo il Padre nostro, correggiamola nella Genesi!