Dono e impegno

Pubblichiamo un estratto della prefazione di fr. Manuel Valenzisi al libro di Pamela Salvatori "Dono e impegno. Un cammino tra temperamenti e virtù"
17 Febbraio 2024

«Mi raccomando, fai il bravo», «comportati bene», «non reagire così», «non isolarti», «mostrati interessato», «datti una mossa», dice un genitore al proprio figlio nella speranza di farlo migliorare […]. «È proprio tranquillo […], non dà mai un pensiero», esclama, invece, un altro genitore, contento che suo figlio sia così pacifico.

[…] Si dice: è carattere, ma invece è temperamento! Ed è così naturale che volerlo cambiare significherebbe come chiedere a un ragazzo di non crescere più in altezza […]. Ma la questione non riguarda solo l’educazione dei ragazzi, il caso diventa serio perché coinvolge anche te in prima persona! Sei tu che spesso non ti accogli così come sei e continui ad “accetta-re” la tua persona (nel senso che ti fai a pezzi)! […] Alcuni arrivano a dire che loro sono così, che non possono farci niente […]. Qualcuno si impegna con tutte le forze e prende di petto il suo limite provando a cambiarlo… ma i risultati scarseggiano.
Cristianamente come si fa? Forse c’è qualcosa di più che dobbiamo sapere e scoprire. E se tu avessi ricevuto dal Creatore un temperamento specifico corredato di buone e cattive disposizioni? […] tu sei irascibile o melanconico o flemmatico o sanguigno naturalmente e senza sforzo!

Quindi, per prima cosa: conoscere chi sei e quale temperamento hai! Perché se san Paolo non avesse accolto di essere un irascibile e collerico, probabilmente il cristianesimo non si sarebbe diffuso così tra le prime comunità e non avremmo avuto le sue lettere così accese di passione per Cristo […]. Con temperamento simile, ma non uguale, sono le persone sanguigne come san Pietro apostolo […]. Vi immaginate un san Pietro che si sforza di non essere spontaneo? Ci avrebbe privato della genuinità della sua persona e noi non ci ritroveremmo nel Vangelo. Se san Tommaso d’Aquino avesse odiato essere flemmatico, cioè uno che non si eccita mai o solo debolmente… come avrebbe potuto scrivere quello che ha scritto, frutto di pazienza infinita e riflessione scientifica e sistematica? […]

Ovviamente non è sufficiente conoscere chi sei, occorre poi lavorare, perché il dono ricevuto non venga disperso e oscurato dalle disposizioni più faticose del proprio temperamento. Ma l’obbiettivo non è diventare un altro! Il segreto è proprio essere quello che sei, accogliere il dono che hai, lavorare sul terreno affinché il seme porti molto frutto, non solo per te ma anche per tutti quelli che sono e saranno in relazione con te!

(Da Dono e impegno. Un cammino tra temperamenti e virtù, di Pamela Salvatori, Youcanprint, Lecce 2023, p. 126: €8.00 -cartaceo -, 4.99 -ebook)

Una risposta a “Dono e impegno”

  1. Pietro Buttiglione ha detto:

    Provo a declinare analisi e suggerimenti su me stesso.
    Il mio continuo debordare, il fatto di aver conosciuto tanto, tra temi, tesi e idee
    so che provoca intorno a me una certa insofferenza.
    Proprio ieri a fine messa una fedele:” posso dirti che sei presuntuoso?”
    Concludo: per favore poniamo attenzione: mettiamo al centro la RELAZIONE. NON ciò che uno è e dovrebbe correggersi fino a essere quello che NON è. Per me l’io è uno solo e se tutto è OK è compos sui, in pace con se stesso. Non disturbiamolo.👍💝

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