Mentre i giovani vivevano felicemente la GMG, alcuni adulti cattolici commentavano lamentandosi

"Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto" = Vanno alla GMG ma non in chiesa, vanno in chiesa e alla GMG, ma quest'ultima serve a ben poco
7 Agosto 2023

Chiusa l’esperienza sul campo della Giornata Mondiale della Gioventù, cosa resterà delle riflessioni  negative o distruttive lette nei giorni scorsi, e per lo più scritte da alcuni cattolici sempre scontenti? Mi ricordano qualcosa: «Ma a chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere».

Non importa che vi abbiano partecipato in passato o solo seguito a distanza, è bastato fare sorgere il dubbio sul valore, che è molto diverso dal porre delle domande con senso critico come altri giustamente hanno fatto. Ecco le questioni dei primi: la GMG è un’iniziativa d’altri tempi e dunque vecchia per il nostro; i temi trattati sono lontani dalla realtà; è organizzata dagli adulti senza protagonismo giovanile; c’è molta confusione, troppa festa e poca preghiera; in certi momenti è più un rave party che un raduno religioso; il Papa viene idolatrato; molti giovani partecipanti non seguono gli insegnamenti del Catechismo soprattutto in ambito sessuale; è una specie di prova di forza e di conta della Chiesa senza riscontro nel quotidiano.

Uno su tutte ricorre ovunque e va chiarita ormai conclusa  la GMG: dove sono questi giovani nelle nostre comunità? Il dubbio e la domanda presuppongono a priva vista l’assenza, di chi li pone (e non dei giovani!), dalla vita comunitaria o un punto di osservazione miope oppure distratto. Infatti, i giovani che si trovavano a Lisbona si sono iscritti attraverso le più diverse realtà ecclesiali: parrocchie, oratori, centri giovanili, scuole e università cattoliche, associazioni, movimenti, gruppi. Il che significa che li frequentavano, ne erano a contatto in qualche modo, li conoscevano tramite chi vi era impegnato, vi si dedicavano come animatori o catechisti, vi passavano del tempo libero. Cioè, se sono stati a Lisbona, erano pure nella mia o nella tua realtà ecclesiale prima di partire: da quando erano in fasce, da ragazzi, da giovani, per poco o molto tempo, per caso, per “contagio”, perché fidanzate o fidanzati con chi li frequenta, per sentito dire.

Che importa? Possibile che per molti adulti impegnati nella Chiesa i giovani nelle comunità debbano essere solo con determinate caratteristiche e seguire certe regole, meglio se le nostre o a nostra immagine e somiglianza? Anziché gioire e ringraziare il Signore poiché stavano vivendo questa importante esperienza di fede nel presente, ci si lamentava per un prima che è stato e per un dopo che sarà, dunque per niente. Anziché pensare a come accoglierli, ascoltarli e valorizzarli al rientro, si innalzavano le barriere de “ai nostri tempi era diverso” e del “si è fatto sempre così” in modo da mettere le mani avanti. Se qualcuno si fosse iscritto solo per curiosità, lo avesse fatto autonomamente, avesse conosciuto la Chiesa per la prima volta così, fosse partito per amore della ragazza o del ragazzo, ciò sarebbe stato un male?

E comunque, solo guardando meglio le foto e i video postati, curiosando un po’ nei profili social dei singoli o dei gruppi in Portogallo, ci si sarebbe accorti di quanta vita ecclesiale c’era e c’è: Grest ed Estate Ragazzi, campi scuola e uscite scout, raduni di movimenti e associazioni, attività di volontariato missionario ad intra e ad extra. Insomma, sbagliamo sempre quando crediamo che la salvezza venga da noi, provando a limitare la Grazia di Dio che agisce come e dove vuole, persino alla Giornata Mondiale della Gioventù! Adesso che sono rientrati, che la Provvidenza ha fatto la sua parte, quegli adulti sapranno fare la loro o avranno altro da ridire?

P.S. Nella foto i giovani dell’Oratorio Sant’Anna di Prato (animato da una bellissima coppia di sposi) prima della partenza e durante la Giornata Mondiale della Gioventù; c’erano prima in oratorio con svariate attività, hanno vissuto la GMG e ci sono di nuovo al rientro; la foto della loro presenza in oratorio al rientro non c’è di proposito, ma la si attende da qualcuno degli adulti cattolici scontenti, che andando a constatare di persona, potrà almeno accennare ad un sorriso!

9 risposte a “Mentre i giovani vivevano felicemente la GMG, alcuni adulti cattolici commentavano lamentandosi”

  1. Pietro Buttiglione ha detto:

    Ottimo ‘panel’ che riflette lo stato di crisi, pro_fonda, che stiamo attraversando.
    Comodo dare la colpa agli altri. Ieri a “Quante Storie” ancora il Mūller ad invocare regole, come il sig.Bono. Non gli é bastata la lectio del preservativo? Quando potrebbero limitarsi a quel Tizio che sosteneva che l’Uomo prevale sulle regole..
    Crisi.trasformazione.Cieco chi non vede la necessità di cambiamenti. Trasfigurazione.
    Da autoreferenza&clericalismo ottusi a quel TUTTI gridato da Franci.
    Porte spalancate ai giovani, TUTTI.
    A certi vecchi: togliere da sotto la sedia. A cominciare da cert conti in Banca😭

  2. don Luca Peyron ha detto:

    Grazie del pezzo. Forse converrebbe semplicemente seguire il dantesco “non ti curar di loro, guarda e passa”. In fondo chi si lamenta è un troll, vive come i troll dei social del fatto che qualcuno li consideri.

    Il modo per eliminare il troll? Non nutrirlo più della nostra attenzione. Non sono Cassandra, non lo sono mai stati e mai lo saranno.

  3. Ondina Toso ha detto:

    Io non ho l età per partecipare a questo evento e sono felicissima di vedere questa gioventù che lo fa.Beata gioventù continuate cosi 😘🙏

  4. Pietro Buttiglione ha detto:

    Davvero la confusione é alle stelle!!
    Io conosco un Gesû che a domanda rispose qualcosa tipo AMA e…
    Invece x Il Bono senza gli altri..
    Davvero si travisa Cristo, come scrivo nel libro :eretico’..😭😭

  5. Angelo Rubino ha detto:

    Esempi di Chiesa in uscita.
    Se i banchi in chiesa son vuoti se al termine del catechismo molti.gjovani non li ritrovi impegnati certamente non è colpa dei giovani ma dalla pressante e rigida dottrina ecclesiale.. di facciata.

    • Gian Piero Del Bono ha detto:

      Dunque cambiamo la dottrina e i giovani arriveranno a frotte: aboliti i comandamenti soprattutto il sesto, abolite tutte le regole morali ,i giovani si troveranno benone nella Chiesa totalmente liquida e fluttuante in un relativismo cognitivo e morale. Ottima ricetta. Come quella dei genitori che lasciano fare tutto a i figli e che credono che per questo di essere buoni genitori e figli vogliano loro piu’bene.
      “Entrate dalla porta stretta…”

      • Enrica Bucci ha detto:

        Ma è lei che dice queste cose. Certo una chiesa più vicina ai giovani aiuterebbe, ma si continua a parlare delle cose di cui si parlava quando al catechismo ci andavo io, che ho 51 anni. I giovani sono molto sensibili al sociale, usateli, non vengono a messa? Verranno, ma prima usateli facendo fare loro cose buone e belle.

      • Mario Orsolano ha detto:

        Non abolire la dottrina , ma leggere le parole del Cristo” vi do un comandamento unico amatevi come io vi ho amato”
        Sul vangelo non trovo alcun accenno alla morale sessuale come insegnata tanto rigida dalla dottrina cattolica.. e poi vediamo la vergogna della pedofilia tra i consacrati e non sono stati pochi casi , ma migliaia con coperture dall’alto… Vergogna🤗

      • Massimo Battaglio ha detto:

        I comandamenti sono dieci. In più, ce n’è uno ancora più importante: l’unico comandamento di Gesù, che è “amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati; non c’è amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”.
        E’ mai possibile che vi ricordiate sempre e solo del sesto? Da dove viene questa sessuo-mania?

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