In occasione della festa del 1° maggio, la rilettura dei discorsi di Francesco ai Movimenti popolari rivela la sua visione dell'arte della politica che ci lascia in eredità
A quarant’anni dalla “Laborem exercens” è ancora utile domandarsi cosa c’è da fare, dal punto di vista cristiano, per il lavoro ed i lavoratori.
Si tratta di inquadrare il problema della denatalità dentro alla condizione post moderna in cui viviamo.
In quest’ultimo periodo, leggendo e scorrendo ogni tipo di post, dai più cesaropapisti a quelli perbenisti, è sorta in me una nasuea che mi ha fatto desiderare ben altro!
Sarà il tempo a farci intendere meglio le linee del magistero del papa venuto dalle Americhe, ma intanto possiamo veramente parlare di elezione a sorpresa?
Una ricostruzione ipotetica del conclave, basata su pochi indizi concreti, che spiegherebbe molto di ciò che si sta già vedendo.
Per essere discepoli di Cristo bisogna solo ascoltarlo e seguirlo in ciò che ci propone. Ma noi ci crediamo veramente?
Le sue prime parole lasciano intuire una direzione chiara: costruire una Chiesa capace di coniugare interiorità e giustizia, verità e misericordia, tecnologia e umanità
Penitenza è dare il meglio di sè nell'amore.
Ieri pomeriggio, in mezzo alla folla dietro le transenne: un mistero che nessun drone riesce a tenere sotto controllo
Forse è un azzardo, ma come i primi gesti di Francesco furono significativi per la Chiesa dell'epoca, così le prime parole di Leone XIV già dicono qualcosa a noi Chiesa odierna, o no?