Nella toccante Via Crucis del 15 aprile sembra essere mancata la presenza di alcune famiglie che sono cattoliche anche se "irregolari" o in "situazioni complesse"
L’Eucaristia è il grande dono che Gesù ha fatto ai suoi discepoli nell’attesa del suo ritorno, il talamo nuziale in cui possiamo unirci a Cristo per formare con Lui un solo corpo e un solo spirito
Saliamo al Calvario facendoci aiutare da alcune riflessioni in forma di poesia
Se andiamo a fondo con l'esegesi dei sentimenti di Gesù, la loro complessità ci rivelerà molto della complessità del "Nome" di Dio e delle nostre identità relazionali
Il vangelo che narra il ritorno alla Vita di Lazzaro ci svela anche quanto Dio si è incarnato in tutta la nostra umanità
Quello che conta per Charlie rimane la verità della tesi della propria narrazione
Alcune note di analisi biblica mi hanno stuzzicato una riflessione sull’infinita ricerca dell’identità. Sia dell’uomo che di Dio.
Cristo chiede di deporre al centro del nostro essere, fragile e mortale, il seme della sua stessa Vita: quel Dio che è Padre, che ci genera e mette al mondo, è Colui che ci attende per essere destino e stupore.
Di fronte alle malattie e al male presenti nella Natura, cosa significa essere "contronatura"?
C’è un posto per tutti lungo la via che sale al Calvario. Oggi vorrei provare a riservare un posto al cristiano che sente il cuore un po’ pesante, che vive la stanchezza del cammino, che percepisce la sua fede vacillare, che avverte la fatica di stare nella Chiesa di oggi, nelle comunità di oggi, nel mondo di oggi.