L’amore è più forte della morte?

Domani si festeggia san Valentino insieme alle Ceneri e, ancora una volta, vitalismo e caducità, eros e morte, si affrontano e confrontano...
13 Febbraio 2024
  • M.Chagall, Il Cantico dei cantici I (1960)

Molto tempo fa, visse una coppia di innamorati il cui amore era osteggiato a causa della diversa fede religiosa: lei, Serapia, era cristiana; lui, Sabino, era un legionario pagano. I genitori di lei erano contrari alla loro unione, ma il giovane amava la sua bella al punto da desiderare la conversione per poterla sposare. I due ragazzi si rivolsero al loro vescovo, Valentino, vescovo di Terni, che accettò di battezzare lui per poi poter unire i due in matrimonio.

Non era una decisione semplice, poiché c’era una precisa proibizione da parte dell’autorità romana, ma Valentino era noto per il supporto che dava alle coppie in difficoltà, e lo fece anche stavolta, accettando di celebrare lo sposalizio, anche se questo gli costò la vita: fu infatti condannato a morte e decapitato su ordine dell’imperatore Aureliano il 14 febbraio del 273.

Due secoli dopo, papa Gelasio I istituì (insieme con la festa di Candelora – la presentazione di Gesù al tempio) la festa di san Valentino, protettore degli innamorati, proprio il 14 febbraio, e lo fece con uno scopo preciso: abolire una festa pagana licenziosa, i Lupercali, che si svolgeva il 15 febbraio per propiziare il risveglio della natura e  la fertilità delle giovani donne, e introdurre una nuova visione dell’amore e del matrimonio, basato non solo sui ritmi della natura, ma su una scelta consapevole e duratura e sul rispetto reciproco.

I Lupercali prevedevano delle tradizioni un po’ particolari: i giovani sacerdoti del dio Luperco, seminudi, frustavano le donne che incontravano come propiziazione della fertilità. Inoltre, venivano scelti tramite sorteggio due nuovi adepti del dio che si accoppiavano tra loro, sempre come rito propiziatorio.

La visione cristiana era ovviamente incompatibile con queste pratiche, per cui la festa venne abolita e sostituita con quella di san Valentino, festa che ha avuto una crescente diffusione dal medioevo ad oggi.

E’ particolarmente evidente in questo caso la profonda differenza tra il paganesimo e il cristianesimo: mentre il primo si limita a celebrare le forze della natura e a dare spazio alle pulsioni umane più  istintive, il secondo – senza condannare il lato corporeo e sensuale della vita, anzi – propone una visione anche etica dell’esistenza, basata anche sulla ricerca di ciò che è ritenuto giusto, nella convinzione che solo in questo modo si possa raggiungere la vera felicità. Basti solo pensare alle straordinarie immagini evocate dalla canzone La cura di Franco Battiato:

«Percorreremo insieme le vie che conducono all’essenza
 I profumi d’amore inebrieranno i nostri corpi
La bonaccia d’agosto non calmerà i nostri sensi
 Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto…

 Ti salverò da ogni malinconia
 perché sei un essere speciale
ed io avrò cura di te
Io sì, che avrò cura di te
».

 

2 risposte a “L’amore è più forte della morte?”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Di certo domani il di delle ceneri, non sara diversa la frequenza in chiesa, perché il paganesimo ha messo radici nel tempo, e siamo doppiamente a dolerci perché sappiamo che Cristo è venuto, ha fatto tanto del bene, ci ha dato perfino esempio che il Dio creatore ci era Padre proprio per aver mandato nel mondo Lui a darne testimonianza e a renderci cogniti di quale amore era quello vero.” Come il Padre e in me, Io sono nel Padre, “da me non potrei far nulla”., ancora sulla croce lo ha invocato di perdonarci perché non sanno quello che fanno”. Se tanto male e ancora presente e perché non c’è quell’amore che Lui ha testimoniato. Ma ci ha lasciato con le braccia aperte, ancora si può contare sul suo amore così grande che sa perdonare ogni colpa se contriti di cuore e ha promesso così anche la vita come e verità la sua. Ed e con questo sentimento di speranza che saremo uniti a pregarlo di “salvarci da ogni male affinché venga il suo regno

  2. Pietro Buttiglione ha detto:

    Quale distanza tra i Lupercali e Battiato!
    Percepito innanzitutto la dimensione del sogno ( Calderon de la B)
    Quel volteggiare leggiadro di uccelli..
    Ricordo un autore inglese che viveva la vita come un sogno.
    Un sogno vivo e reale. Pieno di trascendente,,
    Ma poi, diciamocelo chiaramente.
    Vivere con Dio dentro é sognare e amare.

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