Cara Costanza Miriano, su Michela Murgia dimentichi il Vangelo!

Lettera aperta a Costanza Miriano in risposta alla sua presa di posizione su Michela Murgia e l'eco che ha avuto la sua scomparsa sui media cattolici.
14 Agosto 2023

Gent.ma Sig.ra Costanza Miriano,

mi sono imbattuto casualmente nel post pubblicato sul suo profilo Facebook in merito alla scomparsa di Michela Murgia e al modo con il quale i media cattolici hanno commentato la notizia. 

Le chiedo scusa, ma non riesco a rimanere indifferente di fronte alla violenza giudicante di quanto ha scritto, soprattutto dal momento che questa violenza è spacciata per espressione del pensiero cristiano. Per questo ho scelto di scriverle, non per mettere in piedi un’inutile polemica, ma per l’esigenza che sento, dopo aver letto il suo post, di gridare che quel modo di giudicare e di parlare della vita di una donna è il contrario della prospettiva cristiana, non è in nessun modo coerente con essa. Per quale motivo? Perché è l’opposto del Vangelo. 

In poche righe lei fa a pezzi la vita di Michela Murgia. Non le sue idee, sulle quali è legittimo discutere. La sua vita. Questo è il contrario del Vangelo. Affermare che “Aveva avuto un’infanzia oggettivamente difficile e questo ha inevitabilmente condizionato il suo sguardo sulla famiglia. Era uno sguardo ingannato, vedeva patriarcato e violenza maschile anche dove non c’era; forse non aveva conosciuto nemmeno un uomo di quelli che sanno dare la vita per una donna e dei figli, o forse quando li ha visti non li ha saputi riconoscere (era separata e non aveva avuto figli)” da un punto di vista umano è violentare il vissuto di una donna, dal punto di vista cristiano è far proprio uno sguardo opposto a quello che Gesù nei Vangeli riserva ad ogni persona: fosse anche tutto vero, nella prospettiva cristiana anche il vissuto più problematico diventa oggetto di accoglienza compassionevole, mai di giudizio senza appello.

Ma c’è di più. Nel post lei dipinge Michela Murgia come l’opposto di tutto ciò che il cattolicesimo professa. Mi ha colpito la totale assenza di una benché minima nota positiva. Solo giudizio e opposizione. Sintomo di un modo di pensare che non è cristiano, è manicheo. Da un lato il mondo, dall’altro la Chiesa, da un lato il bene, dall’altro il male, distinti con una chiarezza netta e precisa, catechismo alla mano. Dimenticandosi del Vangelo, dove Gesù parla di un campo in cui grano e zizzania crescono assieme, in modo quasi indistinto; tanto che il padrone, per evitare di far confusione tra bene e male, sospende il giudizio. Lo sguardo cristiano non ha fretta di usare la falce; cerca invece sempre di cogliere il grano buono che c’è e di non perderlo, fosse anche un solo piccolo stelo. L’incapacità di lasciarsi almeno interrogare da una figura come quella di Michela Murgia, il fastidio verso chi invece, dentro la Chiesa, coglie in lei grano buono, denotano inequivocabilmente l’assenza di uno sguardo autenticamente cristiano sulla realtà. 

Ci tengo a precisare come affermare questo non significhi da parte mia mettere in discussione in alcun modo la sua fede personale, come lei invece non si fa scrupolo di fare nei confronti di Michela Murgia al termine del post, sentenziando che “La fede non è solo sapere che esiste Dio. Magari l’ha riacquistata nell’ultimo momento, ma perderla l’aveva persa”. E questo perché personalmente credo non ci sia un unico modo prestabilito di essere cristiani, ma sia possibile dentro la Chiesa la coesistenza di una molteplicità di prospettive che si arricchiscono a vicenda: quelle tradizionali alle quali lei è più vicina, che custodiscono indubbiamente ricchezze da non perdere, insieme a tante altre, tra le quali, ad esempio, quelle in cui lo Spirito suscita modalità originali di vivere lo stesso amore di Gesù in contesti dove l’uomo e la donna, la famiglia, il matrimonio e la generazione sono pensati in modo differente.

Ho indirizzato questa lettera a lei con l’intenzione di raggiungere tutte quelle persone che dopo aver letto il suo post hanno pensato, come me: “se questo è essere cristiani io non voglio avere niente a che fare con la fede e con la Chiesa!”. A loro vorrei dire che, grazie al cielo, la Chiesa è anche altro, e avere uno sguardo autenticamente cristiano, fondato sul Vangelo, significa tutto l’opposto! Nella Chiesa c’è spazio e c’è bisogno, oggi più che mai, di gente capace di pensare liberamente, al di là degli schemi e col Vangelo in mano, affinché lo Spirito possa continuare a suscitare forme sempre nuove di vita cristiana.

66 risposte a “Cara Costanza Miriano, su Michela Murgia dimentichi il Vangelo!”

  1. Pietro Rabitti ha detto:

    Grazie Gabriele, mi trovo in perfetta sintonia con te. Il vangelo per fortuna ci offre un’apertura ampia, nella quale la complessità è accolta non giudicata e condannata. Anzi spesso, stare dentro la complessità è segno di coraggio, quello che Gesù ha avuto guardando le persone una alla volta, non lasciandosi guidare dalla legge che lega ma dall’amore che libera

  2. Pietro Buttiglione ha detto:

    Ho criticato chi riduce tutto alla Chiesa e si dimentica di Gesù ( e della congruenza tra Lui e CC..🤬😰😡
    ultimo post mi fa aggiungere che il Cristiano é in continua ricerca. ama, pre-mette a tutto: la VERITÁ.
    cfr.. Io sono la.. E LA VERITÁ.

  3. Stefania galli ha detto:

    Sono molto d’accordo ha espresso bene i miei sentimenti nel leggere il posto della Miriano che ho trovato supponente e giudicante.

  4. Guido Silurati ha detto:

    Ma ella, Sig. Cossullich, con la sua deduzione di cui al paragrafo che corrisponde al periodo da “se questo…” a “…vita cristiana.” (al terminare del suo intervento giornalistico) qui sopra espresso, pensa di poter influenzare a suo modo i cattolici consapevoli di esserlo?
    Al massino maneggia i cattolici ignoranti, che don tanti,
    non porta bene nemmeno agli atei, solo il demonio si frega ben bene gli zoccoli. Complimenti , un saluto. Grazie per lo spazio concessomi.

  5. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Penso che sia troppo facile parlare di come e se si è cristiani solo da pensiero /giudizio personale che trova nella libertà intellettuale una quasi propria verità. Cristo lo smentisce, perché non ha fatto solo lezione ai Dottori della Legge, ma incarnato la Verità conducendo è vivendo la vita umana, non sottraendosi da essa: i suoi genitori come tanti altri, per le affermazioni soggetto a calunnia, resi dubbi i suoi gesti di bene, fatto ingiustamente condannare, perché la Verità era di ostacolo al potere dominante. Essere cristiani, quindi implica accettare che la sua storia sia o diventi anche quella di uno di noi che fidando in Lui oggi vivo, per questa Fede nel Resuscitato provata, si possa pensare di essere tra quelli facenti parte del Regno che in divenire e’ eterno. E’ da ogni esperienza che si vive in coerenza alla Parola evangelica che si chiarisce se sentirsi cristiani, determinati in questo cammino di fede

  6. Maria Crasso ha detto:

    Costanza Miriano doveva parlare per forza della persona, perché i Pastori, dopo avere permesso un carnevale in chiesa, l’hanno incensata proponendola come un esempio di cattolicità.
    Addirittura il celebrante l’ha paragonata a San Paolo… E il Presidente CEI le ha augurato altre battaglie in futuro (dove, nell’aldilà?)
    Solo che le battaglie della povera defunta non erano a favore di Cristo e del mondo cattolico. Per forza la Miriano ci doveva fare un ripasso della sua vita.

  7. Mattia Grandi ha detto:

    Per me la questione è: Miriano non si è limitata a esprimere il suo dissenso per molte delle idee e battaglie di Murgia, nè si è limitata a dire che tali idee sono in contrasto con la dottrina cattolica tradizionale, che credo sia legittimata a sostenere anche nelle sue forme più rigide; molti cattolici d’altra parte la pensano come lei. Miriano nel suo post attacca la scrittrice scomparsa direttamente per quello che era, le sue parole lasciano trasparire a parer mio un senso quasi di disprezzo moral-istico per la persona, dal suo vissuto -separata senza figli- che però si può ‘giustificare’ con un’infanzia difficile -come ci fosse qcosa da giustificare- fino ad arrivare a giudizi sulla sfera privata legata alla fede, che presente o assente, in linea o no con la dottrina cattolica, non credo stia a lei giudicare. E ciò sec me non è molto cristiano, non tanto, appunto, la rigida visione di Miriano sulla chiesa e sulla dottrina che è libera di avere e sostenere.

  8. GRAZIA TONINI ha detto:

    Anche per me la Chiesa è molto altro. Murgia era poliedrica e sapeva guardare oltre, come aveva sperimentato nella sua lunga militanza cattolica di cui era impregnata. Parlava di amicizia ma cantava l’amore, quello che accompagna e porta in braccio nel bisogno senza essere richiesto. Come i suoi detrattori era però giudicante quando contrapponeva dicotomicamente la famiglia “altra” a quella tradizionale, buona l’una e cattiva e sbagliata l’altra. A mio modesto parere aveva esasperato il paradosso fossilizzandosi in una ricerca quasi narcisistica della posizione contro.
    Il modo con cui ha saputo cogliere nella malattia l’opportuntà di una vita più intensa e accogliente, verso chi aveva intorno è un esempio per malati e sanitari. Motivo di rispetto assoluto di una vita che ha forse avvicinato all’Amore più di quanto noi si sappia, strumento tra gli altri di quello stesso Dio che sceglie tra chi non siamo capaci di riconoscere.

  9. Fabio Sansonna ha detto:

    Siamo in un momento di gran confusione, che dipende dalla mentalità non cattolica dominante nella Chiesa come predisse
    S.Paolo VI.

    Vangelo e Chiesa sono sempre stati chiari nei giudizi morali e lo saranno sempre .

    Gesù perdonava e accoglieva , ma dava anche giudizi morali sui comportamenti.

    Oggi in nome della accoglienza si vogliono eliminare i giudizi morali e questo è anti evangelico.
    Cristo non è solo amore è anche una specii forma di amore .
    Anche l’aperto e mite Papa Francesco è stato chiaro : il matrimonio è solo tra uomo e donna .

    Grazie a Costanza Miriano per la sua mite trasparenza.

  10. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Una Lettura ricordo chiarisse che se uno ha sbagliato e poi si pente Riacquista grazia da Dio. Penso che vi siano casi complessi vissuti da singole persone che magari sollevano perplessità di giudizio. Perfino Gesù ha ipotizzato che per certi “spiriti” a scacciarli solo c’è la preghiera. Ogni giudizio secondo le apparenze e’ difficile, e’ Dio Padre il solo che può vedere e “sa”.. “”Non crediate che io sia venuto per abolire la Legge e i Profeti: non sono venuto ad abolire ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo è la terra non passerà un solo Iota o un solo trattino della Legge senza che tutto sia avvenuto. chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti e e insegnerà agli altri a farlo, sarà considerato minimo nel regno dei cieli,. chi invece li osserverà e li insegnerà sarà considerato grande nel regno dei cieli (Mt.8).E’ la libertà che può indurre a un proprio giudizio

  11. Pietro Buttiglione ha detto:

    Mi era sfuggita la valanga di qs post.
    1) il CCC. Dovrebbe essere la Veritas veritatorum. Ma se uno segue le attualitá teologiche sa benissimo che su tanti punti c’é discussione. Allora la Veritá dove sta?? Forse nella Parola? La sua litteram usata come clava CONTRO gli altri?? Vengano. Sigg.! vengano!! Ce n’é x TUTTI! AD LIBITUM!
    2) COSA RESTA?
    Resta solo Lui.
    Ma qui sta il .
    Il. della Fede. Che nn é ‘credere’ ma voler credere. Volontà e scelta personale. Su cui vi pregherei. In ginocchio. di lasciare valutare SOLO Lui. Grazie.

  12. Maria Angela Zanardi. Mariangela ha detto:

    Se imparassimo a tacere. Solo Lui può giudicare. Chi giudica sarà giudicato. Seguiamo i Comandamenti e la frase di Gesù “fate come me che sono mite e umile di cuore”. Dire dalla Murgia che Gesù era querr, mi fa rabbrividire. La presunzione è peccato. Torre di babele insegna.

  13. Maria Angela Zanardi. Mariangela ha detto:

    Se imparassimo a tacere. Solo Lui può giudicare. Chi giudica sarà giudicato. Seguiamo i Comandamenti e la frase di Gesù “fate come me che sono mite e umile du cuore”. Dire dalla Murgia che Gesù era querr, mi fa rabbrividire. La presunzione è peccato. Torre di babele insegna.

  14. Enzo Carrer ha detto:

    Ricordo ai cristiani radical scic che Gesù ha detto: il tuo parlare sia si si no no e poi: o sei di Cristo o sei di mammona. La parola di Dio nn e e.nn sara mai in discussione. Michela murgia pubblicizzata l’aborto eutanasia e altro…. e allora cari signori nn avete ancora capito che la coerenza e un grande valore da preservare.

  15. ivan melis ha detto:

    Sono totalmente d’accordo con Costanza Miriano. Non ci si può professare cristiani a parole, o chiedere il funerale cattolico, e nei fatti vomitare costantemente contro i principi non negoziabili del cristianesimo. La Murgia era favorevole all’aborto, all’eutanasia, all’utero in affitto, al matrimonio tra persone dello stesso sesso, alla famiglia queer. Tutte queste posizioni, esternate con la gran cassa dei media main stream, sono contrarie al Catechismo della chiesa cattolica, ultimo frutto del Concilio Vaticano II, come amava definirlo San Giovanni Paolo II. Grande Costanza Miriano

  16. Roberto Girolamo ha detto:

    Ho letto articolo e “soprattutto” i commenti.
    Due sono le sensazioni:
    1) ho trovato almeno 15 “DIO” che hanno commentato. Pensavo che solo Dio avesse il potere di leggere i cuori, di perdonare, di dare un giudizio. No; almeno 15 di voi si sono messi nei suoi panni. Non è Bestemmiare?

    2) A questo punto è preferibile essere atei; pensavo che i talebani non ci fossero in Italia ma leggendo i vostri commenti da esperti in Vangelo devo dire che vi manca solo di dare fuoco a chi non la pensa come voi e li potreste raggiungere pienamente.

    Papa Francesco ha un lavoro enorme da fare…

  17. Fabrizio Di Nunzio ha detto:

    Condivido pienamente il pensiero di pensiero di Costanza Miriano. Stando a quel che scrive Cossovich allora dovremmo anche dire che la Murgia ha giudicato tutti gli uomini non avendo alcuna pietà. Quindi se misuriamo tutto con il secondo il “giudizio” non se ne viene fuori in alcun modo. Piuttosto, quello di cui parla Costanza Miriano è la fotografia, o meglio la realtà del rapporto tra la Murgia e la società, ed in quanto realtà sopravanza ogni giudizio umano.

  18. Fernando Guglielmo ha detto:

    È vero, come lei scrive in chiusura nella Chiesa c’è tanto spazio e ce ne sarà sempre di più grazie al suo svuotamento inesorabile, naturale conseguenza delle “nuove forme di cristianesimo” da lei tanto invocate. Vada a leggersi la profezia di Benedetto XVI http://www.korazym.org/65921/la-profezia-di-ratzinger-del-1969-sul-futuro-di-una-chiesa-della-fede-e-quel-piccolo-gregge-di-credenti/
    non credo che i “figli” della Murgia e tutti coloro che tentano di buttarla nella barca di Pietro faranno parte del piccolo resto che, come sempre nella storia della Salvezza, Dio si è riservato. Cristo è sempre lo stesso, ieri oggi e sempre: avrà certamente pietà della Murgia, così come di tutti coloro che per poter avere un po’ di visibilità hanno sprecato e sprecano il dono della vita tentando di sovvertire un ordine stabilito da sempre. Il finale è già scritto e lei lo sa: “Non Praevalebunt”.
    Pax!

  19. Silvia Sandri ha detto:

    Ritengo che Michela Murgia sia nata e cresciuta per aggiungere, non per togliere, per unire, non per dividere. Ha seguito , Ancor più con i fatti, che con le parole, gli insegnamenti di Gesù.

  20. luciano badesso ha detto:

    “sia possibile dentro la Chiesa la coesistenza di una molteplicità di prospettive che si arricchiscono a vicenda: quelle tradizionali alle quali lei è più vicina, che custodiscono indubbiamente ricchezze da non perdere, insieme a tante altre, tra le quali, ad esempio, quelle in cui lo Spirito suscita modalità originali di vivere lo stesso amore di Gesù in contesti dove l’uomo e la donna, la famiglia, il matrimonio e la generazione sono pensati in modo differente.” Ed infatti la Murgia ha pensato “in modo differente” e questo modo differente è antievangelico e ha voluto il funerale religioso solo come forzata e postuma “canonizzazione” di ciò che essa rappresentava .

  21. Luciano Baadesso ha detto:

    Condivido in pieno quanto affermato da Costanza Mirano, la vita deve essere coerente con quello in cui crediamo. La Chiesa dei Bergoglio, degli Spadaro e degli Zuppi si è venduta al mondo.

  22. Maria Crasso ha detto:

    Ma quale Vangelo legge lei? Forse che Gesù ha fatto confusione fra grano e zizzania? Tollera la zizzania finché il buon grano non si irrobustisce ma la poi la strappa e la brucia. Non cambia nome alla zizzania per comodo o compiacimento. Lei dice che non c’è una differenza netta fra bene e male? Il grano è opera di Dio e la zizzania e opera del diavolo che vuole consegnarti all’inferno: sveglia!

  23. Fabio Sansonna ha detto:

    Riguardo al commento delle 12:45

    ” Il vangelo di Cristo è accoglienza, comprensione, misericordia, carità, condivisione, solidarietà, fratellanza “.

    Queste sono casomai conseguenze..

    A Gesù stava a cuore in primo luogo la verità infatti ha detto “Io sono la via. la verità e la vita” e non io sono l’accoglienza e la fratellanza.

    E negli scontri verbali con i farisei non pare che Gesù sia stato così gentile e cortese.

    Giusto per vedere la realtà di Gesù
    per quello che era , e non crearci una idea di Gesù sentimentale e fatta in base alle mode e alle tendenze attuali di una Gesù tutto caci e abbracci che non corrisponde affatto alla realta .

  24. Paola Meneghello ha detto:

    Oggi, le risposte già date non attraggono più, non sanno di libertà.
    La Coscienza ha bisogno di trovare in sé le risposte innate, ma bisogna stimolare le domande.
    La Murgia attrae perché parla di libertà, ma anche lei propone la sua verità: posso scegliere il mio genere, come dato oggettivo, non situazione soggettiva, anche se diventare genitore o meno infischiandomene dei limiti della natura..
    In fondo tutto ciò potrebbe portare ad interrogarsi, più che un accodarsi o meno.
    Io mi chiedo, ad es., quale confusione può seminare tutto questo in un adolescente..
    Ma tutto questo sa di progresso: l’uomo, con la sua ragione, può (quasi) tutto..
    Sinceramente non mi interessa difendere alcuna verità di parte, mi interessa capire se stiamo giocando un po’ troppo con la Vita e la Sua Legge, che è eterna e che se ne infischia del queer e di tutte le categorie umane che inventiamo, illudendoci di superarle.

  25. Sonia Scquizzato ha detto:

    Grazie concordo in pieno con quanto da lei chiarito. Meno male che ci sono Murgia, Mancuso, don Gallo, Tommaso Montanari e altri che del Vangelo fanno sentire il profumo.

  26. Antonio Vizilio ha detto:

    Pienamente d’accordo con Gabriele Cossovich !
    Il vangelo di Cristo è accoglienza, comprensione, misericordia, carità, condivisione, solidarietà, fratellanza …

  27. Carlo Dicuonzo ha detto:

    criticare la michela Murgia,il vissuto di altri? non so con quale vergogna riuscirei a farlo!!

  28. Carlo Dicuonzo ha detto:

    voglio solo dire verso chi come la la sig.Costanza a cosi giudicato la Murgia,diffidare diffidare,diffidare sempre verso chi crede di avere la verita a tutto.

  29. Fabio Sansonna ha detto:

    A me sembra esagerato e ideologico tirare in ballo il Vangelo come una clava per colpire chi esprime opinioni diverse come fa Costanza Miriano, .

    Il Vangelo qui non c’entra niente ,
    non trovo nulla di irrispettoso né di violento nelle sue parole

    L’unica critica che le faccio è che ha voluto giocare a fare la psicanalista con considerazioni che (che non sono giudizi morali ) riguardanti una persona che non so nemmeno se Costanza abbia conosciuto personalmente.

    Tutto qua .

    Ha esagerato nel voler inquadrare il vissuto totale di una persona come se lei fosse una psicoanalista , cosa che lei non è. Niente di più.

    E chi ha bisogno di tirare in ballo il Vangelo ogni volta per dissentire dalle opinioni altrui , mi ricorda tanto i farisei che usavano la legge mosaica come una clava per annientare chi non la pensava come loro.

    Finiamola con questa strumentalizzazione del Vangelo a mo’ di clava ideologica .

  30. Brunilde Zanini ha detto:

    Non condividevo le idee della Murgia ma ritengo che avesse il diritto di professarle.E’ lo spirito del tempo a cui lei ha contribuito in misura determinante.Ciò che mi turba è che parte della Chiesa, oltre all’accoglienza misericordiosa, non abbia ritenuto anche di sottolineare il turbamento che questa accoglienza ha suscitato in certi credenti ( in me sicuramente si, ho quasi 80 anni e forse sono da annoverare fra i piccoli a cui Gesù dice con chiarezza di non dare scandalo)
    Per me l’intervento della Miriano non è violento.E solo una presa di posizione onesta e coerente.Che dire allora dellorazione funebre pronunciata in Chiesa da Saviano e a quanto pare voluta proprio da Murgia?lei dice che ” lo spirito suscita
    modalità originali di vivere l’amore di Gesù… in contesti pensati in modo differente”.ma allora va tutto bene ( gender, utero in affitto,aborto, eutanasia,famiglia queer
    ….)?

  31. Paola Meneghello ha detto:

    Anche lei, nel descrivere il suo “non matrimonio”, ha emesso il suo giudizio: strumento limitato e patriarcale, scelto per necessità sociale..ma se si crede nel legame autentico senza secondi fini, perché non puntare ai suoi fondanti?
    La fedeltà sarebbe possesso, il legame biologico roba da superare, come i due sessi ecc..
    Sicuramente c’è del vero, ma ci vedo lo stesso tentativo moralizzatore della Miriano, a parti invertite, con la convinzione di avere la Verità da portare al mondo per missione..
    Concordo con l’autore che si dovrebbe approfittare di questo per fare dialogo costruttivo..
    Certamente il genitore è colui che ama, non il portatore di geni..però, però..del Seme ho bisogno..quale Memoria quel seme porta in sé?
    I sessi sono due, quali Principi da armonizzare esprimono? Sono solo recinti da scardinare?
    Vorrei tanto un dibattito su tutto questo, ma si parla di dottrina o catechismo, da rifiutare o difendere a mo’ di vessillo..che tristezza..

  32. cristiano landoni ha detto:

    Sì be’ certo ma il giudizio di Costanza Miriano si rifaceva sulle idee di Michela che non collimano affatto con quelle cattoliche cristiane.Mi spiace quelli che scrivono diverso ma ovviamente non sono cattolico ma atei o agnostici allora è logico sia così.Oggi (da tanto tempo) certa politica è entrata anche nella chiesa cercando di sovvertire fatti che con il cristianesimo/ cattolicesimo non hanno nulla a che fare !!!

  33. Massimo Malandrini ha detto:

    Ci sarà stato un esorcista? Oltre che un confessore?E un pentimento non nel merito delle idee ma nella violenza verbale vomitata come fanno gli indemoniati?

  34. Giampi Gotti ha detto:

    Buongiorno amici, conoscevo poco la Murgia, perciò vi chiederei che pensate di questo articolo. Grazie
    https://lanuovabq.it/it/murgia-santa-subito-non-e-proprio-il-caso

  35. Simone Alfonsi ha detto:

    Non è la prima volta che la Sig.ra Miriano spara a zero sui vivi e sui defunti, come se dovesse essere lei il Giudice finale….
    Ah… Ma prima o poi anche lei cadrà in fallo… Anche se in effetti con questi suoi atteggiamenti ci è già caduta…

  36. WILLIAM PIOLTELLI ha detto:

    Caro Gabriele, sottoscrivo ogni tua parola. Da cattolico posso dirti che la rigidità di tanti cattolici nasce sì da una poca frequentazione di Cristo, e spesso da problemi borderline nelle famiglie di origine! Ci dimentichiamo troppo spesso che il Giudizio ( ovvero l’atto finale di una misericordia vera e profonda) appartiene per fortuna solo a Dio. Che dire? Sopportiamo pazientemente questa zizzania molesta.

  37. Alessandro Pagano ha detto:

    Costanza Miriano è una bravissima e brillante giornalista che qui si è fatta predere un po’ la mano. La vita della Murgia non è esemplare da tanti punti di vista, ma giudicare sulla sua fede esula dal campo delle sua competenze ed entra in modo arrogante e ben poco elegante in qullo dell’intimità della persona alla quale solo Dio può pretendere di attingere. Basta leggere le parole del card. Zuppi per capire che la fede la Murgia ce l’aveva e la esercitava nella preghiera.

  38. Gilberto Orioli ha detto:

    Caro Gabriele COSSOVICH
    dimenticando il Vangelo,
    hai perso una grande occasione… invece di dire la tua opinione di teologo e credente sulla ‘teologa’ Murgia, ti sei buttato su Costanza Miriano. Chissà?…. che ti manchi uno specchio!?

    Costanza ha interpretato parole del Vangelo che toccano il cuore.
    Murgia, sembra, abbia vissuto e detto parole che interrogano ogni persona.

    Infine ricordo a me e a tutti che la vita del Vangelo non è per niente individualista… la vita del Vangelo e i suoi valori fondanti si vivono in comunità:
    credo, sequela, batteimo, Spirito Santo, perdono, eucaristia, famiglia, comunità, ordine malattia e morte.
    Oltre Gesù Cristo
    non ci possono essere altre Rivelazione, neppure parziali che si discostino da quella del Signore Gesù Risorto.

  39. Andrea Cona ha detto:

    Incredibile come non si riesca a capire l’italiano. Costanza è di una chiarezza esemplare, sono basito.

  40. Wagner Morais ha detto:

    Grazie di cuore per queste parole confortanti che mi ricordano che la Chiesa è anche molto altro.

  41. Costantino Squeo ha detto:

    Credo che alla base di tutto ci sia la ferocia: incasellare le vite altrui sulla base dei combinati disposti dei commi; e, catalogando il diverso, quello che vive e muore “fuori le mura”, riesce naturale (e giusto) collocarlo – anche da morto – lontano da noi; estraneo anche dalla pietà e dal silenzio. La ferocia di cui parlavo è “antica”, conosce pratiche consolidate, oliate, rituali: è fatta di nomi e cognomi di uomini e donne maciullate dalla ferocia del catalogatore: senza pentimento, senza vergogna.

  42. Guido Silurati ha detto:

    il cattolico prega per temprarsi nella fede, segue la legge dei X comandamenti, quando deraglia deve confessarsi e pentirsi; vedo qua dentro una serie di errori di giudizio di opinione ecc. mortali che non sembrano appannaggio di un cattolico, bensì di un cattolico ogm, oppure di un ateo o di un cattosatancomunista: ma come si fa!
    passatemi lo sfogo. Poi, vale per tutti noi, giudicherà Dio. Mi pare che i supporter della fu Murgia credano di cavarsela con la misericordia in assenza di conversione:
    La Legge di Dio è quella; Dio non è anbiguo!

  43. Marco Mussoni ha detto:

    Che tempi bui !!! Se anche i credenti dimenticano la regola aurea ” non fare agli altri…..fai agli altri….” Siamo tutti esseri umani che le nostre credenze religioni generi ecc possano dividerci giudicarci e offenderci a vicenda è negare ciò che siamo, esseri umani, e che col nostro fare quotidiano dovremmo testimoniare tutti se non si vede l’ umano come si può vedere il divino

  44. Chiara Sanmorì ha detto:

    Il dirsi e sentirsi cristiana di Michela Murgia appartiene alla sua libertà di coscienza… il suo dirsi ‘”teologa” inappropriato effettivamente, legittimo se inteso individualmente come propria riflessione sul Vangelo e il suo annuncio… il giudizio su di lei come scrittrice appartiene ai critici e agli intellettuali, oltre che al successo di pubblico. Il confronto intellettuale col suo pensiero però non può essere considerato quasi doveroso o peggio necessario per la Chiesa che deve avere cura dei suoi “piccoli” e difenderli con la Verità dai cattivi maestri

  45. Gabrio Monti ha detto:

    Grazie per queste belle osservazioni.
    Purtroppo vi sono cattolici che, dopo un decennio di pontificato di Francesco, non hanno imparato nulla. Continuano a muoversi con rigidità, presunzione di possedere la Verità, spirito di crociata contro il mondo brutto e cattivo. Un incrocio fra gnosticismo e manicheismo.

    • Andrea Visconti ha detto:

      Ringraziamo Papafrancesco che dopo 2000 anni di insegnamenti della Chiesa ci ha finalmente fatto capire che prima di lui la Chiesa ha sbagliato tutto. Meno male che è arrivato lui

  46. Liliana Lipone ha detto:

    La ringrazio Gabriele Cossovich per questa lettera che condivido pienamente: nessuno dovrebbe mai permettersi di giudicare la fede di una persona. Impareremo mai a stare in silenzio rispettoso sulla soglia della casa dell’altro?

  47. Maurizio Frenna ha detto:

    Mi spiace, ma non vedo nessuna violenza nelle parole di Costanza Miriano, ma solo la verità del Vangelo e dell’insegnamento della Chiesa. Gesù d’altra parte quando si trattava di affermare la verità non si nascondeva nei modi garbati e buonisti dei benpensanti , ma sapeva dire “sì sì, no no”.
    Se poi parliamo dei contenuti, nel Vangelo e nell’insegnamento della Chiesa nulla giustifica le idee della Murgia.

  48. Irma Bertocco ha detto:

    Grazie per questa lettera. Anche io ieri sull’onda emotiva di questo post così violento della Miriano, ho scritto qualcosa sulla mia pagina e anche per me l’immagine evangelica della zizzania è stata da guida. Chi vive nella Chiesa non avendo paura dei confini e dei margini e del contatto con la gente considerata infedele (e quindi giudicata e condannata come fa la Miriano), lo sa già che la Chiesa non è questa. Non è solo questa, aggiungerei. Perché la Chiesa tiene dentro di sé le contraddizioni e continuerà a portarle con fatica e dolore. Tutte, senza sottrarsi, fino a quando verrà il tempo. Ma non è ora.

  49. Stefano Matricciani ha detto:

    La ringrazio tanto, carissimo Gabriele Cossovich, per la sua lettera aperta a Costanza Miriano. Condivido appieno tutta la sua argomentazione. Le cose dette dalla Miriano sono di una sgradebolezza senza pari e quel finale sulla fede è veramente grave, perché sappiamo bene che solo Dio conosce nel profondo il cuore delle persone. Veramente grazie.

  50. Chiara Scardicchio ha detto:

    Grazie profondamente. Anche io sono rimasta turbata da tanta arroganza nel puntare il dito contro la vita degli altri.
    Con quale presunzione si può così dire di conoscere la linea di demarcazione tra i giusti e i peccatori?
    Dio conosce storie e identità. Nessun altro
    Mi amareggia profondamente che il messaggio di Gesù, ancora oggi, e proprio nella Chiesa, sia così frainteso
    Grazie profondamente per qs articolo

  51. assunta sacchetti ha detto:

    A me la sua lettera è piaciuta perchè ho la certezza non pratica che è necessario avere nell’incontrare le persone di avere un sguardo compassionevole sempre.Capisco che ciò è difficile ma per me questo è il minimo da fare per chi si professa cristiano

  52. Roberta Gisotti ha detto:

    Un risultato Michela Murgia lo ha ottenuto con la sua morte ‘medializzata’: aizzare nell’opinione pubblica giudizi imperiosi pro e contro le sue ‘queer’ -letteralmente ‘strane’ e ‘bizzare’ ideologie e scelte di vita, che sarebbero passate del tutto inosservate – ognuno fa quel che vuole se non delinque -se non fosse stata una scrittrice di discreto successo, che non sempre i posteri archiviano come un valore letterario degno di memoria storica.

  53. Paola Berloco ha detto:

    Mi dispiace caro Cossovich, ma la chiesa non ha bisogno di idee, solo di mettere in pratica il vangelo, il resto è tutta fuffa, un modo per nascondersi dietro ad un dito e fare i propri comodi. La fede è altro….molto altro…
    Sono tempi nuovi, che hanno e devono aggrapparsi alla radice non a deboli foglioline.

    • Don Andrea Rabassini ha detto:

      Cara signora Paola, spero di sbagliare, ma nel suo commento sembra quasi emergere un’idea di Vangelo simile al libretto di istruzioni dei mobili dell’Ikea: se non metto in pratica le istruzioni non costruisco il mobile. Mi sembra un po’ riduttivo. Come dice il proverbio, “Dio scrive dritto anche sulle righe storte degli uomini”: la verità è Uno (non una, attenzione, ma Uno) ma i modi in cui essa si manifesta a noi spesso superano di gran lunga le nostre aspettative.

      • Maurizio Frenna ha detto:

        Mi complimento con lei, che dovrebbe conoscere e insegnare il Catechismo ai suoi fedeli, che con le sue semplici parole è riuscito a relativizzare tutta la dottrina cattolica

  54. Giulia Scarti ha detto:

    Evidentemente questa signora Miriano, oltre ad essere di veramente molto scarso spirito Cristiano è anche poco informata e contraddittoria. La fede innanzitutto ove persa si riacquista è persa non è più, quindi scrive anche cose inutili, in secondo luogo disconosce il cammino delle anime che è proprio quello che più è caro a Gesù e per il quale Egli, tra le altre cose, è venuto tra noi. Ad ogni modo di certo non ha letto la lettera testimonianza del Cardinale Zuppi, quindi è meglio, pur nel rispetto della libertà di pensiero e di espressione (sul presupposto sociale della sincerità degli stessi) che si informi meglio ed eviti esternazioni di astio che ha tutti i tratti di un suo personale problema con quella figura pubblica
    https://www.lastampa.it/cronaca/2023/08/12/news/murgia_la_lettera_del_cardinale_zuppi_ci_aiutava_a_non_essere_supponenti-12993891/amp/

  55. Paola Berloco ha detto:

    Pur avendo inizialmente apprezzato i lavori della Murgia, mi ritrovo in totale accordo con la Miriano, senza dilungarmi riduco ad un semplice concetto: O si è carne o pesce, se le sue scelte fossero state radicali, non si sarebbero concluse “appoggiandosi” ad un matrimonio e adozioni fasulle per non parlare della teatralità della chiesa degli artisti, ove era impossibile non passare…
    Beh, delusa è dir poco.
    Io che di bigottismo non ho assolutamente nulla,
    Grazie Costanza Miriano per aver detto (come sempre) la “scomoda” verità!!!!

  56. Andrea Araldo ha detto:

    Il cuore lo conosce solo Dio, ma è chi prende posizioni pubbliche e politiche opposte a quelle del Catechismo che si chiama fuori. Non perché ci siano regole da rispettare, ma perché la Chiesa, maestra di umanità, sa cosa è buono per il cuore dell’uomo, cosa lo rende felice ed è per questo, non perché sia rigida ma perché ama l’uomo, che ha il dovere di annunciarlo. Per amore, non per cattiveria. La Chiesa Cattolica ci garantisce che quello che crediamo non è un parto della nostra fantasia, non è una conseguenza delle nostre ferite, non asseconda le nostre nevrosi. I pastori che vogliono a tutti i costi mostrarsi aperti e morbidi e flessibili e fluidi sui fondamentali (come per esempio la verità della sessualità e del matrimonio) in verità, al fondo, non credono veramente che il peccato rende infelice l’uomo. Perciò non sono buoni, come vorrebbero essere, ma hanno la responsabilità del fatto che tanti uomini e donne manchino la piena felicità nella loro vita.

  57. Valeria Nicolis ha detto:

    Mi capita non così di rado di formulare il pensiero espresso nell’ultimo paragrafo, in particolare se ho la disgrazia di leggere le lapidazioni verbali di un’auto proclamatasi vestale della Verità. Grazie perciò di cuore per queste parole confortanti che mi ricordano che la Chiesa è anche molto altro

  58. Gian Piero Del Bono ha detto:

    Ma basta con l’ ipocrisia! Quando muore una persona che giudicate male ( esempio Berlusconi) come siete andati giù pesanti coi giudizi !Se invece muore una ICONA del femminismo ,dell attivismo di sinistra, una fanatica che pochi
    giorni prima di morire,
    ha inscenato un matrimonio queer per portare avanti la sua battaglia ideologica, allora vi scagliate contro chi dice onestamente che la vita e l’esempio dato dalla Murgia non e’ affatto cristiano.Certo solo voi credete di poter dire chi e’ cristiano.
    Il paradosso e’ che i veri cattolici che vengono trattati con disprezzo o con sarcasmo , mentre si santificano e si incensano i cattivi maestri che fanno tanti danni fra i giovani !Costanza Miriano parla con la voce della coscienza , voi invece siete degli ipocriti .

    • Giovanni Benacus ha detto:

      I defunti vanno rispettati stiamo diventando il popolo delle polemiche e delle aggressioni verbali….. allora questo allora quello….

    • Sergio Di Benedetto ha detto:

      Mi chiedo perché lei si voglia tanto male da leggere con fedeltà assoluta ogni riga che esce su Vinonuovo, verso i cui autori non nutre alcuna stima Se la fa stare tanto male, se la angoscia, perché non esprimere la medesima fedeltà altrove, dove possa godere di maggiore comunanza di vedute e di pace dell’anima?

      • Antonella Patrizia Mazzei ha detto:

        Mi dispiace, Sergio, ma anche la tua risposta non mi sembra molto evangelica. La parresia, da una parte e dall’altra, dev’essere sempre praticata dai cristiani.

      • Sara Camurri ha detto:

        Ma se su Vino Nuovo non c’è mai nessuno a commentare! Per una volta che un messaggio esce dal chiuso del circoletto…

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