La fatica del cammino

Un breve percorso per pregare e fermarsi sulla Passione di Cristo, partendo dai tanti dubbi e dalla fatica dell’essere cristiani oggi, in questo tempo di contrasti e speranze, di luci e ombre.
Vivere il tempo che attraversiamo, in questo quarto di millennio, con uno sguardo sincero, che non nasconda i pesi e le gioie che ogni persona sperimenta. Queste sono le direzioni del sentiero in cui si collocano le riflessioni di Sergio Di Benedetto, nate dalla frequentazione della Parola, dell’arte, dalla preghiera e dall’ascolto dell’umanità di oggi.

«C’è un posto per tutti lungo la via che sale al Calvario. Vorrei provare a riservarne uno al cristiano che sente il cuore un po’ pesante, che vive la stanchezza del cammino, che percepisce la sua fede vacillare, che avverte la fatica del suo essere cristiano nella Chiesa di oggi, nelle comunità di oggi, nel mondo di oggi». Inizia così il libricino La fatica del cammino. Un cristiano sulla via della croce, edito dalla casa editrice Paoline (40pp, 3€), che contiene lo sviluppo di alcune pagine scritte per Vinonuovo, messe in dialogo con grandi icone della tradizione artistica, a partire dalla Crocifissione bianca di Chagall. Evitando declinazioni apologetiche e superficiali, è così assunto tutto il dramma della passione di Cristo, come di ogni uomo e donna: «La croce non è un’esperienza facile né leggera. Deve entrare nella vita, deve entrare nella carne. Ed è dura».

Passo dopo passo, in contemplazione, il lettore è invitato a camminare, per giungere al Calvario, senza però fermarsi lì: già si intravede nel mistero della croce ­­– mistero che tutti riguarda, nello svolgersi dei giorni – la luce della Pasqua, evocata nella magnifica icona del racconto di Emmaus, là dove c’è «un viandante che attende» ognuno, con i propri pesi, le proprie domande, le proprie gioie.
In un linguaggio molto franco e al tempo stesso poetico, è la fatica, unita ai dubbi e alle debolezze, ma vissuta con speranza e fede, il nucleo delle pagine di Sergio Di Benedetto.
Una lettura per entrare anche nella imminente Quaresima, provando a ‘fare sosta’ per mettersi in ascolto di ‘un mormorio di brezza leggero’.